(MAURIZIO
LONGHI) - Andrà via o non andrà via?
Questo è l’interrogativo che si pongono i
tifosi del Verona quando sentono che
l’attaccante Antimo Iunco potrà fare le
valigie ed approdare altrove. Infatti, il
bomber brindisino è seguito da molte
squadre, ma almeno per quest’anno, dovrebbe
fare ancora parte dei gialloblu. Gli
scaligeri stanno passando un periodo di buio
totale, sin dalle prime gare della stagione
si stanno collezionando solo innumerevoli
umiliazioni, chi si sta salvando un po’ per
la tenacia con la quale scende in campo, è
proprio Iunco. Lui dispone di una grande
velocità, non è che il gol faccia parte del
suo Dna, ma serve tantissimo a chiunque
squadra, è in grado di far ripartire
l’azione in contropiede, poi anche se non è
un fulmine di guerra sotto porta, quando c’è
da bucare la rete non si tira mai indietro.
Sarebbe veramente una grossa tegola per
mister Ventura se si decidesse di cederlo,
perché ormai lui conosce bene l’ambiente
veronese e potrebbe essere fondamentale ai
fini dell’obiettivo salvezza. È cresciuto
nel Brindisi dove, nonostante fosse un
ragazzino, si è subito contraddistinto per
la sua caratteristica di essere un
“peperino” capace di scardinare anche le
difese più rocciose, proprio negli anni
pugliesi si è visto affibbiare il soprannome
di “Maradona di Brindisi”. Come detto ha le
capacità per mettere in difficoltà
retroguardie importanti, questo lo si è
visto anche nella gara contro la Juventus
nella quale i corazzieri bianconeri hanno
più volte sofferto perché era incontenibile
e fermarlo non era affatto semplice. Ora ha
22 anni, l’età giusta per esplodere, chissà
che dopo Verona non possa spiccare il volo
verso palcoscenici prestigiosi. Pare che
sulle sue tracce abbia fatto capolino
l’Empoli che in quanto a sfornare talenti è
una società di primo livello, e Iunco in
Toscana avrebbe l’opportunità di migliorare
e diventare un attaccante completo. Ormai il
“Bentegodi”, visto che dall’intera squadra
non prova più di tante emozioni, ha
dirottato l’attenzione su “Mino” (altro suo
nomignolo) che almeno con la buona volontà
fa di tutto per salvaguardare il nome della
maglia che indossa, anche se
caratterialmente deve migliorare in quanto è
una “testina calda” che in campo sembra un
ribelle. La punta scaligera, nella stagione
2004-2005, ha disputato un anno
straordinario ricevendo complimenti a iosa,
infatti, sebbene ci fossero attaccanti di
prima fascia come Bogdani, Adailton e Papa
Waigo, lui non si è preso d’animo e in ogni
occasione si è fatto trovare sempre pronto
segnando 6 gol pesanti, poi per un solo
punto il Verona non ha centrato i play off.
L’anno scorso, invece, ci si attendeva molto
da lui, ma non è riuscito a ripetere le
bellezze mostrate nella stagione precedente,
comunque ha fatto capire di essere in piena
fase di crescita e un uomo su cui puntare
per il futuro. Quest’anno la classifica
parla di un Verona piazzato al terzultimo
posto, gli animi non sono distesi, uno dei
pochi che ha tirato la testa dal guscio è
proprio Iunco che è a quota 2 gol e ha
voglia di farne altri. Quindi lasciargli un
po’ di campo libero potrebbe essere un
grosso errore, pertanto urge maggiore
attenzione, perché il Napoli ha un obiettivo
importante a cui pensare e per raggiungerlo
già da sabato bisognerà conquistare tre
punti.