• L’AVVERSARIO – SCOPRIAMO IL CESENA •

8/12/2006

(ALESSANDRO CARADOLFO) - La compagine romagnola rappresenta una delle più piacevoli realtà della categoria. Le partenze, dolorosissime, di calciatori importanti come Bernacci, Ferreira Pinto, Ciaramitaro, Rea e Morabito sono state compensate dagli arrivi di Lazzari, Pellè, Sabato e Lauro. Lo scacchiere dello stimato tecnico Castori sembrerebbe non averne risentito più di tanto, continuando a sciorinare ottimo calcio, e candidandosi per un altro campionato di vertice.
DIFESA – L’esperto Turci, un passato speso tra Cremona, Udine e Genova, guida un reparto tutt’altro che solido, falcidiato da infortuni illustri, e composto da elementi dai quali era lecito attendersi tutt’altro rendimento. I centrali Maurizio Lauro (ischitano di nascita) e Daniele Ficagna non hanno ancora raggiunto una sufficiente intesa, mentre gli esterni Rocco Sabato (anche lui in dubbio) e Roberto Biserni, bravi a spingere sull’out, manifestano non poche difficoltà in fase di contenimento: i troppi gol subiti nelle prime 14 gare dimostrano la vulnerabilità del pacchetto arretrato bianconero.
CENTROCAMPO - La mente dell’undici bianconero resta l’eterno Emiliano Salvetti, la cui presenza è però a rischio; un centrocampista coi piedi da rifinitore e i polmoni da mediano. La manovra passa sempre e comunque dalle sue preziosissime leve. Al suo fianco, agiscono il ruvido Manolo Pestrin, metodista di sostanza col vizietto del gol, ed uno tra Luigi Pagliuca, pericolosissimo sui calci piazzati, e Piccoli, bravo ad inserirsi senza palla.
ATTACCO - Il reparto che più spaventa è però l’attacco, dove la velocità degli esterni Andrea Lazzari e N’Diaye Papa Waigo (nella foto) potrebbe mettere in difficoltà qualsiasi retroguardia, per non parlare dell’ariete Graziano Pellè, scuola Lecce e titolare inamovibile dell’Under 21 di Pierluigi Casiraghi, abilissimo nel gioco aereo e utilissimo nelle sponde a beneficio dei rapidi compagni di reparto. Occhi alla riserva Virdis, punta di prospettiva, che l’anno scorso con la casacca del Chieti tenne in scacco da solo l’intera retroguardia azzurra. La squadra di Castori va dunque affrontata con le dovute cautele, disponendo di calciatori rapidi e forti tecnicamente, cui la retroguardia azzurra dovrà concedere poco o nulla, se vuole uscire indenne dalla trappola del Manuzzi. Non lasciarsi aggredire sarà l’imperativo degli uomini di Reja…….tra il dire e il fare.
 

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