3/10/2008
(ESCLUSIVA
PianetAzzurro di VINCENZO LETIZIA) -
98 presenze e 15 gol totalizzati con la
maglia del Napoli tra il torneo 1972/73 e,
tornato all’ombra del Vesuvio, nei
campionati dal 1979 al 1982. 87 presenze e
35 gol con il Genoa. Chi meglio di Oscar
‘Flipper’ Damiani (nella foto) può
raccontarci Genoa-Napoli? Attualmente
procuratore di calciatori, tra cui i bomber
Rocchi e Pellissier, il ‘doppio ex’ delle
due squadre protagoniste del big-match di
domenica prossima ci ha concesso
un’intervista esclusiva non disdegnando
anche le analisi sulle grandi del campionato
di serie A.
È stato probabilmente l’ultima ala destra
d’attacco dei tempi moderni, con il suo
frenetico svariare sulla fascia destra del
terreno di gioco. “Flipper” è stato, nel
calcio italiano, uno degli ultimi interprete
di un tipo di gioco offensivo che schemi e
tattica permettono sempre più di rado.
Ala destra pronta a scattare, a dribblare il
difensore per andare al tiro o al cross dal
fondo, Damiani era soprannominato “Flipper”
proprio per il suo modo di giocare che
ricordava per rapidità, scatto, vivacità ed
imprevedibilità, la pallina di uno di quei
giochi che oggi sono finiti nei depositi di
rottami per far posto ai più moderni
video-games.
«Fu Invernizzi a chiamarmi così», rivela
Damiani, «quando giocavo nei ragazzi dell’Inter;
ero un peperino tutto scatti, mi fermavo e
ripartivo come una molla e così arrivò,
puntuale, il soprannome».
Di Damiani stupisce la carriera ed il numero
di squadre in cui ha giocato: dopo le
giovanili del Brescia, città dov’è nato il
15 giugno del 1950, ecco l’Inter, il
Vicenza, il Napoli, di nuovo il Vicenza,
quindi la Juventus, il Genoa, ancora il
Napoli, il Milan, un’esperienza nel soccer a
stelle e strisce con il Cosmos, il Parma ed
infine la Lazio. Ha segnato 71 reti in serie
A e 30 in serie B, vincendo uno scudetto con
la Juventus nel 1974/75 e il titolo di
capocannoniere di serie B nella stagione
1978-79 con 17 reti realizzate per il Genoa.
In tanto girovagare ha trovato anche il
tempo per rispondere a due convocazioni in
Nazionale e a 4 con le rappresentative
giovanili.
Oscar, che tipo di partita sarà Genoa-Napoli?
“Sicuramente una sfida interessante tra due
belle squadre, frizzanti e vivaci. Una
partita a scacchi tra due allenatori bravi,
più giovane ed intraprendente Gasperini, più
esperto e concreto Reja. Genoa e Napoli
interpretano due modi diversi di giocare al
calcio, ma entrambi molto efficaci. È una
gara da quartieri alti della classifica. Le
due società hanno lavorato bene e meritano
le loro attuali posizioni in classifica. Il
Genoa giocando in casa forse è favorito,
soprattutto perché il Napoli ha speso tanto
a Lisbona. Ma attenzione comunque alle sette
vite della squadra azzurra...”.
Ti aspettavi un avvio così sorprendente del
Napoli?
“Certamente, il Napoli anche lo scorso anno
ha disputato un ottimo campionato,
terminando la stagione in crescendo e
dimostrando di poter battere chiunque. Se
troverà un po’ di continuità in trasferta
credo che quest’anno i tifosi azzurri
potranno davvero togliesi tante
soddisfazioni”.
Oscar, la 6a giornata di serie A sarà
fondamentale anche per comprendere se Inter
e Juventus si riprenderanno dai passi falsi
di domenica scorsa. Si giocano infatti
Inter-Bologna e Juventus-Bologna…
“L’Inter è una grande squadra, è ancora
presto per giudicare Mourinho. La verità è
che in Europa un po’ tutte le grandi squadre
hanno iniziato balbettando il campionato,
vedi a testimonianza di questo che l’Hull
City è andata a violare il campo dell’Arsenal.
L’Inter certamente sarà protagonista in
questo campionato e non credo che il
Bologna, per giunta in crisi, possa
rappresentare ostacolo troppo ostico per i
nerazzurri”.
Che giudizio dai invece sulla Juventus,
altra candidata a vincere lo scudetto?
“La Juventus è una squadra tosta e quadrata
che reciterà un ruolo importante in questo
campionato. Non so francamente se l’acquisto
di Xabi Alonso, un giocatore che a me piace
moltissimo, avrebbe potuto dare qualcosa in
più al centrocampo della squadra di Ranieri.
Il club bianconero ha fatto delle scelte
puntando su un centrocampo più di
contenimento che vanno rispettate e
potrebbero risultare più avanti anche
vincenti. Per la partita contro il Palermo è
chiaro che se i bianconeri vogliono spazzar
via le prime scintille polemiche dovranno
provare a battere i siciliani che la cura di
mister Ballardini ha reso ancora più
imprevedibili”.
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