11/11/2005
(MICHELE CAIAFA) - Gennaro Iezzo, numero uno e vera
“saracinesca” del Napoli, dichiara: “Il nostro
cammino sarà ancora lungo e sulla strada non escludo
potremmo incontrare delle difficoltà. Non possiamo
ancora permetterci di parlare già di serie B, è
ancora un po’ presto, ma se, come già stiamo
facendo, ci caleremo nella mentalità giusta per la
C, di sicuro la serie cadetta non ci sfuggirà.
Perché per vincere occorre forza e qualità, che noi
indubbiamente abbiamo, figurarsi se ci mettiamo e lo
stiamo facendo, una sana cattiveria agonistica”.
Grande Gennarone Iezzo.
Poi, per quel che concerne la gara di domenica,
Iezzo dice: “Contro la Sangiovannese vogliamo i tre
punti. Loro verranno qui per cercare di vincere, e
questo ci può anche facilitare nello sviluppo della
manovra, e speriamo che sia davvero così, che poi
non si scordino di doversela giocare sul serio, la
partita. Anche perché così, faremo vedere al nostro
pubblico una vera partita di calcio”.
“Mi chiedete di un regalo da fare ai tifosi azzurri?
– prosegue il ragazzo, nativo di Castellamare –
Bene, il mio regalo, che poi è quello di tutta la
squadra, è quello di terminare il girone d’andata,
che finisce proprio poco prima di Natale, con un bel
vantaggio in classifica sulle avversarie, per poter
disputare una seconda parte di stagione, non
rilassati, ma con una maggiore tranquillità e
mantenere un buon vantaggio, prima della sosta
natalizia, sul secondo e il terzo posto in
classifica, ci permetterà di acquisire questa
tranquillità”
Sul famoso record della difesa azzurra, che finora,
unica tra le compagini dei campionati
professionistici italiani, ha subito solo due reti,
Gennaro Iezzo la pensa così: “Siamo la squadra meno
battuta d'Italia e ciò non è solo merito di Iezzo,
ma di tutta la squadra, disposta sempre all’estremo
sacrificio, pur di aiutarsi l’un l’altro”.
Infine il portierone partenopeo ci dice: “La serie B
è e sarà solo il primo step (passo) del Napoli verso
ciò per cui la città e la tifoseria napoletana
meritano sul serio, cioè la serie A, ma quella di
vertice. Per ottenere questi obiettivi, di alto
spessore, non bisogna mai abbassare la guardia,
contro nessun avversario contro il quale ci
scontreremo, né adesso, né in futuro. Poi alle
nostre spalle abbiamo la carica del “San Paolo e
soprattutto una società eccezionale, che aspira a
traguardi importantissimi. Traguardi
internazionali”.
E speriamo che Gennaro possa far parte di questi
grandi progetti. Il ragazzo napoletano lo merita sul
serio.
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