• L’AVVERSARIO – SCOPRIAMO IL MODENA •

17/5/2007

(MAURIZIO LONGHI) - Dalla promozione sfiorata l’anno scorso al baratro della serie C1 che in questa stagione si avvicina prepotentemente. Questa è stata l’involuzione del Modena che rispetto alla scorsa stagione è passato dall’inseguimento di un sogno alla nefasta possibilità di scendere di categoria, praticamente dal grande entusiasmo si è passati allo sconforto più totale. Già all’inizio di quest’anno si sapeva che sarebbe stato difficile puntare ancora in alto, la speranza di rivelarsi la mina vagante del torneo c’era sempre, ma ora la dura realtà parla di play out, non si pensava che si potesse sprofondare nelle zone basse della classifica. Adesso la situazione è davvero preoccupante, lo spauracchio di fare gli spareggi per la permanenza in categoria resta vivo, per avere maggiore fiducia nei propri mezzi c’è bisogno di una reazione. Eppure l’organico, pur non essendo di gran rilievo, avrebbe potuto produrre qualcosa di positivo, invece, la realtà dei fatti parla di una situazione di classifica deficitaria e l’obiettivo da raggiungere è la salvezza. Dopo un inizio di stagione un po’ in sordina, la squadra ha saputo anche rialzarsi (vedere la brillante vittoria sul Genoa nelle prime giornate) ma non si è avuta la forza di superare tutte gli ostacoli di una strada particolarmente tortuosa. Per dare uno scossone all’ambiente c’è stato in corso d’opera anche un cambio d’allenatore che ha portato all’esonero di Daniele Zoratto per far posto a Bortolo Mutti. Con il tecnico bergamasco si sono visti dei miglioramenti ma la squadra non è riuscita ad emergere ed è stata impelagata nella zona calda da cui non si riesce a venire fuori. Quest’anno si alternano belle prestazioni a qualche inaspettata dèbacle che fa uscire fuori tutti i limiti di questa squadra. L’obiettivo dei “canarini” è quello di raggiungere la salvezza, le prossime quattro gare saranno tutte finali, ora non si può più sbagliare, il calderone si allarga sempre di più, pertanto se non si vuole scivolare dentro è il caso di mettersi all’opera con grande determinazione. Il Modena verrà al “San Paolo” privo di giocatori molto importanti, ma andiamo a scoprire la rosa degli emiliani.
DIFESA – Mancherà il portiere titolare, Giorgio Frezzolini, al posto dell’ex numero uno del Lecce giocherà Antonio Narciso, già da due anni a Modena. In vista della partita con il Napoli, il reparto difensivo emiliano dovrà giocoforza subire dei cambiamenti per le squalifiche di due pedine importanti come Frey (fratello del portiere della Fiorentina) e Ungari. Sulla destra dovrebbe esserci Angelo Antonazzo, messosi in luce qualche anno fa con la maglia del Grosseto, mentre l’anno scorso non è riuscito a lasciare il segno a Bologna. Al centro della retroguardia modenese sarà spostato quasi sicuramente il giovane promettente Marco Rossi (19enne difensore scuola Parma) ma c’è piena emergenza, i problemi che stanno importunando Centurioni rappresentano un altro handicap, vista la situazione, è probabile che se Chiecchi dovesse recuperare, sarà lui a completare la zona centrale. Così sulla sinistra potrebbe esserci spazio per Juri Tamburini, che può creare ambasce alle avversarie per la sua capacità di saper ricoprire al meglio la propria corsia di pertinenza.
CENTROCAMPO - In una squadra che va spesso in confusione, chi ha il compito di dare ordini e geometrie è Raffaele Longo, che, particolarmente nell’ultimo periodo, si sta rivelando un elemento insostituibile per il gioco degli emiliani. Il regista napoletano, l’anno scorso si è ben comportato a Torino, poi questa stagione l’ha iniziata con la maglia del Genoa fino a passare nel Modena nel mercato di gennaio. Le sue caratteristiche gli permettono di trovarsi alla grande con un centrocampista dedito alla fase di rottura come Luisi, ma la squalifica dell’ex mediano del Pescara sarà una bella gatta da pelare per mister Mutti. A questo punto con i malanni fisici che stanno attanagliando un mediano di sostanza come Baldo, è facile che venga schierato un giocatore di classe come Bentivoglio. Il gioiellino scuola Juve è dotato di una grande tecnica e può giocare indistintamente sia al centro che come esterno sinistro. Relativamente alle corsie esterne di centrocampo, a destra c’è il capitano Campedelli che rappresenta il fulcro di questa squadra, mentre ad occupare la fascia sinistra, a meno di sorprese, ci dovrà essere Cris Gilioli, che, dopo tanta serie C2, sta avendo l’opportunità di mettersi in mostra anche in cadetteria. Inoltre, in panchina c’è un esterno che a Napoli conoscono molto bene, lui è Ignazio Abate che con la maglia azzurra ha disputato la sua prima stagione da protagonista e le sue qualità gli possono permettere di fare strada verso il grande calcio.
ATTACCO – L’infortunio occorso a Salvatore Bruno ha rivoluzionato un po’ i piani della squadra che puntava ciecamente sull’ariete napoletano. Adesso per svolgere il ruolo di terminale offensivo ci sono Sforzini e Colacone. Il primo grazie alla sua stazza fisica è fondamentale sulle palle aeree, mentre il secondo è un peperino d’area di rigore e sa svariare su tutto il fronte d’attacco. Al momento il possente attaccante ex Verona, sembra leggermente favorito, ma nulla è deciso. Comunque a supportare l’unica punta, c’è un trequartista che per la serie B è davvero un asso nella manica, stiamo parlando di Alex Pinardi che gode di una classe sopraffina che può essere l’arma in più per la sua squadra. Da non trascurare la candidatura del giovane Virdis, che, con i suoi 22 anni, ha ancora grandi margini di miglioramento ed ha già la stoffa del bomber, non a caso l’anno scorso con la maglia del Cheti si è tolto la soddisfazione di fare un gol al Napoli.
Sarà una partita super emozionante quella che si giocherà sabato al “San Paolo”, il Napoli non può sbagliare e dinanzi al proprio pubblico, che già si preannuncia numeroso e passionale, si dovranno conquistare tre punti importantissimi in chiave promozione. Il Modena ha necessita di fare punti per non sprofondare ancora più in basso, ma la trasferta di Napoli non prevede nulla di buono visti i grandi stimoli della squadra azzurra.

• CAMPEDELLI: LA BANDIERA DEL MODENA •

17/5/2007

(MAURIZIO LONGHI) - A Brescia si doveva vincere a tutti i costi e finalmente la partita più importante della stagione è stata superata, seppur con eccessiva sofferenza. Al “Rigamonti” al triplice fischio dell’arbitro è esplosa una gioia indescrivibile tra i giocatori del Napoli con Marino e Reja che si sono avvinghiati in un modo talmente forte che ha incarnato tutta la loro felicità per un successo fondamentale. Ma adesso è arrivato il momento di pigiare il piede sull’acceleratore, mancano quattro partite al termine del campionato, il vantaggio sul Mantova (quarto in classifica) è arrivato a dieci punti, se tutto finisse così non si farebbero i play off. Con questo è facile intuire l’importanza della sfida di sabato con il Modena, i tifosi del Napoli vogliono far sentire il proprio calore alla squadra e per la gara contro gli emiliani si prevede un “San Paolo” con una grande cornice di pubblico. D’altronde il grande sogno si sta avvicinando, ora c’è bisogno della massima concentrazione perché quel famoso traguardo di nome serie A può essere raggiunto solo se in queste ultime partite si giocherà con tanta determinazione. Il successo di Brescia ha portato grande entusiasmo nello spogliatoio partenopeo, questo serve tantissimo per affrontare nel migliore dei modi queste quattro finali che restano. Con il Modena conta solo vincere, si spera di poter allungare il distacco dalle inseguitrici, o perché no, cercare di scavalcare lo scatenato Genoa che è atteso dalla dura trasferta di Bari. Quindi, gli azzurri hanno un’occasione che deve essere sfruttata a dovere, il Modena è una squadra da prendere con le molle, anche per i giocatori esperti che si ritrova. Tra questi si può annoverare Nicola Campedelli, 28enne esterno che predilige la corsia destra per esprimere tutto il suo potenziale. È indomabile quando scende in campo, dalla sua parte si nasconde sempre un pericolo, le squadre devono prestare molta attenzione alle sue incursioni che creano scompigli. Oltre a rappresentare un’arma in più quando si tratta di attaccare, anche nella fase difensiva svolge il suo compito al meglio, infatti, all’occorrenza può giocare anche come terzino destro, ma il suo rendimento non cambia. Se il Modena quest’anno è stato troppo discontinuo, lui è stato uno dei pochi a caricarsi la squadra sulle spalle e cercare di farla rialzare nei numerosi momenti bui. È diventato l’idolo del “Braglia”, i tifosi apprezzano la sua grinta ed il suo immenso cuore, perché quando si trova sul rettangolo di gioco non si risparmia mai, tiene molto alla squadra da buon capitano. Proprio i suoi gradi di capitano lo portano a prendere in mano il gruppo e ci riesce al meglio. Quest’anno sta facendo il possibile per tenere i suoi a galla, ci sono periodi in cui i “canarini” sembrano praticamente spaesati, ma Campedelli, dall’alto della sua esperienza, ha sempre provato a dare la sua carica che talvolta si è trasformata in adrenalina pura. Con le sue sgroppate sulla fascia è importantissimo per gli attaccanti che beneficiano dei suoi cross per mettersi in mostra e cercare di bucare le reti avversarie. In questo finale al cardiopalma per il Modena, dovrà prendere in mano la squadra come fanno i veri capitani, mai come ora il suo apporto è a dir poco prezioso, per raggiungere la salvezza la sua grande voglia di far bene dovrà essere trasmessa a tutta la squadra.
La squadra con cui ha avuto modo di mettersi per la prima volta in evidenza è stata il Cesena (squadra della sua città) e poi dalla sua Romagna è sbarcato in Campania, sponda Salernitana. Con i granata, il biondo centrocampista del Modena ha disputato due stagioni di serie B ad alti livelli, dimostrandosi un laterale di grande affidamento. In entrambe le stagioni in terra salernitana è stato sempre protagonista, segno che la sua scaltrezza gli permette di fare subito colpo sugli allenatori. Questo è il quinto anno con la casacca del Modena, è diventato un beniamino dei supporters emiliani. In queste stagioni tra le fila dei “canarini” si sta annoverando tra gli esterni più forti della cadetteria. Ma va detto che sempre col Modena ha esordito in serie A e con ottimi risultati, poi, anche dopo la retrocessione degli emiliani, ha deciso di non abbandonare la compagine che lo ha portato a calcare stadi prestigiosi e adesso è un’icona per i suoi tifosi. In questa stagione è a quota 3 gol, ma in totale sono 4 le sue segnature considerando anche una rete in coppa Italia. Infatti, negli ultimi anni è migliorato notevolmente anche in zona gol, oltre a galoppare sulla fascia, ha acquisito una certa confidenza con la rete che fa di lui un centrocampista duttile e concreto.
Il Napoli sabato ha un’opportunità che non può lasciarsi sfuggire, la partita col Modena è troppo importante, perciò è meglio tenere a bada i punti cardine della squadra di Mutti, e Campedelli è uno di questi. Il Modena, nonostante conosca bene le difficoltà della trasferta napoletana, vorrà giocarsela contro gli azzurri, i quali dovranno dimostrare la propria forza contro un avversario molto ostico.
 


 

INDIETRO