10/2/2008
"Abbiamo fatto benissimo nel primo tempo,
poi non siamo riusciti a tenere il ritmo
alto". Un bignami oculato ed esaustivo di
Sampdoria-Napoli quello di Edy Reja. Il
tecnico è "indulgente" con i suoi uomini
dopo la sconfitta di Marassi ma non si esime
dal mettere in evidenza le difficoltà emerse
a priori per la squadra. "Siamo venuti a
Marassi con una innegabile emergenza.
Avevamo tre difensori che non erano mai
stati al fianco in una partita ufficiale.
Eppure devo elogiare i ragazzi per come
hanno giocato nell'arco di tutto il primo
tempo. Con un po' di fortuna in più avremmo
potuto mettere noi la palla dentro e lì
sarebbe cambiato tutto. Poi però col passare
del tempo, nella ripresa, non siamo riusciti
a tener su palla con la stessa efficacia
espressa in precedenza. Ci siamo abbassati
troppo e non abbiamo saputo mantenere il
ritmo alto. Purtroppo questo calo di
tensione ci è stata fatale. Noi siamo una
squadra che se gioca su ritmi alti può
mettere in difficoltà chiunque ma se appena
cala un attimo di intensità e concentrazione
finisce per concedersi all'avversario. Ma
nel complesso abbiamo giocato una buona
partita. Sostanzialmente siamo stati
all'altezza della Samp ed in fondo siamo
stati condannati solo da episodi. "Dopo il
loro gol - continua il tecnico - abbiamo
avuto la palla del pareggio con Bogliacino:
se il suo tiro avesse preso maggiore
angolazione avremmo pareggiato e adesso
staremmo parlando di altre cose. Però sono
anche rammaricato di aver subìto gol con la
difesa schierata. Peccato perché la gara la
stavamo amministrando. Adesso dobbiamo
lavorare con concentrazione massimale per
affrontare al meglio il prosieguo della
stagione. Ho fiducia nel gruppo e so che
presto avremo tutti gli elementi a
disposizione. Guardiamo avanti coscienti che
abbiamo tanti margini di miglioramento,
soprattutto caratteriali, ma anche tante
qualità da poter mettere sul piatto della
bilancia".
"Dopo aver visto il primo tempo ero
fiducioso...". Pierpaolo Marino è sereno
nella disamina del dopo di Marassi. Il
Napoli ha tenuto bene per un'ora abbondante,
poi è calato un po' di intensità. Il
Direttore Generale pur analizzando con la
solita minuziosità l'andamento della
partita, riconosce "vizi" ma anche virtù dei
suoi ragazzi. "Oggi nonostante avessimo una
grande emergenza difensiva siamo riusciti a
tenere testa alla Samp per tutto il primo
tempo. Non vogliamo certo giustificare nulla
attraverso le assenze, ma dobbiamo anche
dire che in campo c'era un terzetto
difensivo inedito che non aveva mai giocato
insieme. Eppure i ragazzi hanno risposto
bene. Santacroce ha disputato una gara
imperiosa su Cassano e l'intera squadra ha
tenuto alto il ritmo. Tanto che quando sono
rientrato negli spogliatoio ero in cuor mio
molto fiducioso per la ripresa. Però
purtroppo le cose non sono andate bene. Col
passare dei minuti forse abbiamo peccato un
po' di personalità, abbiamo abbassato il
baricentro e sofferto di più. Però ad un
certo punto la buriana sembrava fosse
passata e la partita pareva indirizzata
verso lo zero a zero. Ma poi è arrivata
questa giocata di due grandi attaccanti
quali Cassano e Bellucci e abbiamo subìto
gol. Nel calcio ci sta, niente da dire".
Piuttosto - prosegue il Direttore Generale
-pur elogiando i nuovi innesti che si sono
subito ambientati bene , sono rammaricato er
non aver potuto dar loro un rodaggio
maggiormente tranquillo di inserimento.
Abbiamo avuto una tale emegenza che abbiamo
dovuto comunque affrettare i tempi. Mannini
ha giocato due gare fuori ruolo e nonostante
tutto si è distinto per volontà ed impegno.
Ecco diciamo che l'auspicio futuro è quello
che Reja possa avere tutti gli uomini a
disposizione con il recupero degli
infortunati in modo da dare a tutti la
possibilità di esprimersi nel ruolo più
congeniale. Adesso voltiamo pagina
eguardiamo avanti. Domenica bisognerà fare
una gran partita con l'Empoli per mettere
punti importanti in cascina. Siamo una
squadra giovane e di grandi prospettive.
Dobbiamo avere pazienza ed aspettare che
questi ragazzi crescano e sappiamo
gradualmente imporre il proprio talento. Col
tempo troveremo anche il giusto equilibrio
tra l'intensità delle gare giocate in casa e
quelle in trasferta".
"Tra noi e la Samp non ho visto grosse
differenze". Michele Pazienza è l'uomo nuovo
del centrocampo azzurro. Avrebbe voluto
bagnare il suo debutto dal primo minuto con
un risultato positivo ma si consola, in ogni
caso, con il suo perentorio e repentino
inserimento in squadra. "Personalmente sono
soddisfatto. Voglio essere un elemento
importante per il Napoli e so che qui mi
gioco tanto per il mio futuro. Mi dispiace
per come sono andate le cose oggi perché non
avremmo meritato di perdere. Ce la siamo
giocata alla pari con la Sampdoria e non mi
pare di aver visto alcun gap tecnino tra noi
e loro. Nel complesso abbiamo tenuto testa
ad un avversario che in casa sta facendo man
bassa di punti. Avremmo certamente meritato
il pareggio. Però è andata così. Non bisogna
rimanerci troppo male perché la squadra si è
mostrata viva. Siamo un gruppo giovane che
avrà modo di rifarsi e crescere col tempo.
Adesso rimettiamoci a lavorare con grande
intensità sin da martedì per preparare al
meglio la partita di domenica. Vogliamo
riconquistare i tre punti subito".
Campanaro, difensore della Sampdoria, anche
contro il Napoli ha confermato di essere in
uno strepitoso momento di forma: «Sono
contento, soprattutto per la vittoria di
oggi. Non era facile battere battere il
Napoli, nel primo tempo infatti siamo andati
in difficoltà. Meglio invece nella ripresa,
quando siamo rientrati in campo determinati
e abbiamo vinto la partita».
Beppe Marotta, direttore blucerchiato, si
gode il successo sugli azzurri: «Non è stato
semplice battere questo Napoli, siamo stati
bravissimi nella ripresa ad alzare il ritmo,
sicuramente favoriti dall'attaccare sotto la
Sud. Si tratta di tre punti fondamentali per
noi».
Domenica felice per Daniele Franceschini, a
cui mancava soltanto il gol per suggellare
una serie di prestazioni ben oltre il sei in
pagella in maglia blucerchiata: «Sono molto
contento, desideravo questo gol perché credo
di meritarlo. Ci ero andato già vicino nelle
ultime gare ed oggi finalmente è arrivato.
Me lo sentivo, perché mi sto allenando bene,
perché da qualche tempo a questa parte penso
di aver anche fatto vedere delle buone
cose». Felice Franceschini, felice la Samp.
«Direi di sì, sotto ogni punto di vista. Non
era facile battere il Napoli, loro si sono
presentati qui come ce li aspettavamo: hanno
messo grande grinta, chiudevano gli spazi,
entravano anche duro su ogni pallone. Nel
primo tempo si è sofferto un po', ma nella
ripresa abbiamo risposto colpo su colpo,
facendo nostro il match».
Mazzarri, tecnico della Sampdoria è
soddisfatto della prova dei suoi ragazzi:
«Faccio i complimenti ai ragazzi perché, pur
cambiando gli attori, questa squadra recita
sempre allo stesso modo. Per un allenatore
credo sia una delle soddisfazioni maggiori».
E' la riflessione post-Napoli, il pensierino
che il mister della Samp propone ai
giornalisti, prima di tuffarsi nell'analisi
della partita. «E' stata una vittoria
importante quella di oggi - racconta
l'allenatore toscano -, ottenuta contro un
Napoli che sapevamo essere avversario
temibile. Nel primo tempo si è sofferto un
po', è vero, ma è anche vero che non abbiamo
concesso occasioni da gol e che la difesa
stava sempre a centrocampo. Anzi,
l'occasione migliore l'abbiamo creata noi».
Correttivi. Sulla sinistra, qualcosa non
andava nei primi 45'. Mazzarri se n'è
accorto e ha cambiato le carte in tavola
nella ripresa. «La nostra coppia di sinistra
non era perfetta nel primo tempo, poi ci
siamo sistemati e Pieri ha iniziato a
scendere con continuità sulla fascia,
creando un'alternativa pericolosa alle
incursioni di Maggio. In generale comunque,
nel secondo tempo siamo andati meglio, lo
testimoniano le occasioni. Ad un certo punto
anzi, pensavo di trovarmi in una di quelle
giornate nere, sembrava non entrasse mai.
Fortunatamente ci ha pensato Delvecchio e
poi è arrivato anche il secondo gol di
Franceschini».
I gol. Due cavalli di ritorno, i marcatori
di oggi. «Delvecchio l'ho riavuto in gruppo
da poco, mentre Franceschini ha parlato sul
campo, come piace a me, dopo un inizio in
cui non era tra i titolari». Due parole sono
d'obbligo anche per Campagnaro. L'argentino
si sta rivelando una delle sorprese più
inattese dell'intero campionato. Anche se, a
volte, la palla la porta un po' troppo. «Lui
si esalta quando il pubblico lo acclama e
certe volte fa una sterzata di troppo,
quando invece potrebbe crossare. E' successo
oggi e mi sono arrabbiato, ma restano ben
fermi i valori del ragazzo, eccezionale».
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