31/10/2005
(VINCENZO CIMMINO)-
Aurelio de Laurentiis traccia un bilancio di questa
sua avventura calcistica e lo fa come al suo solito
prelevando termini dal mondo del cinema: “Il Napoli
è uno dei film più appassionanti che abbia mai
prodotto. L’anno scorso ci sono rimasto male per la
finale persa con l’Avellino ma non ne ho fatto
drammi, avevo messo in preventivo un altro anno di
C, per questo il progetto è quinquennale. Ho preso
il Napoli non per avere un boom iniziale ma con la
missione di portarlo tra le prime squadre d’Italia
nel giro di qualche anno. Dopo un primo anno
turbolento adesso stiamo allestendo una bella
società: abbiamo potenziato la squadra, migliorato
lo staff medico, costruito un grande settore
giovanile e fra poco sarà pronta anche la struttura
a Castelvolturno; insomma, sono contento”.
Contento anche del rendimento della squadra in
questo scorcio di campionato? “Siamo primi e non è
il caso di esaltarci tantomeno di sminuire questo
risultato raggiunto. Forse a volte non giochiamo
benissimo ma non si può avere la botte piena e la
moglie ubriaca, ricordiamoci che abbiamo una delle
difese meno perforate d’Italia. Sono contento della
squadra, non possiamo pretendere di vincere ogni
partita con quattro-cinque gol di scarto”.
Il Presidente riserva elogi speciali per Pierpaolo
Marino: “E’un grande dirigente, fondamentale per la
crescita del nostro progetto. Ha un grande intuito,
prendiamo ad esempio Romito: quando è stato preso
tutti lo criticavano dicendo che era lento, ora ce
lo richiedono club di serie A e B. Scoverà altri
calciatori importanti in futuro, non gli ho mai dato
limiti di budget ma penso che non abbia intenzione
di intervenire sul mercato a Gennaio, se lo farà
sarà per portare giocatori importanti ed utili”.
Come mai confermò Reja dopo la finale persa con
l’Avellino? “Il nostro allenatore è un uomo con una
grande dignità e per me questo è basilare. Inoltre
l’anno scorso la squadra ha fallito l’obiettivo per
una fatalità, non per gravi demeriti”.
Cinema e Calcio, passioni che riesce a conciliare?
“E’ difficile ma ci riesco, quando il Napoli gioca
in trasferta non vado allo stadio per restare a casa
a leggere i copioni che mi arrivano da tutto il
mondo. Ma da lontano si soffre, molto”.
Progetti per il futuro? “Alla fine di questa
settimana firmeremo la convenzione per il San Paolo,
poi saranno fatti dei lavori per renderlo a norma di
legge. Tra breve avremo un nostro sito, un canale
dedicato al club e anche una nostra radio. Parlando
a più ampio raggio mi auspico per il calcio italiano
una riforma strutturale che tenga conto dei bacini
di utenza. In Italia si è poco elastici e molto
chiusi su ogni novità, sarebbe bello un calcio più
moderno, ho tante idee in merito e sono pronto ad
esporle se qualcuno me lo chiedesse”.
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