(l’inviato VINCENZO CIMMINO / foto di
FELICE DE MARTINO) - “Sono arrivato in un
club di grande e lunga tradizione, sarà
difficile ma sono pronto a raccogliere la
sfida”, queste le prime parole da calciatore
del Napoli di Gyorgy Garics (nella foto
insieme a mister Reja), nuovo arrivo del
club partenopeo. Alle prese con ovvi
problemi di lingua, l’ungherese
naturalizzato austriaco ha avuto bisogno di
un traduttore, il dottro Rudi Achfeld, per
risondere alle domande dei giornalisti, ma
nonostante questo è riuscito lo stesso a
trasmettere tutta la sua voglia di iniziare
questa nuova avventura.
Gyorgy, quali sono state le tue prime
sensazioni una volta saputo che avresti
indossato la maglia azzurra?
”Ho provato una gioia gigantesca, questo è
un club storico ed io mi sento onorato di
poterne fare parte. So di essere arrivato in
una piazza molto ambiziosa ma nel calcio è
normale che si giochi per vincere, o almeno
io così la penso, per cui non mi spaventano
le pressioni”.
Diamo una volta per tutte una
chiarificazione sul tuo ruolo in campo?
“Certo. Nel Rapid Vienna, squadra
notoriamente molto offensiva, giocavamo con
un 4-4-2 ed io occupavo la posizione di
terzino destro ma mi piaceva parecchio
spingermi in avanti per cercare il cross per
i compagni. Soprattutto le mie doti in fase
propositiva hanno fatto si che potessi farmi
conoscere come calciatore ma anche a
difendere me la cavo piuttosto bene”.
Si parla della tua duttilità. E’vero che
puoi giocare indistintamente anche sulla
sinistra?
“Qualche volta l’ho fatto, è vero, ma io
preferisco giocare a destra essendo destro
di piede. A sinistra posso adattarmi ma non
è il mio ruolo congeniale. Ricordo che in
qualche occasione ho giocato anche al centro
della difesa ma il mio ruolo è terzino
destro”.
Come stai fisicamente? Già pronto a scendere
in campo?
“Dopo la gara con l’Under 21 ho un piccolo
problema al piede destro dovuto ad una
piccola infiammazione del tendine e non
credo di riuscire a recuperare al 100%.
Comunque tra una decina di giorni vedrete il
vero Garics in quanto ci sono da risolvere
ancora dei piccoli problemi burocratici”.
Parlaci un po’ di te…
“Io nasco in Ungheria dove muovo i primi
passi da calciatore, poi all’età di 14 anni
mi trasferisco in Austria dove riesco a
diplomarmi e diventare un giocatore
importante per il Rapid Vienna. Dopo 4 anni
passati lì eccomi a trascorrerne altri 5 a
Napoli, una città mossa dalla passione della
gente. Sarà bellissimo, non vedo l’ora di
iniziare”.
Su Garics è intervenuto anche il direttore
generale del Napoli, Pierpaolo Marino:
“Seguiamo Gyorgy da tempo, da Giugno direi.
Lo avevamo visto con la sua U21 e mi mossi
io in persona per visionarlo nuovamente, poi
facemmo un’offerta al Rapid ma la
concorrenza, soprattutto da parte di squadre
tedesche, era tanta. Poi ad un certo punto
si è inserito anche il Torino e quindi si
pensava che l’affare potesse non andare in
porto ma fortunatamente abbiamo approfittato
di un attimo di titubanza delle altre
squadre e, contando sulla voglia del
calciatore di venire a Napoli, lo abbiamo
comprato a titolo definitivo. Posso
affermare con sicurezza che questa è stata
la trattativa più laboriosa di questo Napoli
ma alla fine è andata bene.
Lo abbiamo preso come terzino destro, il suo
ruolo naturale, mi spiace solo che
nell’ultima gara della sua Nazionale,
proprio con l’Italia U21, non abbia potuto
far vedere le sue doti di fluidificante in
quanto era occupato a tenere a bada il terzo
attaccante dell’Italia, Rossi. Comunque lui
è un giocatore capace di difendere e
spingere e presto ve lo farà vedere”.
Presto quanto? “Ecco, questa è una
raccomandazione che voglio fare soprattutto
ai giornalisti. Non creiamo troppe attese
intorno a questo ragazzo, in questi primi
mesi noi non pretenderemo nulla da lui
perché è al suo primo impatto con il calcio
italiano, dopo aver giocato in campionati
tecnicamente inferiori, e quindi pagherà un
po’ lo scotto iniziale. Gli daremo 2 anni
per orientrsi in questa nuova realtà ed
affermarsi, poi finalmente potremo vedere
davvero le sue qualità”.