6/6/2006
(Dall’inviato alla conferenza stampa MICHELE
CAIAFA) – “Sono arrivato a Napoli con lo spirito
giusto per fare bene. Inoltre mi ha fatto tanto
piacere che è stata l’unica vera squadra ad avermi
voluto in tutti i modi e questo è per me una molla
psicologica importantissima…Il resto poi lo fa la
grande piazza napoletana ed i progetti molto
ambiziosi della società partenopea”. Queste le prime
dichiarazioni del neo-difensore azzurro Maurizio
Domizzi, approdato alle falde del Vesuvio in
comproprietà con la Sampdoria. Il costo
dell’operazione è stato di 1,2 milioni di euro
versato sull’unghia al sodalizio blucerchiato ed al
calciatore un contratto di cinque anni da 600.000
euro a stagione.
- Caro Maurizio, tu sei un difensore centrale, ma
all’occorrenza ti sei dimostrato molto duttile
tatticamente sia come terzino sinistro che come
mediano ruba-palloni davanti alla difesa, anche in
grado di impostare l’azione. E’ scontato però dire
che il tuo ruolo preferito è quello di marcatore
centrale?
“Sì, la mia posizione preferita è quella di centrale
di difesa. Nonostante io abbia appena 26 anni, ho
girato già molte squadre ed ho incontrato allenatori
sulla strada con diverse idee tattiche. Ho giocato
sia come terzino sinistro che come esterno mancino
di centrocampo ma anche davanti alla difesa come
mediano anche metodista, avendo anche la capacità di
impostare l’azione di gioco, cosa che posso fare,
volendo, anche da difensore centrale. Finalmente
quest’anno però, nell’Ascoli di Giampaolo, mi sono
imposto, disputando una buona stagione, nel ruolo
che preferisco, quello di centrale di difesa”.
- Il Napoli di Edy Reja giocherà con ogni
probabilità con la difesa a 4. Ma in un’ipotetica
difesa a 3, avresti problemi di adattamento?
“Assolutamente no. Ho anche giocato in una difesa a
3. Per me retroguardia a 3 od a 4, non fa alcuna
differenza”.
- Nel Napoli ha giocato nel recente passato un
difensore bravissimo come Andrè Cruz, che però
tirava anche bene i calci di punizione facendo molte
reti. Sembra che tu abbia lo stesso vizietto del
brasiliano…
“E’ vero, quest’anno ho anche segnato 5 reti
nell’Ascoli, di cui 2 su calcio di punizione. Quando
ho la possibilità di tirare le punizioni lo faccio
sia con il tiro forte dalla distanza che ad effetto.
In generale però non mi manca mai la voglia di
cercare il goal, ovviamente avendone l’occasione,
come è dimostrato dal tabellino delle mie reti in
carriera. 13 marcature in otto anni di
professionismo, credo proprio che sia un buono score
per un difensore”.
- Hai qualche difensore particolare a cui ti ispiri?
“No, non ho nessuno in particolare a cui mi ispiro.
Per il ruolo che facciamo è anche più difficile fare
dei paragoni e cercare di imitare le gesta di
qualcuno. Questa cosa di ispirarsi a qualcuno capita
di solito di più negli attaccanti”.
- Hai già avuto modo di parlare con mister Reja?
“Non ho sentito ancora l’allenatore”.
- Conosci già qualcuno dei tuoi nuovi compagni di
squadra?
“Personalmente conosco solo Mirko Savini, per aver
giocato con lui nelle Nazionali giovanili”.
- Per gli scandali del calcio che sono avvenuti, si
prospetta una B ricca di club blasonati, come Juve,
Fiorentina e Lazio. Si prospetta una cadetteria che
varrà almeno una A…
“Se ci saranno queste 3 squadre nominate, e se
passasse in B anche il Genoa, con la presenza già
prevista del Bologna, si farà tutto più difficile,
ma il campionato sarà comunque molto affascinante”.
- Paura ed un po’ di emozione ci sarà per l’esordio
al San Paolo?
“Paura no, ma emozioni particolari sì. Il San Paolo
è un habitat stupendo, i tifosi partenopei sono
eccezionali. No, non sarò io ad avere paura, ma
dovranno essere gli avversari a tremare quando
scenderanno nella nostra arena…”.
Questi sono i buonissimi auspici del primo tassello
del Napoli 2006/07, Maurizio Domizzi.
Riproduzione del testo consentita previa citazione
della fonte: www.pianetazzurro.it
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