18/11/2005
(dal mensile di novembre, VINCENZO LETIZIA / foto di
Felice De Martino) - Lo scorso anno tra le fila
azzurre è risultato uno degli uomini più apprezzati
dall’allenatore e dai tifosi azzurri, tutti
avrebbero voluto la sua conferma, ed in effetti, in
estate, Marino aveva anche trovato l’accordo con il
Milan per acquisirne la comproprietà. Poi, è saltato
tutto perché Ignazio Abate non ha accettato di
disputare un altro torneo di C1, seppur in una
squadra che l’aveva valorizzato ed esaltato.
Passato, poi, alla Sampdoria, è stato letteralmente
ignorato da mister Novellino, uno che di esterni se
ne intende, tanto da costringere il giovane
calciatore a chiedere di cambiar ancora aria. Ora,
Abate, gioca, poco in verità, nel Piacenza, in serie
B, ed improvvisamente sembra essersi pentito della
scelta compiuta a luglio: a gennaio, vuole tornare a
vestire la maglia azzurra e non perde occasione per
ribadirlo, ed anche ai nostri microfoni non si tira
indietro: “Vorrei tornare a Napoli con tutto me
stesso. Sarebbe fantastico. La città, i tifosi, i
vecchi compagni: tutto estremamente meraviglioso.
Conservo anche un carissimo ricordo di De Laurentiis,
di Marino e di Reja. Guardo sempre il Napoli in TV.
E’ un team solido ed ha una media punti strepitosa
che lo proietterà diritto in serie B. I giocatori
ormai giocano insieme da tempo e sono completamente
calati nella mentalità della categoria. Sono
felicissimo: il Napoli è finalmente primo in
classifica. È il minimo considerando i sacrifici di
tutti i calciatori e ricordando quanto hanno
sofferto i napoletani per le tante delusioni ed
amarezze. Il Napoli è la squadra più forte del
campionato, ci sono compagini che possono dar
fastidio come il Frosinone ed il Perugia, ma sono
sicuro che gli azzurri sono talmente forti che
stracceranno il campionato”.
Abate prova a cambiar discorso, ma una domanda
dobbiamo per forza rivolgergliela. Perché sei voluto
andar via ed ora, invece, faresti di tutto per
tornare?
“Senza dubbio Napoli mi ha colpito e mi è rimasta
dentro. Spero di tornarci presto: solo alcune
condizioni sfavorevoli mi hanno costretto ad andar
via. Ripeto, amo la città ed ammiro la società,
dipende però da cosa deciderà il direttore Marino
che in questo periodo sto sentendo spesso. Ora penso
al Piacenza, magari però potessi tornare... C’è
stima tra me e Marino e spero che questo
interessamento possa ben presto trasformarsi in una
trattativa concreta che mi permetta di tornare a
calcare l’erba del San Paolo”.
Insistiamo, ma perché sei voluto andare via?
“Non mi pento delle mie scelte, ma non è dipeso
tutto da me. Ora, però, non mi va’ di approfondire
questo tema. Spero solo di poter tornare quanto
prima e riabbracciare i miei vecchi compagni.
Sarebbero contenti tutti i miei familiari, a
cominciare da mio nonno, il mio primo tifoso ”.
Parliamo dell’amaro epilogo dello scorso torneo, ora
l’Avellino balbetta in B…
“Il Napoli l’anno scorso era nettamente superiore
all’Avellino, per questo il rammarico della mancata
promozione è maggiore”.
Quest’anno la B non sembra annoverare grandi
squadre, il Napoli avrebbe potuto fare la sua bella
figura nel torneo cadetto.
“Quest’anno la serie B è molto equilibrata e c’è
poca differenza tra le squadre. Il Napoli con
l’organico che ha a disposizione Reja, avrebbe
potuto dire tranquillamente la sua anche in serie
B”.
Ignazio, il tuo cartellino è di proprietà del Milan,
in futuro sogni di vestire anche quella prestigiosa
maglia?
“Accidenti! Certo che mi alletterebbe molto giocare
in quella squadra di autentici marziani, ma prima è
giusto crescere e fare esperienza altrove”.
Caro Abate, allora ci rivediamo a gennaio in maglia
azzurra?
“Me lo auguro, speriamo siano d’accordo anche Marino
e Reja. Comunque spero di essere presente anche io
al San Paolo nel giorno in cui si festeggerà la
promozione da calciatore oppure da tifoso”.
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