27/6/2006
(VINCENZO LETIZIA) -
“Sono felice di essere approdato a Napoli, scelto da
un uomo come il direttore Marino che di calcio ne
capisce tantissimo. Il mio ruolo? Sono un
fantasista: da ragazzino avevo un soprannome “Dejan”
per il mio modo di giocare simile a Savicevic, anche
se con mister Marino (ndr, il tecnico del Catania
solo omonimo del diggì del Napoli) ho giocato da
punta esterna destra nel suo 4-3-3 realizzando anche
7 gol. Ho subito detto si al Napoli perché le piazze
con tifosi caldi e passionali mi esaltano”. Si
presenta così Roberto De Zerbi (nella foto) 27 anni,
nuovo acquisto del Napoli. Il giocatore, in verità,
come fra l’altro ha ammesso anche lui, è più un
attaccante che un rifinitore. O per lo meno questo è
il ruolo che ha ricoperto, molto bene, prima ad
Arezzo e poi a Catania, sempre con mister Marino che
lo schierava a destra in attacco nel suo 4-3-3 con
Spinesi centrale e Mascara a sinistra. Con questo
acquisto, il disegno tattico del Napoli che sta
nascendo si fa un po’ più complicato da
interpretare. Se Reja lo farà giocare in un
ipotetico 4-2-3-1 lui potrebbe giocare in uno dei
tre fantasisti dietro la punta, mentre nel 4-4-2
potrebbe giostrare accanto a Bucchi (o Calaiò), o
defilato a sinistra come esterno mancino alto, anche
se poi lì la squadra potrebbe risultare un po’
squilibrata. Nello schema a rombo, De Zerbi potrebbe
essere il vertice alto, con Bogliacino play basso,
Montervino mezz’ala destra e un altro interprete nel
ruolo di mezz’ala sinistra (Bonanni?). Certo è, che
con l’acquisto di De Zerbi, tra l’altro gran
tiratore di punizioni, non ci meraviglieremmo se
partisse Pià, visto che il brasiliano potrebbe
trovare ancora meno spazio per esprimersi.
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