(MAURIZIO LONGHI / foto di Felice De
Martino) - Per conquistare la serie A molte
squadre farebbero follie, ma in questo
periodo è di vitale importanza continuare a
tenere vivo il sogno promozione, in virtù
del fatto che questa lotta per accaparrarsi
un “posto al sole” è apertissima e promette
ancora numerosi colpi di scena. Ora si sta
formando un vero e proprio gruppetto di
pretendenti al secondo posto (la Juventus è
già considerata fuori dai giochi) il Napoli
vorrà riprendersi la tanto cara seconda
piazza, ma c’è un’altra squadra ad
imbattersi per il famoso traguardo: il
Bologna. I felsinei stanno lottando per
poter sperare nella promozione diretta, si
ha la consapevolezza che il cammino presenta
strade tortuose e talvolta difficili da
percorrere, ma, la voglia di riconquistare
la serie A che è stata persa piuttosto
malamente, è davvero tanta. L’anno scorso,
sempre in cadetteria, i rossoblu sono
rimasti nell’anonimato nella prima parte di
stagione, poi non è servito a nulla uno
sprint finale per cercare di recuperare il
terreno perduto. Quest’anno, però, le cose
sono cambiate di sana pianta, seppur in
questo storico campionato di serie B con
molte squadre illustri, si proverà a
raggiungere l’obiettivo, poi che venga
attraverso i play off o che venga
addirittura con la promozione diretta,
l’intenzione di abbandonare la cadetteria è
sempre molto forte. Gli uomini di Ulivieri,
hanno un organico di primo livello per la
categoria, l’anello debole di questa squadra
è la scarsa continuità, perché i rossoblu
quando sembrano volare verso posizioni più
lusinghiere, arrivano puntuali delle battute
d’arresto che impediscono di poter fare il
definitivo salto di qualità. La rosa del
Bologna vanta giocatori di grande talento,
apprestiamoci a farne una diagnosi.
DIFESA – La porta è difesa da un
numero uno che è stato per tanti anni
protagonista in serie A, lui è Francesco
Antonioli, che per il campionato di B
rappresenta una garanzia. In occasione del
big match contro il Napoli mancherà un perno
del reparto difensivo, ovvero Marcello
Castellini che dovrà scontare un turno di
squalifica, e vista la posta in palio della
partita, è probabile che Ulivieri impieghi
quattro difensori. Ad affiancare al centro
della difesa un giovane come Terzi, ex del
Napoli, può darsi che si decida di inserire
il terzino sinistro, Thomas Manfredini,
difficile che si ricorra all’esperienza di
Torrisi. Sulla destra c’è Brioschi, terzino
che può giocare sia in difesa che a
centrocampo e conosce benissimo la
categoria. Ad occupare la zona mancina se
Manfredini dovesse essere realmente spostato
al centro, ci sarà Smit che, viene spesso e
volentieri schierato a centrocampo per
sfruttare le sue caratteristiche offensive.
Comunque entrambe le fasce sono molto
pericolose in quanto a disposizione ci sono
degli elementi che puntano sempre alla
maglia da titolare. Ad insediare la corsia
di destra c’è Daino, altro ex napoletano,
mentre sul versante mancino si sentono le
urla di Andrea Costa, 20enne difensore che
nonostante la giovane età mostra una
personalità degna di un veterano.
CENTROCAMPO – C’è un po’ di tutto
nella zona mediana del Bologna, la qualità
non manca soprattutto grazie a giocatori
dalla classe sopraffina, come non mancano
anche i muscoli. A portare sostanza alla
squadra c’è Emanuele Filippini che in campo
mette una grinta encomiabile alla quale
abbina anche un pizzico di qualità. Un altro
che offre un grande contributo per la sua
duttilità ma che salterà per infortunio la
sfida col Napoli, è Mingazzini, il cui pezzo
forte è il tiro dalla distanza per il quale
diventa molto pericoloso. Proprio per i
problemi del centrocampista ravennate, nelle
ultime partite è salito in auge un giovane
come Morosini (20 anni) che si sta rivelando
utile alla causa ed è un mediano su cui
puntare per il futuro. A completare il
settore dei mastini spicca il nome di
Christian Amoroso, da ben 5 anni in
rossoblu, ed è proprio qui che si sta
confermando ad alti livelli. Prima abbiamo
accennato a giocatori di raffinata qualità,
e restando in tema un giocatore come Zauli
di certo non può passare in secondo piano.
L’ex vicentino, che sembra accusare dei
problemi fisici, è dotato di una qualità da
brividi, nonostante l’età (36 anni) la sua
classe potrebbe fare un’egregia figura anche
in massima serie. Chi ha caratteristiche
simili al fantasista romano è il francese
Meghni (anch’egli alle prese con dei malanni
fisici) che dal suo repertorio può far
uscire delle giocate sensazionali, è ancora
giovane (22 anni) ed ha grandi margini di
miglioramento. Il centrocampo dei felsinei,
come già abbiamo avuto modo di vedere,
comprende giocatori esperti e giovani di
belle speranze, e ad arricchire la colonia
degli esperti ci sono Nervo e Olive
(entrambi 36enni). L’esterno di Bassano del
Grappa è da una vita che indossa la maglia
rossoblu, mentre il mediano pugliese (altro
ex del Napoli) è stato acquistato a
parametro zero per rinfoltire la zona
nevralgica del campo.
ATTACCO – Si può dire che questo
reparto è Bellucci-dipendente, non perché
gli altri attaccanti non siano all’altezza,
ma l’ex napoletano con i suoi gol sta
tenendo i suoi nei quartieri alti della
classifica. L’attaccante romano, che
dovrebbe farcela ad essere della partita, è
una bandiera del “Dall’Ara”, la sua spalla
d’attacco è Marazzina, un bomber che in
cadetteria è un pericolo costante, visto che
anche lui ha una particolare confidenza con
il gol. A gennaio è stato fatto un colpo di
mercato acquistando dal Livorno Tomas
Danilevicius, ma finora il lituano non si
sta esprimendo al massimo delle sue
potenzialità. Inoltre, mister Ulivieri può
contare su un “attivista d’attacco” come
Fantini, perché l’ex fiorentino, oltre a
ricoprire la cosiddetta “zona gol”, si
adatta molto bene anche come esterno, ruolo
in cui sfrutta la sua velocità. Da ora in
avanti pure Giacomo Cipriani potrà dare il
suo contributo, anche perché dopo un lungo
infortunio, cercherà a tutti i costi di
ritagliarsi il suo spazio.
La gara del “Dall’Ara” sarà molto importante
per il futuro di entrambe le squadre, il
Napoli, dopo le ultime apparizioni infelici,
dovrà andare sotto le due torri per fare il
colpaccio, in modo che si possa sperare di
raggiungere il secondo posto e dare un forte
segnale a società e tifosi.