• VALDES: IL TALENTO DEL LECCE •

18/1/2007

(MAURIZIO LONGHI) - Il Napoli dalla trasferta di Lecce non ha alcuna intenzione di fermarsi e vorrà cercare una vittoria che possa consolidare il primato in classifica. Ormai manca poco alla conclusione del girone d’andata e sarà importante non perdere posizioni. Il Lecce però anche se non sta brillando come avrebbe dovuto, è pur sempre una squadra molto pericolosa che può giocarsela alla pari contro tutti. Ci sono tanti giocatori di categoria superiore tra i salentini ma quello di maggior talento è Jaime Valdes che è dotato di classe sopraffina. È un gioiello della compagine leccese, di lui si può dire tranquillamente che è un talento affermato che può far fare il salto di qualità. La sua posizione naturale è quella di esterno sinistro dove si distingue per la straordinaria rapidità e il cambio di passo con il quale può mettere in ambasce chiunque. Preferirebbe giocare da esterno d’attacco in modo tale da poter sfruttare la sua rapidità che rappresenta un’arma micidiale, ma si adatta bene anche da trequartista. Il sudamericano di Santiago del Cile in parte può sentirsi un pugliese di adozione in quanto la sua carriera l’ha trascorsa principalmente tra Bari e Lecce. Con i galletti ha avuto l’opportunità di mettersi in luce, era diventato un elemento cardine per il Bari squadra con cui in cinque stagioni ha totalizzato 8 reti. Poi alla sirene della serie A non si può passare inosservati ed ha accettato di corsa l’offerta della Fiorentina. Con i viola non è riuscito a mostrare le sue qualità visto che non ha avuto spazio a sufficienza per incantare il pubblico dell’Artemio Franchi. Da Firenze poi è ritornato nuovamente nella “sua” Puglia però nella sponda Lecce. Nel Salento, Valdes ha ritrovato la sua grande verve e di conseguenza le prestazioni sono ritornate ai livelli di Bari, anzi non sono mancati dei miglioramenti che lo hanno reso ancora più temibile. È un esterno di centrocampo che gioca costantemente da attaccante, ma il suo compito non è quello di andare in rete, perché lui per gli attaccanti è oro colato visto che spesso li invita nel migliore dei modi ad andare al gol. Del 26enne incursore del Lecce bisogna dire che, se per quanto riguarda gli assist ai bomber è un giocatore meraviglioso, non si può affermare che sia da meno quando si ritrova sotto porta. Infatti, prima di sbarcare in Italia ha disputato delle stagioni proficue nel campionato cileno, indossando la maglia del Palestino, in cui in un anno è riuscito a mettere a segno ben 15 reti. Proprio negli anni cileni lo chiamavano “el pajarito” (l’uccellino) per la sua corporatura gracile che gli permette di essere più sgusciante e pericoloso. Quest’anno è una delle poche note positive di un Lecce mai convincente, nonostante le difficoltà della squadra, sta comunque ben figurando segnando 3 gol suggellati da tante ottime prestazioni. Sembra che il Genoa sia seriamente interessato al suo acquisto, ma è difficile che Papadopulo dia il benestare al trasferimento perché se dovesse essere ceduto sarebbe una grande perdita. Quindi in vista della gara di sabato, soprattutto gli esterni del Napoli, dovranno prestare molta attenzione alla sua velocità. Il cileno ha la capacità per primeggiare nella sua zona di competenza, pertanto è meglio fare in modo che non prenda coraggio perché altrimenti si potrebbe andare incontro a numerose difficoltà. L’obiettivo degli azzurri è quello di uscire da Lecce con i tre punti in tasca e per fare ciò bisogna essere prudenti e concreti.
 

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