7/11/2005
(VINCENZO CIMMINO)- Domenica prossima ci sarà il
primo scontro diretto per il Napoli, al San Paolo
arriverà la Sangiovannese che fino a poche domeniche
fa occupava il posto in classifica che ora
appartiene al Napoli. L’attesa è tanta a San
Giovanni Valdarno e già si pensa a come riuscire a
fermare la squadra azzurra. Ciccio Baiano,
attaccante della squadra di Piero Braglia, ci dice
la sua sulla partita di ieri tra Pisa e Napoli: “I
toscani hanno perso perché hanno voluto giocarsela a
viso aperto contro gli azzurri. Non è possibile
lasciare tanto spazio a dei giocatori così tecnici
come quelli del Napoli, è normale che poi alla prima
occasione sono stati puniti. Il Pisa ha sbagliato
completamente l’approccio alla partita”.
Allora a Napoli dovremo aspettarci una Sangiovannese
arroccata in difesa preoccupata più di distruggere
che di costruire?
“La Sangiovannese è capace di fare gare belle e
brutte. Con il Napoli servirà molta attenzione e
cattiveria, se arriverà un buon risultato per noi ma
con una partita brutta non ci faremo sicuramente
problemi. Non scordiamoci che il Napoli in avanti ha
gente come Calaiò, Pià, Sosa e Capparella, non
possiamo assolutamente permetterci di scoprirci
troppo”.
Ma il Napoli fa così tanta paura?
“Paura no, è consapevolezza della forza
dell’avversario. D’altronde la squadra di Reja non
ha ancora ammazzato il campionato, parecchie squadre
le hanno tenuto testa e quindi non partiamo
sconfitti”.
Nelle ultime partite la tua squadra sembra in calo,
domenica avete addirittura perso in casa con il
Grosseto, è finita la favola Sangiovannese?
“Per noi la sconfitta con il Grosseto non è un
problema, abbiamo sempre pensato alla salvezza anche
quando per parecchie domeniche siamo stati in testa
alla classifica. I punti che abbiamo accumulato fino
ad ora ci serviranno a rimanere in serie C, non
abbiamo mai pensato alla promozione, davvero”.
Che effetto farà ritornare al San Paolo?
“Ogni volta che rimetto piede allo stadio di Napoli
mi tornano in mente quei momenti bellissimi che ho
passato con la maglia azzurra. Giocavo poco allora
ma davanti avevo gente come Maradona, Careca,
Carnevale, cosa avrei voluto di più? Se la mia
Sangiovannese dovesse perdere il dispiacere sarebbe
attenuato dal mio amore verso questa squadra”.
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