(MAURIZIO
LONGHI) - Il Napoli dalla trasferta di
Lecce non ha alcuna intenzione di fermarsi e
vorrà cercare una vittoria che possa
consolidare il primato in classifica. Ormai
manca poco alla conclusione del girone
d’andata e sarà importante non perdere
posizioni. Il Lecce però anche se non sta
brillando come avrebbe dovuto, è pur sempre
una squadra molto pericolosa che può
giocarsela alla pari contro tutti. Ci sono
tanti giocatori di categoria superiore tra i
salentini ma quello di maggior talento è
Jaime Valdes che è dotato di classe
sopraffina. È un gioiello della compagine
leccese, di lui si può dire tranquillamente
che è un talento affermato che può far fare
il salto di qualità. La sua posizione
naturale è quella di esterno sinistro dove
si distingue per la straordinaria rapidità e
il cambio di passo con il quale può mettere
in ambasce chiunque. Preferirebbe giocare da
esterno d’attacco in modo tale da poter
sfruttare la sua rapidità che rappresenta
un’arma micidiale, ma si adatta bene anche
da trequartista. Il sudamericano di Santiago
del Cile in parte può sentirsi un pugliese
di adozione in quanto la sua carriera l’ha
trascorsa principalmente tra Bari e Lecce.
Con i galletti ha avuto l’opportunità di
mettersi in luce, era diventato un elemento
cardine per il Bari squadra con cui in
cinque stagioni ha totalizzato 8 reti. Poi
alla sirene della serie A non si può passare
inosservati ed ha accettato di corsa
l’offerta della Fiorentina. Con i viola non
è riuscito a mostrare le sue qualità visto
che non ha avuto spazio a sufficienza per
incantare il pubblico dell’Artemio Franchi.
Da Firenze poi è ritornato nuovamente nella
“sua” Puglia però nella sponda Lecce. Nel
Salento, Valdes ha ritrovato la sua grande
verve e di conseguenza le prestazioni sono
ritornate ai livelli di Bari, anzi non sono
mancati dei miglioramenti che lo hanno reso
ancora più temibile. È un esterno di
centrocampo che gioca costantemente da
attaccante, ma il suo compito non è quello
di andare in rete, perché lui per gli
attaccanti è oro colato visto che spesso li
invita nel migliore dei modi ad andare al
gol. Del 26enne incursore del Lecce bisogna
dire che, se per quanto riguarda gli assist
ai bomber è un giocatore meraviglioso, non
si può affermare che sia da meno quando si
ritrova sotto porta. Infatti, prima di
sbarcare in Italia ha disputato delle
stagioni proficue nel campionato cileno,
indossando la maglia del Palestino, in cui
in un anno è riuscito a mettere a segno ben
15 reti. Proprio negli anni cileni lo
chiamavano “el pajarito” (l’uccellino) per
la sua corporatura gracile che gli permette
di essere più sgusciante e pericoloso.
Quest’anno è una delle poche note positive
di un Lecce mai convincente, nonostante le
difficoltà della squadra, sta comunque ben
figurando segnando 3 gol suggellati da tante
ottime prestazioni. Sembra che il Genoa sia
seriamente interessato al suo acquisto, ma è
difficile che Papadopulo dia il benestare al
trasferimento perché se dovesse essere
ceduto sarebbe una grande perdita. Quindi in
vista della gara di sabato, soprattutto gli
esterni del Napoli, dovranno prestare molta
attenzione alla sua velocità. Il cileno ha
la capacità per primeggiare nella sua zona
di competenza, pertanto è meglio fare in
modo che non prenda coraggio perché
altrimenti si potrebbe andare incontro a
numerose difficoltà. L’obiettivo degli
azzurri è quello di uscire da Lecce con i
tre punti in tasca e per fare ciò bisogna
essere prudenti e concreti.