3/1/2007
(ESCLUSIVA
PianetAzzurro di Vincenzo
Cimmino) - L’anno è
finito ed è tempo di trarre i
primi bilanci e per far questo
abbiamo deciso di contattare un
ospite di eccezione, trattasi di
Francesco Lodi, centrocampista
offensivo del Frosinone e grande
amico di PianetAzzurro.
Caro Ciccio, prima di partire
per una disamina su questo
torneo di serie B, parliamo
brevemente del tuo sinora felice
momento a Frosinone. Hai trovato
la tua giusta dimensione?
“A Frosinone mi trovo davvero
bene perché riesco ad allenarmi
e a giocare senza troppe
pressioni addosso in quanto
l’ambiente ti permette di
lavorare nella massima serenità.
Inoltre ho trovato un gruppo di
ragazzi splendidi allenati da un
grande allenatore ed un grande
uomo quale Iaconi”.
Quale squadra di questo
campionato ti ha impressionato
sinora?
“Il Frosinone ovviamente!
Scherzi a parte, penso che il
Rimini stia dimostrando di
essere una gran bella squadra
così come il Genoa. I romagnoli
mi hanno impressionato per la
loro organizzazione di gioco
mentre i ragazzi di Gasperini
sembrano divertirsi quando
giocano, questa è una gran
bella cosa”.
Ti aspettavi di vedere la Juve
già così in alto?
“Purtroppo per noi, si. Dieci,
venti o trenta punti di penalità
che fossero, la Juve è
destinata a vincere questo
torneo a mani basse. Se in porta
hai Buffon ed in attacco Del
Piero e Trezeguet, allora non
hai alcun tipo di problema. La
lotta sarà solo per il secondo
posto perché il primo è stato
già praticamente assegnato”.
Un secondo posto a cui può
ambire anche il Napoli?
“Sono tante le squadre forti
ed il Napoli è sicuramente una
di queste. Non dimentichiamoci
poi di Genoa e Rimini, che ho già
menzionato, non scordiamoci del
Bologna, del Bari, del Piacenza
e perché no, del mio Frosinone”.
Facciamo un piccolo gioco: se
dovesse scegliere tre giocatori
da incoronare come i migliori
del 2006 chi sceglierebbe?
“Sceglierei Calaiò, Bellucci
e Ricchiuti. I primi due perché
segnano tanto e partecipano
attivamente a tutte le manovre
della loro squadre mentre il
fantasista del Rimini ha dei
colpi davvero spettacolari.
E’un piacere vederlo
giocare”.
Una domanda tattica: il Napoli
ha problemi ad inserire nei suoi
schemi De Zerbi, il Frosinone ti
sta facendo giocare quasi da
esterno, ma è davvero così
difficile per un fantasista
riuscire a giocare nella
posizione più congeniale?
“Purtroppo nel calcio moderno
gli schemi che prevedono il
trequartista stanno via via
scomparendo per cui chi è
abituato a giocare in un certo
modo è costretto ad adattarsi
in nuove posizioni. Tuttavia con
questo nuovo modo di giocare sto
esprimendomi al meglio e per
questo devo ringraziare il mio
allenatore che ha trovato il
modo di far sfruttare al meglio
le mie doti”.
Durante il mercato estivo spesso
si associava il tuo nome a
quello del Napoli, ti avrebbe
fatto piacere giocare in maglia
azzurra quest’anno?
“Mi avrebbe sicuramente fatto
piacere ma sono comunque
contento di aver fatto la scelta
di venire al Frosinone”.
Torniamo al campionato, abbiamo
parlato dei giocatori ma non di
quelli che spesso sono criticati
e accusati: gli allenatori. Ha
notato qualche mister che ha
introdotto qualche idea
interessante?
“Innanzitutto devo menzionare
il mio allenatore, poi vi
ricordo che alla guida del Lecce
c’è un certo Zeman, un tipo
che di idee innovative ne ha
sempre portate. Si dice un gran
bene anche del tecnico del
Brescia, Mario Somma, del
Rimini, Leo Acori, e del Genoa,
Gasperini. Comunque questo è un
discorso fine a se stesso perché
non sempre le idee brillanti
coincidono con le vittorie:
pensate all’Albinoleffe per
esempio, non mi pare che
Mondonico sia un allenatore
all’avanguardia, eppure sta
riuscendo a costruire un piccolo
miracolo con una squadra di
semi-sconosciuti. Onore poi
anche all’esperienza di
Ulivieri e Reja, due
veterani”.
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