6/2/2008
(ESCLUSIVA
PIANETAZZURRO DI MICHELE CAIAFA)
– Carissimi amici dell’agenzia di stampa
‘PianetAzzurro Notizie’, questa settimana
nella nostra consueta rubrica de “Il
Doppio Ex”, abbiamo
intervistato in esclusiva per voi, in
occasione dell’incontro di campionato tra
Sampdoria e Napoli in programma domenica
pomeriggio allo stadio ‘Luigi Ferraris’ di
Genova alle ore 15:00, l’ex libero di
azzurri e blucerchiati Alessandro
Renica.
Nato in Francia ad Anneville-sur-Mer il 15
settembre 1962 ma di nazionalità italiana,
il buon Renica inizia a soli 13 anni la sua
carriera calcistica, quando viene ingaggiato
dal Lanerossi Vicenza. Fatta tutta la
trafila nelle giovanili della compagine
veneta, con la quale giocherà anche in prima
squadra, Alessandro viene successivamente
acquistato dalla emergente Sampdoria
presieduta da Paolo Mantovani.
Con la squadra ligure, l’ex libero segnerà
anche la sua prima rete in serie A in
occasione del match tra i blucerchiati e l’Hellas
Verona il 15 gennaio 1983. La crescita
agonistica e tecnica costante del difensore,
fanno sì che nella stagione 1983/84 diventi
titolare inamovibile della Samp. Ma, con
l’arrivo dell’allenatore Eugenio
Bersellini alla guida dei liguri,
Renica non troverà più spazio come libero in
campo, perché al suo posto gli viene
preferito Luca Pellegrini.
Bersellini lo utilizzerà da terzino. Ciò non
va giù ad Alessandro, che nel 1985 accetta
la proposta di ingaggio da parte del nuovo
general manager partenopeo Italo
Allodi, ed approda così, dopo aver
vinto una coppa Italia con la maglia della
Samp, in riva al golfo di Napoli. Appena
arrivato in azzurro, Renica è titolare
fisso, diventando il libero che il Napoli
stava cercando da tempo. Alle pendici del
Vesuvio Renica vi resterà per ben sei
stagioni, dal 1985 al 1991, vincendo due
Scudetti, una coppa Uefa, un’altra coppa
Italia ed una Supercoppa Italiana. Gli anni
di Napoli saranno anche per lui, così come
per molti dei suoi compagni di squadra,
indimenticabili… Nella stagione del primo
Scudetto napoletano, è uno dei più presenti
con 29 partite, segnando anche una rete.
Renica è ormai uno dei migliori liberi in
Italia e sarà anche convocato in Nazionale.
Purtroppo sarà sempre chiuso da
Franco Baresi e quindi non scenderà
in campo neanche per un minuto con la
casacca italiana.
Ma di Alessandro Renica il tifoso napoletano
serberà con sé sempre un grande ricordo. Fu
infatti l’artefice di una segnatura storica,
quella che permise al Napoli, in una gara di
coppa Uefa nella stagione 1988/89, di
battere la Juventus al San Paolo a pochi
secondi dalla fine dei tempi supplementari,
in una serata magica con uno stadio di
Fuorigrotta gremito fino all’orlo della
capienza possibile. L’ex libero, con un suo
goal di testa, permise agli azzurri di
passare il turno e di qualificarsi alle
semifinali della coppa. La stessa coppa Uefa
poi sarà vinta dal Napoli nella memorabile
doppia finale contro lo Stoccarda…
Caro Renica, da ex di entrambe le
sponde, domenica c’è Sampdoria-Napoli in
programma allo stadio ‘Luigi Ferraris’ di
Genova. Che tipo di gara sarà?
“Sarà certamente una partita molto
equilibrata. Del resto sono due compagini i
cui valori dei calciatori in campo sono
attualmente molto simili…”.
In che senso ‘attualmente simili’?
Forse in futuro questi valori in campo
potrebbero essere differenti?
“Per come lo vedo io il calcio,
sicuramente in un prossimo futuro i valori
cambieranno. Mi spiego meglio: Faccio un
grosso plauso ed i miei complimenti
personali al presidente Aurelio De
Laurentiis ed al direttore generale
Pierpaolo Marino che, attualmente, stanno
gettando le fondamenta per una rosa ed una
squadra che già dalla prossima stagione
potrà togliersi delle belle soddisfazioni,
puntando ad obiettivi sempre più importanti.
Buonissimi, difatti, anche gli acquisti
effettuati dal diggì Marino nell’ultimo
calciomercato. La politica societaria è
giusta. Si sta puntando su elementi singoli
molto giovani e dalle grosse qualità
tecniche ed atletiche, ma che hanno
soprattutto un ottimo futuro… Alcuni di loro
sono dei futuri prospetti di campioni, vedi
Hamsik e Lavezzi. Con questo tipo di
progetto, diciamo sul modello della
Fiorentina, la crescita individuale dei
singoli componenti della rosa azzurra
permetterà al complesso partenopeo di
elevare, negli anni, il suo tasso tecnico e
di qualità e quindi di diventare una
compagine molto forte, in grado, ribadisco,
di lottare per obiettivi sempre più
importanti”.
Dalle tue parole, caro Alessandro,
ci è sembrato di capire che hai grossa stima
e fiducia nel patron del Napoli Aurelio De
Laurentiis…
“Il presidente De Laurentiis è una
persona intelligente, brava e capace. Ha il
coraggio di investire ed idee molto chiare.
Anzi, permettetemi di dire una cosa alla
piazza di Napoli ed alla sua tifoseria, che
conosco molto bene. I tifosi devono dare il
tempo a questa società di fare le cose per
bene, come già hanno cominciato a fare. E’
chiarissimo ai miei occhi che lì alle
pendici del Vesuvio si sta cercando di
costruire qualcosa di molto importante dal
punto di vista calcistico. Quindi predico
calma alla piazza e dico che molto presto i
primi risultati arriveranno. Mi sono fatto
una mia idea e non ho remore a rivelarla:
Napoli, in De Laurentiis hai
trovato un grande presidente”.
Tornando alla gara di domenica
prossima, Sampdoria-Napoli sarà anche la
sfida fra due funamboli del pallone:
Cassano-Lavezzi. Quale dei due giocatori è
nelle preferenze di Alessandro Renica?
“Certamente Cassano ha dei colpi più
geniali dell’attaccante argentino ed è
maggiormente imprevedibile, però è troppo
discontinuo. Lavezzi invece, a differenza
del talento barese, gioca costantemente su
ottimi livelli ed inoltre è dotato di un
carattere molto forte. E’ alla sua prima
stagione in Italia e sta già facendo
benissimo. Sono dunque arciconvinto che fra
due o al massimo tre anni, Lavezzi diventerà
un vero fuoriclasse”.
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