• GIANLUCA GRAVA: "VORREI VEDERE PIU'FAMIGLIE ALLO STADIO" •

24/1/2006
 
(VINCENZO CIMMINO) - Se nella rosa nel Napoli si dovrebbe trovare un giocatore dal rendimento costante e positivo il suo nome uscirebbe subito fuori. Una media voto sempre positiva, poche insufficienze e qualche picco verso l’alto, non troppi per la verità. Mister Reja lo considera uno degli intoccabili della difesa e dell’intera squadra, parla poco e gioca tanto, praticità e velocità sono i suoi punti di forza. Di chi stiamo parlando? Ovviamente dell’inossidabile Gianluca Grava che da quando è stato ingaggiato da Marino va dormire con la maglia azzurra addosso tanto si è abituato ad indossarla.
Difficile trovarne di ragazzi come lui, professionista ideale, mai una polemica, mai un mugugno, solo tanta voglia di far bene il suo mestiere.

Gianluca Grava, baluardo della difesa azzurra?
“Beh, non esageriamo! Il mio chiodo fisso comunque sin da bambino era giocare in difesa, i miei amici volevano fare i bomber mentre io volevo stare lì dietro, vicino al portiere. Comunque per stare dove sono ho già fatto tanti sacrifici e so bene che me ne attenderanno ancora altri, ogni giorno un calciatore ha sempre qualcosa di nuovo da dimostrare e lo sa, perciò è importante stare sempre concentrati e allenarsi con serietà sempre, sempre… Non ho ancora fatto niente.
Ricordo ancora con emozione il mio esordio con la Terzana, fu il coronamento del mio sogno di fanciullo, delle sensazioni indescrivibili”.

Il tuo presente, e forse anche il tuo futuro, si chiama Napoli.
“Mi trovo benissimo sia in questa città che in questo club. Indossare questa maglia è un onore e perciò ogni volta che scendo in campo cerco di onorarla buttando fino all’ultima goccia di sudore, a fine partita non voglio avere nulla da rimproverarmi. Napoli è una delle piazze più importanti d’Italia e spero di rimanerci il più a lungo possibile, magari vincendo i due prossimi campionati”.

Il vantaggio sul Frosinone è tornato a 5 punti, il campionato è in discesa?
“Magari! La C è un torneo difficilissimo, appena ti rilassi ti puniscono. Per questo dobbiamo sempre stare sul filo della tensione. Noi possiamo solo assicurare a tutti il massimo dell’impegno fino alla fine del campionato, il resto verrà da sé”.

Gianluca Grava allarga il suo discorso facendo una panoramica sul calcio attuale, inteso come fenomeno sociale e culturale. Per il difensore il problema più grave di questa realtà è la violenza: “Si dovrebbe fare qualcosa per debellare la violenza nel calcio, e nello sport in generale. Mi piacerebbe scendere in campo e vedere sugli spalti tante famiglie, lo sport è divertimento e unione, non un motivo di guerriglia”.

Che dire caro Gianluca, sognare non costa nulla…
 

 

INDIETRO