13/11/2008
(ESCLUSIVA PianetAzzurro di
VINCENZO LETIZIA) - Beppe
Savoldi, doppio ex di Atalanta e Napoli e
apprezzato commentatore di Sky, ci ha
concesso un’interessante intervista
esclusiva, dialogando con la solita
schiettezza e competenza.
73 presenze e 18 gol con la maglia dell’Atalanta,
118 con il Napoli scandite da ben 55 reti,
ma Savoldi per chi fa il tifo, per gli
azzurri o gli orobici?
“Non faccio il tifo per nessuno, è chiaro
però che simpatizzo per le squadre dove ho
giocato: il Bologna, l’Atalanta e il Napoli.
Ovviamente, essendo un commentatore
televisivo di Sky cerco di essere il più
obiettivo possibile”.
Il Napoli lo scorso anno ha subito una
vera scoppola a Bergamo, crede che questa
volta la storia possa essere diversa?
“Non vi è dubbio. Gli azzurri stanno bene
fisicamente e soprattutto psicologicamente.
Rispetto all’Atalanta, il Napoli viene da
tutta una serie di successi che li ha
caricati e ha rinsaldato la mentalità
vincente della squadra. I partenopei adesso
sanno di essere un gruppo forte e rodato e
sono consapevoli dei propri mezzi. L’Atalanta,
di contro, è partita bene in campionato, ma
in questo momento non è più brillante sul
piano atletico ed è un po’ giù di corda nel
morale”.
Tra le mura amiche però i bergamashi sono
ostacolo durissimo per chiunque…
“Certamente giocando in casa, dove l’Atalanta
è un’altra squadra rispetto a quella
timorosa che si esibisce in trasferta,
l’undici di Del Neri ha più chances, ma se
devo fare un pronostico indico nel Napoli,
ripeto in questo momento più tonico, la
favorita alla vittoria della partita”.
Mister, qual è la vera forza di questo
sorprendente Napoli?
“La maggiore virtù che evidenzia la
squadra di Reja è nella mentalità vincente e
nella consapevolezza di essere forte. Sono
cresciuti e maturati alcuni elementi che già
avevano dimostrato di essere forti. Vedo ad
esempio un Lavezzi più determinato e
incisivo, più cosciente della propria forza.
Oltretutto, rispetto allo scorso campionato,
il direttore Marino ha migliorato l’organico
con l’acquisto di un giocatore straordinario
che per me è Maggio. Nell’insieme è
cresciuto il gruppo e lo spirito di squadra”.
E’ questa anche un po’ la rivincita di
Reja?
“Il mister ha sempre lavorato bene e in
sintonia con la società. La maggiore dote
che riconosco a questo allenatore è
l’equilibrio: in una città come Napoli,
nella quale non è semplicissimo fare il
tecnico, questa è una caratteristica
indispensabile per operare al di là delle
scelte che a volte possono essere giuste ed
altre meno indovinate”.
Mister chi farebbe giocare accanto a
Lavezzi: Denis o Zalayeta?
“Questo è un falso problema. Una grande
squadra come è adesso il Napoli deve avere
alternative valide come i titolari, per cui
io farei giocare sempre chi tra i due
dimostra di essere in migliore condizione di
forma”.
A gennaio se lei dovesse innestare un
rinforzo nella squadra chi prenderebbe?
“Non ho dubbi su questo. Prenderei un
grande centrocampista che abbia tiro da
fuori e sia in grado di tirare al meglio i
calci piazzati. Un centrocampista duttile
tipo Palombo o Ledesma”.
Da allenatore che idea si è fatta del suo
collega Mourinho?
“Mourinho non lo conosco personalmente.
Da quello che vedo e sento esternamente
posso dire che non mi è simpatico per niente”.
Passiamo ai suoi pronostici. Di
Atalanta-Napoli già si è espresso. Invece,
cosa prevede per Palermo-Inter e soprattutto
per Roma-Lazio?
“Ho seguito per Sky la partita tra
Torino-Palermo e devo dire che i rosanero
non mi sono piaciuto. Se dovessero ripetere
quella prestazione non vedo come possano non
perdere con l’Inter. Il derby invece è una
partita sempre fuori da ogni pronostico:
certamente da 1X2. La Roma, soprattutto dopo
il successo con il Chelsea e l’incoraggiante
esibizione di Bologna, è in ripresa e
potrebbe sorprendere. Ciò, comunque,
dipenderà molto dagli attaccanti della Lazio
che hanno enormi potenzialità e possono far
male in ogni momento nell’arco di una
partita”.
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