• L’AVVERSARIO – SCOPRIAMO LA JUVENTUS •

2/11/2006

(ALESSANDRO CARADOLFO) – Dura la vita da nobile decaduta? A vedere il cammino della Vecchia Signora del calcio italiano non si direbbe. In nove gare il bottino è da capogiro: otto vittorie ed un solo pareggio, nell’esordio a Rimini, contro una squadra ambiziosa, che lotterà fino in fondo per la promozione diretta. La compagine bianconera viaggia ad un ritmo impressionante, senza peraltro profondere il massimo degli sforzi possibili, altrimenti…... Sbattuta in B dalle sentenze su Calciopoli, la Juventus è chiamata ad un anno di transitorio purgatorio, una punizione più infamante che non realmente afflittiva, atta per lo più a macchiare il prestigioso curriculum della società più amata ed odiata dello stivale. La super-corazzata vincerà il torneo in “carrozza”, e nel giro di un paio di stagioni tornerà ai fasti gloriosi d’un tempo. Al San Paolo, contro il 4-2-3-1 dei “Campioni d’Italia” in carica, il compito per la truppa di Reja sarà davvero duro, quasi improbo, anche se nel calcio, si sa, tutto è sovvertibile.

DIFESA – Del portiere più forte del globo, Gigi Buffon, in odore di Pallone d’oro, si sa tutto. Il prodigioso estremo toscano non ha punti deboli, e sembra aver accettato la sfida della cadetteria con l’umiltà e le motivazioni giuste. Insomma, un muro invalicabile. La linea difensiva a quattro presenta sovente imbarazzanti sbavature. A destra il veterano Birindelli sopperisce con l’esperienza ad evidenti carenze tecniche, palesate, soprattutto, quando si trova a duellare con esterni veloci e abili negli inserimenti senza palla. Al centro, conferma in vista per l’inedita coppia Chiellini – Legrottaglie, in luogo degli infortunati Kovac e Boumsong, usciti anzitempo per problemi muscolari contro il Brescia. Chiellini, nell’ultima frazione di gioco contro le rondinelle, ha mostrato buona disinvoltura in un ruolo a lui nuovo, mentre Legrottaglie, unico centrale disponibile, è abilissimo nel gioco aereo, ancorché statico e poco reattivo contro attaccanti agili e sguscianti come Calaiò e Pià (il cui impiego appare quantomeno auspicabile). A sinistra agirà l’ex “cuore toro” Federico Balzaretti, a garantire una grandissima spinta ed una discreta copertura.

CENTROCAMPO – Due mediani di copertura col vizietto del gol, davanti alla difesa e tre autentici fuoriclasse alle spalle del micidiale bomber David Trezeguet. Questo è il reparto più forte mai ammirato in Serie B, una rarità. Cristiano Zanetti e Matteo Paro agiscono a copertura del pacchetto arretrato, non disdegnando, tuttavia, incursioni offensive spesso determinanti (3 gol in due in questo avvio di stagione). Quindici metri più avanti si scoprono le “perle”. Camoranesi – Nedved – Del Piero. Mai visto tanto ben di Dio! Classe, forza fisica, esperienza, tiro dalla distanza, disciplina tattica. Insomma, un terzetto che fa tremare i polsi, contro cui potrebbe non bastare una prestazione superba per evitare il primo scivolone casalingo dopo due anni di imbattibilità. Incrociamo le dita.

ATTACCO – David Trezeguet. Voleva andar via in estate, ritenendo la B una punizione eccessiva per le sue qualità. Peccato che alla fine la dirigenza bianconera sia riuscita a trattenerlo. Un’arma letale in area di rigore, bravo di testa ed abile a calciare con entrambi i piedi; il franco-argentino è uomo da 40 reti. Non ha iniziato benissimo (“solo” quattro realizzazioni), ma è immaginabile che i suoi piccoli problemi di rendimento siano legati al declassamento, mal digerito dal cecchino ex Monaco. Il compito dei difensori azzurri è, dunque, da Mission Impossible, e molto dipenderà dalla vena miracolosa del nostro San Gennaro Iezzo, il Buffon dei poveri, capace di esaltarsi dinanzi a quotatissimi avversari, fino a fare la differenza. Crediamoci, e speriamo.
 

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