30/1/2008
(ESCLUSIVA PIANETEZZURRO di MICHELE
CAIAFA) - Questa settimana,
carissimi amici dell’agenzia di stampa “PianetAzzurro
Notizie”, abbiamo intervistato
in esclusiva per voi, in occasione del match
di campionato tra Napoli ed Udinese in
programma sabato sera allo stadio ‘San
Paolo’, un ex tecnico di Napoli ed Udinese,
anche se nella sua carriera ha allenato
soprattutto il Pescara, in ben tre periodi
diversi. Per chi non avesse indovinato
ancora il nome del personaggio, aggiungiamo
in questo cappello d’articolo anche il suo
soprannome: “Il profeta”.
Stiamo parlando di un allenatore, ormai
ritiratosi dal ruolo attivo della panchina,
che ha sempre amato il gioco a zona ed in
particolar modo ha fatto praticare quasi
sempre alle sue compagini un modulo, il
4-3-3, con schemi di gioco molto offensivi.
Naturalmente non ci sono oramai più dubbi
che il personaggio in questione risponde al
nome di Giovanni Galeone.
Galeone, che nella carriera di calciatore
aveva vestito le maglie di Ponziana, Monza
ed Udinese, trova la sua ‘mecca’, cioè la
compagine con la quale si toglierà un bel
po’ di soddisfazioni, nel Pescara Calcio.
Sedutosi per la prima volta sulla panchina
abruzzese all’inizio della stagione 1986/87,
porterà la sua squadra, costruita per il
campionato di serie C1 e ripescata
successivamente in B, ad una clamorosa e
sorprendente promozione in serie A.
Nasce così la breve epopea del “Pescara dei
miracoli”. Con una rosa formata da
calciatori semisconosciuti, la compagine
allenata da mister Galeone, nato a Napoli il
25 gennaio del 1941, otterrà non solo la
permanenza in massima serie, ma soprattutto
resteranno certamente indimenticabili nella
mente del tecnico, ma anche in quelle dei
tifosi abruzzesi, la vittoria a Milano per
2-0 sull’Inter allenata da Giovanni
Trapattoni ed il successo interno
allo stadio “Adriatico” contro la Juventus
sempre per 2-0.
Dopo esser retrocesso con il suo Pescara
nella stagione successiva in serie B, ma
soltanto all’ultima giornata, Galeone
tornerà sulla panchina degli abruzzesi in
altre due occasioni. Ma, come prima
dicevamo, Giovanni ottiene anche dei buoni
risultati alla guida dell’Udinese, che
porterà in A nella stagione 1994/95 e che
successivamente piloterà anche sul finire
della stagione 2005/06 ed all’inizio di
quella 2006/07. Meno felice la sua
esperienza sulla panchina del Napoli, la sua
città natale, dove pure si accomoderà nel
1997/98. E’ l’anno della retrocessione in B
dei partenopei, con Galeone che è solo uno
dei quattro tecnici che si alterneranno in
quella stagione sulla panca azzurra.
Figurarsi che in riva al Golfo, non sapendo
neanche più lui quali alchimie tattiche
applicare per far risalire il Napoli dai
bassifondi della graduatoria, sarà
costretto, per la prima volta nella sua
carriera, ad abbandonare il suo amato credo
tattico del 4-3-3.
Ma ora, voltando pagina,
rivolgiamoci all’attualità, caro mister…
Difatti sabato sera, in uno dei due anticipi
previsti per la ventunesima giornata della
serie A, è in programma allo stadio ‘San
Paolo’ Napoli-Udinese. Gli azzurri stanno
attraversando un periodo critico della loro
stagione e sembrano ben lontani i ricordi
delle cinque reti siglate all’Udinese di
Pasquale Marino nella gara d’andata. Ci dia
un suo parere da tecnico su questo match…
“Queste qui sono senza dubbio gare
particolari che possono avere un andamento
strano. Il Napoli deve cercare di uscire
assolutamente da questo periodo nero che
l’attanaglia e al contempo l’Udinese vorrà
togliersi certamente i cinque schiaffi
ricevuti nella partita d’andata. La squadra
di mister Marino sta effettuando un ottimo
campionato e ci sono dei giocatori che
sicuramente faranno molto strada in questo
sport. Vedesi il giovane regista svizzero
della compagine friulana Inler. L’attacco
udinese poi è davvero atomico. Ad un
Quagliarella che è tornato in forma
smagliante da un po’ di tempo a questa
parte, si aggiunge un Di Natale che
finalmente ha fatto il salto di qualità ed è
diventato un grande giocatore. Ma ciò
potrebbe non bastare. Difatti gli azzurri
hanno urgente necessità di ricominciare a
vincere e sono sicuro che, anche il pubblico
napoletano resterà loro fedele sostenitore,
incitandoli per l’intera partita per farli
fare bene. E’ una partita dal pronostico
incerto, ma potrebbe essere una gara
spettacolare dove il goal, viste anche le
recenti amnesie della retroguardia
napoletana ed il gioco espressamente
offensivo da parte dei friulani che
potrebbero così porgere il fianco ai
partenopei, la potrebbe fare da padrona”.
Dunque, secondo lei, i partenopei
hanno urgente bisogno di un successo per
uscire da questo periodo, per così dire
critico…
“Le vittorie sono le migliori medicine
per fare uscire una compagine da un empasse
psicologico o fisico che sia. Ciò detto,
naturalmente tal cosa vale anche per gli
azzurri che, battendo l’Udinese al San
Paolo, potrebbero ricaricare le batterie e
riportarsi sulla carreggiata giusta,
imboccata ad inizio stagione e percorsa fino
a qualche tempo fa”.
Dando ora uno sguardo al campionato,
caro mister, il match di cartello della
prossima giornata sarà sicuramente
Fiorentina-Milan…
“Il Milan, in questo periodo dell’anno
avulso dagli impegni di Champions, dovrà
cercare di recuperare quanti è più punti in
classifica per cercare di guadagnare la
quarta posizione in campionato che gli
garantirebbe la qualificazione alla prossima
Champions League. Dall’altro lato c’è però
la Fiorentina, l’attuale proprietaria della
quarta posizione, che per giunta gioca tra
le mura amiche dell’ ‘Artemio Franchi’ e che
farà di tutto per vincere ed accumulare un
ulteriore distacco dai rossoneri. Per due
compagini alla ricerca della vittoria, posso
pensare solo ad match spettacolare, intenso
e ricco di reti”.
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