9/1/2008
(ESCLUSIVA PianetAzzurro di
Michele Caiafa / foto di
Felice De Martino) - Questa settimana
abbiamo intervistato in esclusiva per voi,
in previsione del match di campionato tra
Milan e Napoli valido per la diciottesima
giornata del girone d’andata ed in programma
domenica sera a San Siro, l’ex
centrocampista dei partenopei ma anche dei
rossoneri, Fernando De Napoli.
‘Rambo’, come venne soprannominato
simpaticamente il centrocampista dalla
torcida napoletana per il suo modo di
giocare grintoso e tenace, è cresciuto
calcisticamente nelle giovanili della F.C.
Mirgia di Mercogliano. Dopo aver giocato con
il Rimini nella stagione 1982/83, passa
all’U.S. Avellino e fa il suo esordio nella
massima serie nel 1983. Tre stagioni
disputate con la maglia dei lupi e poi il
passaggio successivo alla Società Sportiva
Calcio Napoli nel 1986. A portarlo in riva
al Golfo partenopeo, fu il direttore
sportivo del club azzurro Pierpaolo Marino,
che si era già accaparrato il giovane
guerriero ai tempi in cui era il diesse
degli irpini.
A Napoli, De Napoli costituì, nell’anno
d’oro del primo Scudetto e nella stagione
successiva, l’ossatura del centrocampo
partenopeo insieme a Salvatore Bagni. Ma
alle pendici del Vesuvio, Nando ci resterà
per ben sei stagioni, vincendo 2 scudetti,
per l’appunto quello del 1987 e nel 1990,
una coppa Uefa nel 1989 ed una Supercoppa
italiana nel 1990. Legate all’esperienza
napoletana anche le convocazioni di Fernando
nella Nazionale italiana. De Napoli
parteciperà alle spedizioni dell’Italia ai
Mondiali del 1986 in Messico e quelli in
Italia del 1990 ed anche agli Europei di
Germania del 1988 fu presente.
Nel 1992 terminò la sua esperienza
partenopea e si trasferì alla corte del
Milan allenato da Fabio Capello. Due
stagioni giocate con la maglia dei rossoneri
e Nando conquistò altri due Scudetti ed una
Coppa dei Campioni nel 1994. Il neo però
dell’esperienza meneghina del centrocampista
di origini irpine, è stato il fatto che nel
biennio passato alla corte del Diavolo,
pochissime sono state le sue presenze in
prima squadra. Difatti al termine della
stagione 1993/94, De Napoli passerà nelle
fila della Reggiana dove giocherà da
calciatore professionista fino al 1997.
Appese le scarpette al chiodo, l’ex
centrocampista farà il team manager della
squadra emiliana fino al 2005.
Caro Nando, domenica sera, nel posticipo
serale della diciottesima giornata del
massimo campionato di calcio, è in programma
Milan-Napoli, una partita in cui tu da
osservatore, sei però in veste di doppio ex.
Difatti, hai militato in entrambe le
compagini in questione. Prima di discernere
le dinamiche tecniche di questo match, ci
dici qual è la piazza a cui sei rimasto più
legato, anche se a noi, ti anticipiamo, la
risposta appare scontata…
“Naturalmente Napoli. Li ho passato i
migliori anni della mia vita di calciatore
ed ho avuto l’onore di giocare insieme al
più grande di tutti: “Il Pibe De Oro” Diego
Armando Maradona. Ovvio non solo lui, ma in
quella squadra c’erano anche altri grandi
calciatori come Antonio Careca, Bruno
Giordano, Salvatore Bagni e mi fermo qui
perché altrimenti l’elenco sarebbe ancora
lungo. Sono stati anni di successi
indimenticabili che rimarranno sempre nella
mia memoria e credo anche in quella di tutti
i tifosi napoletani. A Milano invece è stata
una parentesi negativa della mia carriera
calcistica, sono stato anche sfortunato a
causa degli infortuni che mi hanno negato di
giocare le mie chance alla pari con gli
altri miei compagni”.
Che partita sarà quella tra i diavoli
rossoneri ed i rampanti azzurri guidati in
panchina da Edy Reja?
“La partita si può profilare interessante.
Il Napoli sta disputando, nella stagione del
ritorno in serie A, un buonissimo
campionato. Anche la classifica premia i
partenopei, che sono al settimo posto ed
hanno perso anche dei punti sfortunatamente
durante questa prima parte di stagione.
Dall’altro lato abbiamo il Milan, fresco del
titolo di campione del Mondo, che però in
campionato appare in difficoltà soprattutto
nelle partite che disputa in casa. I
rossoneri sono ancora a zero punti nel
computo delle vittorie interne in questo
torneo. Dal ritiro di Dubai dove si stanno
allenando in questi giorni, apprendo notizie
confortanti sulla situazione di Ronaldo, che
appare in netto recupero e potrebbe essere
l’avversario più temibile, se giocherà, per
la difesa partenopea. Ci sono poi da
valutare per bene le qualità del giovane
attaccante Pato. Da ciò che si dice in giro,
non solo nell’ambiente milanista, pare che
sia già un piccolo fenomeno. Speriamo, per
il Napoli, che se davvero Pato è così forte,
non cominci da subito a dimostrarlo.
Comunque io penso che possa venire fuori una
gara interessante, anche se, dovendomi
sbilanciare, vedo i rossoneri leggermente
favoriti sugli azzurri. Poi in campo,
ovviamente, si profileranno bene i destini
di questa partita”.
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