MAREK HAMSIK: “SOGNO GIA’ GLI OTTANTAMILA DEL SAN PAOLO” 

16/7/2007

(Dall’inviato a Castelvolturno MICHELE CAIAFA / foto di Felice De Martino) – “Ho già giocato al San Paolo nel match di dicembre scorso con l’allora mio Brescia. Giocai davanti a soli, si fa per dire, trentamila spettatori e già quello stadio mi diede un’emozione incredibile. Ora immagino e sogno un San Paolo gremito da ottantamila spettatori. Sono certo che proverò delle emozione incredibili”. Queste le prime dichiarazioni rilasciate alla conferenza stampa di presentazione congiunta del centrocampista slovacco Marek Hamsik, per l’appunto, e dell’attaccante argentino Ezequiel Lavezzi.
Hamsik, l’uomo di ghiaccio, per il suo carattere riservato e timido, ma anche per la glacialità con la quale tira e realizza i calci di rigore, ha già bene in mente quali possono essere i suoi obiettivi primari nella prossima stagione, la sua prima con la casacca del Napoli addosso: “Il mio scopo quest’anno è quello di riuscire a disputare quante e più gare possibili e, magari, realizzare anche qualche goal”. Conoscendo la sua abilità nell’inserirsi negli spazi, queste dichiarazioni risultano essere estremamente credibili. Di certo con il suo parlare mostra già un’estrema sicurezza. I tifosi sperano ovviamente che dalle parole si passi poi ai fatti, ed i fatti in questo sport si fanno sul rettangolo verde di gioco.
Dieci reti nella passata annata agonistica, seppur otto siglate su calcio di rigore, altra cosa che il tecnico Edy Reja pensiamo debba prendere in considerazione, lo slovacco ha le idee chiare anche per quel che concerne il numero di maglia da scegliere: “Sono molto legato al numero sette, numero che è presente anche nella mia data di nascita. Quindi spero do indossare la maglia numero sette. Se non dovesse essere il sette, mi andrebbe bene anche il ventisette”.
Di poche parole dicevamo, ma sempre ricche di significato, il giovane Marek chiosa in questo modo la sua conferenza di presentazione: “Mi ispiro molto a Pavel Nedved. Non certo per caratteristiche tecniche, ma per il suo comportamento in campo, sempre aggressivo, lottatore, non si risparmia mai. Ecco, mi piacerebbe tanto somigliare a lui”. Ed i tifosi non chiedono altro che avere dei giocatori che in campo danno l’anima per la maglia azzurra. Se poi, come dicevamo prima, dalle parole si passerà ai fatti…
 

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