28/2/2008
(ESCLUSIVA PIANETAZZURRO di MICHELE CAIAFA)
- In occasione dell’incontro di campionato
tra Napoli ed Inter in programma domenica
sera alle 20:30 allo stadio ‘San Paolo’,
abbiamo intervistato in esclusiva per voi,
un ex attaccante di entrambe le compagini,
attualmente puntello di forza della
Salernitana in serie C1, Arturo Di Napoli.
Nato a Milano il 18 aprile 1974, ‘Rè Artù’,
il suo soprannome d’arte affibbiatogli dai
tifosi, comincia la carriera di calciatore
giocando nelle giovanili dell’Inter che ne
detiene anche il suo cartellino. Dalla
società meneghina fu ceduto in prestito
all’Acireale nel 1993, squadra di serie B
con cui disputò 21 incontri senza segnare.
Nella stagione seguente giocò con il Gualdo,
in serie C1, realizzando 10 reti in 31
presenze in campo. Nel ’95 venne ceduto in
prestito, sempre dall’Inter, al Napoli. Alle
pendici del Vesuvio, Di Napoli vi rimarrà
per una stagione e mezza. Nel suo primo anno
in maglia azzurra, Arturo collezionerà un
bottino fatto di ventisette partite
disputate e cinque goal realizzati. Nel
gennaio del ’97 torna in nerazzurro, ma già
nell’estate di quello stesso anno verrà
ceduto prima di nuovo in prestito e poi in
maniera definitiva al Vicenza Calcio. Dopo
l’esperienza vicentina, ‘Re Artù’ va a
giocare ad Empoli e dopo ancora al Piacenza.
La carriera di Di Napoli accusa una svolta
positiva nel 2000/01. In quella stagione si
mette in evidenza con la maglia del Venezia
in serie B, segnando 16 gol. Titolare poi
nel massimo campionato, sempre con i
lagunari, l'anno seguente, venne acquistato
nel 2002 dal Palermo col quale segnò 8 volte
nella serie cadetta. Scaricato
frettolosamente dal club siciliano, da
svincolato andò ad allenarsi in Scozia, ove
ricevette varie chiamate da parte di club di
serie C1 e C2. Alla prima proposta da parte
di una squadra di B, il Messina, accettò
tornando in Sicilia e diventando un idolo
della tifoseria. In questa stagione, come
dicevamo ad inizio articolo, il bomber di
origini milanesi è un punto di forza
importante della Salernitana oltre che
capocannoniere della compagine granata,
prima allenata da mister Agostinelli, ora
guidata in panchina dal tecnico Brini.
Caro Arturo, da ex di entrambe le compagini,
ti chiediamo, in vista del match tra Napoli
ed Inter in programma domenica sera allo
stadio San Paolo, una tua previsione sulla
gara in questione. Il rullo compressore
nerazzurro sarà capace di schiacciare anche
la compagine allenata da Edy Reja?
“Diciamo subito che l’Inter è davvero una
grande corazzata. L’organico nerazzurro è
composto di grandi campioni in tutti i ruoli
del campo. In Italia la squadra allenata da
Roberto Mancini la sta facendo davvero da
padrona. La mia memoria calcistica non
ricorda di una compagine così forte nel
campionato italiano. Ma, giocare nel catino
infuocato dello stadio San Paolo di
Fuorigrotta, può essere complicato per
chiunque e quindi anche per l’Inter. Dipende
molto da come si incanalerà l’incontro. Se
il Napoli, bella realtà di questa stagione
ed un futuro di vertice da costruirsi, non
temerà gli avversari e li affronterà con
convinzione e determinazione, penso proprio
che ne possa venir fuori una bella partita e
gli azzurri potrebbero anche chiuderla con
un risultato positivo, magari pure un
pareggio”.
Che ricordi hai della piazza di Napoli?
“Ottimi ricordi. Sentivo anche lì un grande
affetto nei miei confronti. Le piazze
meridionali sono letteralmente infuocate ed
amano alla follia le loro compagini ed i
calciatori che vi giocano diventano dei veri
e propri beniamini del pubblico di casa. Tal
cosa successe ovviamente anche a Napoli,
così come poi mi è capitato a Palermo,
Messina ed ora a Salerno. Del resto, come
vedete, sono tutte piazze del Sud Italia”.
Domenica, altri match di cartello sono
Juventus-Fiorentina e Milan-Lazio. Anche in
questo caso, ti chiediamo, un tuo parere sul
tipo di gare che ne verranno fuori…
“Saranno partite molto importanti per tutte
le compagini in questione. In queste gare,
in pratica, ci si gioca, soprattutto per
Juve, Milan e Fiorentina, la qualificazione
alla prossima Champions League. La Lazio dal
canto suo, vorrà fare bene per uscire
definitivamente dalla parte destra della
classifica e piazzarsi in quella di
sinistra. In poche parole, per quel che
concerne Juventus-Fiorentina, penso che
possa venirne fuori un match molto
equilibrato e combattuto. Poi, per quanto
riguarda la partita di San Siro, il Milan
deve cominciare a mietere successi
consecutivi anche tra le mura dello stadio
amico, quindi suppongo che i rossoneri
faranno di tutto, ed alla fine penso che ci
riusciranno pure, a battere la Lazio di
Delio Rossi, che quest’anno, non sembra la
bella compagine ammirata nella passata
stagione”.
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