• GENNARO IEZZO: “IL MERITO DEI MIEI PRIMATI NON E’ SOLO MIO, MA DI TUTTA LA SQUADRA” •

8/11/2005

(MICHELE CAIAFA) - “Il merito dei miei primati non è solo mio, ma di tutta la squadra. Faccio del mio meglio quando mi arrivano i tiri a porta e per il momento mi sta andando tutto bene. Ma il merito è di tutta la squadra, perché arrivano pochissimi tiri a porta grazie all’eccezionale filtro tra i reparti d’attacco, centrocampo e difesa”. Parola del numero uno del Napoli, Gennaro Iezzo che continua: “La squadra sta crescendo in una maniera incredibile, di partita in partita. Il Napoli sta dimostrando adesso le sue vere potenzialità. Stiamo davvero diventando forti”.
Ma con Gennaro non si parla solo di Napoli ma anche del ruolo del portiere in genere e di quali sono secondo lui i portieri del futuro e quali quelli che lui ammirava in passato: “Di certo oggi, un portiere che ha assicurato un futuro da campione, soprattutto se non si monta la testa o gli accade qualche brutto infortunio che non gli auguro assolutamente, è Antonio Mirante della Juventus, quest’anno in prestito al Siena. Ma non lo dico solo perché è un mio amico e conosco bene anche il padre, ma soprattutto perché l’ho visto all’opera. Ha tutti i numeri per diventare un grande numero uno”. E per il passato? “Per il passato – prosegue il portierone nativo di Castellamare di Stabia – i miei idoli erano due: Castellini e Zoff. Castellini, soprattutto nei tanti anni in cui ha difeso la porta azzurra, faceva delle parate incredibili. Arrivava là dove nessun portiere secondo me è mai riuscito ad arrivare nella storia del calcio. Era anche un istrione, un numero uno in tutti i sensi, che sapeva attirarsi l’applauso della folla, con parate spettacolari. L’altro mito, Zoff, era più mite, ma era, è e sarà sempre uno dei più grandi portieri della storia mondiale di questo sport. E ad onor del vero, visto che io sono sempre stato un tifosissimo del Napoli, ho ammirato tantissimo anche i portieri dei due scudetti azzurri, Claudio Garella ed il compianto Giuliano Giuliani”.
Ma torniamo al Napoli ed a Gennaro Iezzo, ragazzo bravo ma anche molto umile, che quando arrivò a Napoli, venendo dalla serie A di Cagliari disse: “Io e Matteo Gianello siamo due numeri uno. Sarà il mister a decidere chi fra me e Matteo sarà il titolare”. Ed anche oggi, sulla competizione fra lui e Gianello dice: “Purtroppo in porta ci deve andare una sola persona. Al momento sta toccando a me, ma sono anche sicuro che Matteo sarebbe un titolare fisso in qualsiasi altra squadra del panorama calcistico italiano”. Umile e generoso il buon Gennaro, che chiude così la chiacchierata: “Ragazzi, ho realizzato il sogno della mia vita, difendere la porta del Napoli. Era il mio sogno l’ho realizzato ed adesso scopro anche che il sogno era peggiore della realtà. Infatti difendere la porta allo stadio San Paolo, ma anche quando si va in trasferta, è un qualcosa di davvero incredibile, perché i tifosi partenopei sono eccezionali, sia in casa che fuori. Una tifoseria unica al mondo, che fa sentire anche noi, giocatori del Napoli, personaggi unici e fortunati”.
Ed allora caro Iezzo, parlando di unicità, che il Napoli possa raggiungere alla grande l’ “unico” obiettivo della stagione napoletana: la serie B.
 

 

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