4/1/2008
(MICHELE CAIAFA) – Oggi, in
data 4 gennaio 2008, è partito ufficialmente
il calciomercato invernale, o, per meglio
dire si è aperta la finestra del cosiddetto
mercato di riparazione. Solitamente, in
questo periodo dell’anno non sono previsti
grandi colpi od acquisti di grande valore da
parte dei club nostrani ed esteri, ed a
questa filosofia, da due anni a questa
parte, sembra anche appellarsi il direttore
generale del Napoli Pierpaolo Marino...
“Questa finestra di mercato serve
soprattutto alle società che hanno commesso
degli errori, di grande o piccola portata,
nella costituzione delle rose in quello che
è il periodo di vero calciomercato, cioè tra
giugno ed agosto, quando c’è la vera
costruzione di un organico per un club”…
questo il ritornello noto e che è solito
ripetere il deus ex machina partenopeo.
Ma, se il mercato vero, come sentenzia il
diggì azzurro, è quello che si fa nella
finestra estiva, qual è l’opinione di
Pierapaolo Marino sulla campagna acquisti
effettuata nella passata estate? “La
campagna acquisti effettuata in estate è
stata più che positiva. Abbiamo fatto
en-plein, perché delle sei scelte di mercato
fatte, o meglio i sei giocatori comprati, si
sono rivelati tutti da Napoli. E non era
facile azzeccare tutto”. Un mercato
positivo, ma qual è il giocatore di cui
Marino ne è andato totalmente fiero del suo
approdo in riva al golfo? “Dovendo
scegliere un nome solo, allora faccio quello
di Marek Hamsik. Il centrocampista ceco sta
già mostrando una parte del suo valore in
questa prima parte di campionato appena
trascorsa, ma sono convinto che, data anche
la sua giovanissima età (Hamsik è del
1987, quindi appena ventenne), ha ancora
dei grandissimi margini di miglioramento che
nei prossimi anni lo potranno consacrare
quale uno dei più forti centrocampisti in
circolazione sul pianeta”. Per chiudere
il conto con il 2007 appena passato, qual è
la più grande soddisfazione che si porta in
serbo con se il DG dei partenopei? “Data
per scontata la gioia e la soddisfazione
della promozione in A, ottenuta con un
secondo posto alle spalle della Juve, nel
campionato di serie B più difficile della
storia del calcio italiano, devo dire che è
stato proprio bello, e quindi di conseguenza
molto emozionante e soddisfacente, battere i
bianconeri di Torino per 3-1 nel match
disputato davanti ai sessantamila del San
Paolo lo scorso 27 ottobre. La vittoria,
seppur caratterizzata da polemiche
interminabili della stampa del nord Italia
sui rigori subiti dagli juventini, è stata
più che lecita e giustificata per due
motivazioni in particolare. La prima
riguarda certamente il fatto che uno dei due
rigori, quello su Zalayeta, c’era eccome. La
seconda motivazione, quella più importante
perché ammessa anche dai giocatori
bianconeri, è stata quella che il Napoli ha
meritato la vittoria sul campo, fornendo una
prestazione straordinaria e centrando un
successo sulla Juve che non arrivava da ben
17 stagioni”.
Questo il passato, ma ora, caro Marino, i
sei milioni di tifosi napoletani sparsi per
il mondo cosa devono aspettarsi di bello dal
futuro di questo sodalizio capeggiato da
Aurelio De Laurentiis? “Per
prima cosa voglio ricordare che il
presidente De Laurentiis ha acquistato
questo club per riportarlo ai fasti dell’
‘epoca Maradoniana’, e possibilmente fare
ancora meglio, per dare grande lustro alla
Società Sportiva Calcio Napoli e di
conseguenza portare degli onori anche al
capoluogo campano”.
Andiamo per gradi allora. Tra quanto tempo
il sodalizio partenopeo riabbraccerà
l’Europa? “Mi verrebbe da dire da quest’anno,
ma il progetto in progress prevede la
qualificazione in zona Uefa nella prossima
stagione. Questa città ha già assaporato una
volta la conquista di un alloro
internazionale, vincendo la coppa Uefa nel
1989. Ora quella coppa è rimasta lì sola
soletta nella bacheca della società. Sarebbe
bello rimpinguare presto il bottino di
trofei importanti, magari cominciando
proprio da questa coppa internazionale,
tanto bistrattata negli ultimi anni ma che,
ne sono pienamente convinto, con
l’entusiasmo e la bolgia del pubblico
partenopeo, riacquisterebbe anche valore e
fascino. In poche parole con un eventuale
nostro successo nel prossimo futuro di
questa coppa, ridaremo lustro anche alla
coppa Uefa”.
Dulcisis in fundo, le parole di Pierpaolo
Marino diventano dolce nettare degli dei per
le orecchie dei supporters azzurri. Sentiamo
quindi, non perdetevelo assolutamente, come
chiosa il diggì… “Fra un anno quindi la
qualificazione in Uefa, fra due anni saremo
certamente nel novero delle squadre che
puntano concretamente alla conquista di un
posto in Champions League, ma l’apice a cui
io ed il patron De Laurentiis vogliamo
arrivare, è quello di costruire un club
dalle grossissime ambizioni nazionali ed
internazionali. Per fare ciò stiamo
attraversando questa prima fase in cui si
vanno a cercare, per poi comprare, giovani
di grosso talento calcistico e dalle grandi
ambizioni personali, che vogliono e possono
diventare dei veri campioni del futuro. Come
dicevo li cerchiamo, li troviamo, e quando
siamo convinti li acquistiamo pure. Già così
facendo, fra due o tre anni potremmo avere
una rosa di grosso valore. Ma siccome il
nostro obiettivo finale, ribadisco è lo
scopo del presidente ed anche naturalmente
quello mio, è quello di rendere il Napoli
una formazione di grossissimo spessore, in
grado di rivaleggiare in Italia per lo
Scudetto ed in Europa per la Champions
League, dobbiamo quindi arrivare alla
seconda fase, o anche al secondo tempo,
usando uno gergo calcistico. Dopo questa
prima fase per così dire di semina, verrà
poi quella del raccolto. Nel senso che, con
i risultati che conseguiremmo nei prossimi
anni, grazie in parte ai calciatori che già
sono qui ed in parte grazie a quelli che
arriveranno nelle prossime due-tre stagioni,
riusciremo a raggiungere dei volumi di
fatturato pari a quelli delle altre grandi.
Ed allora sì che potremmo accaparrarci anche
dei grandi fuoriclasse e puntare a quei
traguardi importanti appena prima citati.
Concludo appellandomi ai tifosi e gli dico
che: bisogna credere in questo nostro
progetto, perché in futuro il Napoli tornerà
grande, davvero grande”. Più chiaro di
così…
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