11/1/2008
(ESCLUSIVA PianetAzzurro
di Vincenzo Letizia) - La Corte di Giustizia
Federale ha respinto il ricorso del Napoli
riguardo la squalifica di due turni inflitta
per simulazione all'attaccante Marcelo
Zalayeta in relazione alla gara tra i
partenopei e il Torino. La prova prodotta
dal club campano, un nuovo filmato, è stata
dichiarata "inammissibile". Perché
“inammissibile” ce lo spiega un noto esperto
di diritto sportivo. Il professor
Rino Sica, ordinario all’Università
di Salerno e in passato già difensore di
Salernitana ed Avellino, esprime questo
giudizio sulla decisione della Corte di
Giustizia Federale che ha ritenuto di dover
respingere il ricorso del Napoli avverso
alla squalifica di due giornate a Zalayeta:
“Premetto, che non faccio nessuna
censura verso l’operato di chicchessia, ma
dispiace rilevare che il ricorso del Napoli
è stato rigettato per un vizio procedurale”.
Il professor Sica chiarisce meglio il
concetto: “Il filmato è stato prodotto
fuori dai termini procedurali. In sostanza
il ricorso era fondato e certamente il
Giudice, così come è avvenuto la volta
scorsa, avrebbe eliminato la squalifica a
Zalayeta alla luce dell’ulteriore filmato.
Ma c’è stato il rigetto perché si è tenuto
conto dei video già visionati, quelli di Sky
e Rai, in quanto la Corte non ha proprio
visionato il filmato ulteriore: questa è la
cosa assurda. Ripeto a scanso di equivoci
che non faccio nessuna censura o critica
all’operato professionale di chicchessia, ma
se mi si chiede un parere da esperto devo
analizzare i dati e dire che si è trattato
di un errore procedurale. Si poteva in’ultima
ipotesi chiedere di essere rimessi in
termini, ovvero chiedere un rinvio
dell’udienza, saltare una giornata e far
ammettere successivamente il filmato e
ottenere almeno lo sconto di una giornata di
squalifica. Va quindi detto che non c’è
nessuna ragione politica in merito a questa
decisione del giudice”.
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ULTERIORI CHIARIMENTI DEL PROFESSOR
SICA IN MERITO AL CASO ZALAYETA
Questa mattina il professor Sica ha chiarito
meglio la questione relativa al caso
Zalayeta: «Per evitare fraintendimenti,
chiarisco che non intendevo dire che il
ricorso del Napoli contro la squalifica di
M.Zalayeta sia stato presentato fuori
termine. Ho rilevato che è stato dichiarato
inammissibile il mezzo di prova consistente
nel filmato scaricato da youtube;
l’inammissibilità, tuttavia, può
essere conseguenza di diverse ragioni, per
esempio, perché il mezzo è stato prodotto
fuori termine o, ancora, semplicemente
perché “ricavato” da you-tube.
Sarebbe interessante approfondire questo
profilo, anche perché, nella seconda
ipotesi, ci troveremmo dinanzi ad un nuovo
principio di diritto sportivo, valevole
anche in futuro: “quali filmati
costituiscono mezzo di prova per la
giustizia sportiva?”. Il collega Grassani,
tra i maggiori esperti di diritto dello
sport in Italia, non mancherà di
approfondire questa questione che è di
interesse generale, soprattutto in relazione
alla soluzione di future questioni analoghe».
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