(ALESSANDRO CARADOLFO) - Due
pareggi ed una sconfitta. Questo il
ruolino di marcia (tutt’altro che
esaltante!) della matricola
giuliana. Pesantissima l’ultima
disfatta casalinga contro l’Albinoleffe
di Mondonico, caratterizzata da
alcune scelte abbastanza discutibili
del tecnico Agostinelli (che in
pochi rimpiangono qui a Napoli). Due
attaccanti puri posizionati sugli
esterni (Ruopolo e Testini), e due
mediani poco inclini
all’interdizione: così il tecnico
romano si è consegnato al 4-4-2
disegnato dallo scafato collega
bergamasco.
Improbabile, però, rivedere lo
stesso undici in occasione del
match-crocevia del San Paolo; la
Triestina formato trasferta cambierà
pelle, in special modo contro un
avversario di spessore come il
Napoli.
Tra i pali ritroviamo un napoletano,
Generoso Rossi, ex Savoia, Bari,
Venezia, Siena e Queen’s Park
Rangers. Una carriera mai
all’altezza delle aspettative,
condizionata da vicende
extra-calcistiche piovute sul pur
ottimo portiere partenopeo.
In difesa, da destra, agiranno l’ex
irpino Abruzzese (per la verità
mancino), i due centrali Lima (andorrano!)
e Kyriazis (greco, ex Arezzo,
Catania e Iraklis Salonicco) e
l’esterno mancino Pesaresi (vecchia
conoscenza). Il reparto arretrato
non sembra essere il punto di forza
dei giuliani, anzi. Male assemblato,
estremamente vulnerabile nei due
centrali (tutt’altro che veloci), e
non irresistibile sulle corsie
laterali, con Abruzzese (un
centrale, mancino, adattato alla
meno peggio) e Pesaresi (carente in
fase di difesa, molto meglio quando
c’è da proporsi). In mezzo al campo,
prevedibile l’impiego dell’esterno
Marchini (ex Torres) a destra, in
luogo di uno spaesatissimo Ruopolo.
Sul versante opposto dovrebbe essere
confermato il più eclettico ed
adattabile Testini (una punta veloce
adattata sull’out). Centralmente
agiranno la mente, Allegretti, anche
per lui un recente passato ad
Avellino (occhio ai suoi calci
piazzati!) e lo stagionato Briano
(un altro ex Savoia). Un reparto
tutt'altro che irrestistibile,
dunque.
Davanti, il duo Graffiedi –
Piovaccari; a meno che Agostinelli
non opti per la velocità del colored
Eliakwu (classe ’85) compagno di
Martins nelle giovanili dell’Inter.
Mattia Graffiedi, ex azzurro scuola
Milan, è una punta di movimento,
bravo ad inserirsi nello spazio
senza palla, e trasformato da Pioli
(a Modena) in autentico uomo-assist.
Di Piovaccari si sa poco.
Centravanti giovane (classe ’84)
cresciuto nell’Inter, fa della forza
fisica la sua arma; grande velocità
e buona tecnica, invece, le
caratteristiche del nigeriano
Eliakwu. Squadra abbastanza giovane,
dunque, che verrà a Napoli con il
dichiarato intento di prendere il “punticino”;
un ostacolo "non insormontabile"
nell’insieme, soprattutto se il
Napoli saprà essere una via di mezzo
tra quello visto all’esordio col
Treviso, e quello appena esibitosi
ad Arezzo.