6/12/2007
(MICHELE CAIAFA) - Questa settimana, per la
consueta intervista al nostro settimanale di
scommesse sportive “PianetAzzurro Freebet”,
abbiamo dato voce ad uno degli ex terzini
sinistri più forti e noti dell’intero
panorama calcistico italiano ed
internazionale. Stiamo parlando di colui
che, dato il suo aspetto fisico piacente
venne denominato anche il ‘Bell’Antonio’.
Naturalmente a questo punto saranno in pochi
a non capire che ci riferiamo all’ex terzino
sinistro della Juventus e della Nazionale
italiana, Antonio Cabrini (in una foto di 25
anni fa).
Nato a Cremona l’8 ottobre 1957, Cabrini
esordì nel calcio professionistico con la
maglia della Cremonese nella stagione
1973/74 in serie C, collezionando tre
presenze. Dopo un’altra annata disputata con
la maglia della compagine della sua città,
l’ex terzino passò all’Atalanta, ove disputò
una buonissima stagione in cadetteria. Nel
1976 fu acquistato dalla Juventus, la
squadra con la quale in pratica vincerà
tutto quello che c’era da vincere in ambito
nazionale ed internazionale, diventando uno
dei cinque giocatori al mondo, in sua
compagnia ci sono altri quattro ex colleghi
juventini, in grado di trionfare in tutte le
competizioni internazionali. Difatti Antonio
vinse la Coppa Uefa nell’anno del suo
esordio con la casacca bianconera, stagione
1976/77. Non accontentandosi, il
‘bell’Antonio’ approvvigionò la sua bacheca
personale con altri successi in campo
europeo e mondiale: sempre con la Juve,
conquistò la Coppa delle Coppe nella
stagione 1983/84, stesso anno in cui si
fregiò anche della Supercoppa Europea. Nel
1984/85 conquistò la Coppa dei Campioni,
seppur nella tragica serata della finale
allo stadio “Heysel” contro il Liverpool. A
fine ’85 Cabrini vinse anche la Coppa
Intercontinentale, sempre ovviamente con i
colori bianconeri, completando così l’enplein
europeo e mondiale.
Anche in Italia i successi non gli
mancarono… Difatti Cabrini, nei tredici anni
di permanenza in maglia zebrata, vinse il
titolo tricolore in ben sei occasioni
(stagioni 1976/77, 77/78, 1980/81, 81/82,
83/84, 85/86) e due Coppe Italia nelle
annate 1978/79 e 1982/83.
Dai successi con la Juventus a quelli in
maglia azzurra Nazionale, ove Antonio esordì
il 2 giugno 1978, sostituendo Aldo Maldera
ai campionati del Mondo in Argentina.
Conquistò subito la maglia da titolare,
riuscendo a disputare così l’intera
competizione iridata. Ma l’apogeo della sua
carriera con la maglia dell’Italia, lo
raggiunse naturalmente nella spedizione dei
Mondiali di Spagna nel 1982. Gli azzurri si
laurearono campioni del Mondo. Il terzino
siglò anche la seconda rete nel match vinto
dagli italiani contro l’Argentina di Diego
Armando Maradona per 2-1. Nella finale
mondiale, vinta per 3-1 contro la Germania
Ovest, Cabrini sbagliò un penalty nella
prima frazione, ma quel rigore fallito non
pregiudicò assolutamente la prestazione
vincente dell’Italia.
Antonio Cabrini abbandonò la Nazionale
nell’ottobre 1987, in una gara amichevole
disputata sempre contro gli argentini.
Appese definitivamente le scarpette al
chiodo e pose fine alla sua carriera di
grande calciatore nel 1991, dopo aver
disputato le sue ultime due stagioni con la
maglia del Bologna. Dal 2000 ha intrapreso
la carriera di allenatore.
Caro Antonio, dopo la batosta di domenica
scorsa contro l’Atalanta, il Napoli di Edy
Reja si troverà ad affrontare il Parma nel
posticipo serale di domenica. Che gara ti
aspetti venga fuori…
“Sono convinto che la sconfitta di domenica
scorsa sia stata un episodio negativo e
basta. Del resto io ero allo stadio di
Bergamo e non riuscivo a spiegarmi i motivi
di una batosta simile. Certamente la
compagine di Del Neri ha disputato una
bellissima gara. Dall’altra parte c’era però
una squadra, quella di Reja, che sembrava
non essere scesa in campo, o almeno non con
la mentalità giusta. Sono cose che nel
calcio succedono, seppur raramente. Ma già
domenica contro il Parma, i partenopei hanno
modo di rifarsi da subito. Anzi, è mia
grande convinzione che gli azzurri, essendo
una squadra giovane, sapranno rimettersi
sulla giusta carreggiata e reagiranno
immediatamente battendo il Parma”.
Da grande ex della Juventus ed ovviamente da
esperto di calcio quale sei, non possiamo
esimerci dal chiederti un tuo rendiconto
anche sulla partita Juve-Atalanta, altro
incontro valido per la quindicesima giornata
della serie A…
“Devo subito dire che la Juventus di Ranieri
ha avuto un ottimo impatto nel suo ritorno
in massima serie. La compagine bianconera ha
preso, se così si può dire, di petto questo
torneo ed ha mostrato di non avere paura di
nessuno. Negli scontri contro le big, le ha
già affrontate tutte, è rimasta imbattuta.
Per quel che concerne la partita di
domenica, i bianconeri dovranno stare molto
attenti all’Atalanta, una squadra che gioca
un calcio in velocità e sfrutta bene le
fasce. Ne sa qualcosa il Napoli… Del resto
queste sono le caratteristiche delle
compagini allenate da Del Neri. Certamente
però la Juve sta bene, sabato scorso a San
Siro contro il Milan avrebbe anche potuto
portare a casa i tre punti. Tre punti che i
bianconeri certamente cercheranno di mettere
in carniere contro i nerazzurri atalantini”.
Dando uno sguardo agli incontri del prossimo
turno di serie A, quale potrebbe essere la
partita più spettacolare e ricca di goal?
“Dal mio punto di vista la gara più
spettacolare potrebbe essere
Palermo-Fiorentina. La squadra di Prandelli
gioca un bel calcio, per certi versi simile
a quello della Roma, anche se con sviluppi e
trame di gioco differenti. Il Palermo deve
ridestarsi dal sonno profondo in cui sembra
essere caduto ed il match di domenica
potrebbe senza dubbio essere quello del
rilancio. Penso proprio che verrà fuori una
bella partita e perché no, anche ricca di
reti”.
Per gli amanti delle scommesse il segno over
è quindi d’obbligo.
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