14/12/2008
(DALL'INVIATO ARMANDO ARUTA / foto di Felice
De Martino) - E' sereno il clima in sala
stampa dopo l'ottima prestazione della
squadra, ottenuta con un largo vantaggio.
Michele Pazienza in conferenza, primo a
parlare, ha espresso soddisfazione per la
prestazione e si dichiara prudente sul
prosieguo del campionato: "Lavezzi ha detto
Napoli in Champions? Lui è estroso e ci
trascina in campo e fuori, per noi è
fondamentale, ma restiamo coi piedi per
terra e guardiamo partita dopo partita. Sono
felicissimo per il mio gol il primo in A, lo
dedico a chi me lo chiede da tanto ed ha
sempre creduto in me, come la mia famiglia,
mia moglie e mia figlia Rebecca. La mia
esultanza è contenuta, sono fatto cosi, non
avevo mai segnato e ora sapete come esulto.
Oggi non è stato un piccolo Lecce ma un
grande Napoli, devono riconoscerci i nostri
meriti per questa bella vittoria che vale
tre punti come le altre e una bella
iniezione di fiducia per le prossime gare".
Marino è soddisfatto della vittoria e
delle prospettive di crescita della squadra,
senza mostrare preoccupazione per la
questione contratti: "Non sono affatto
preoccupato per le voci riguardo un problema
di alcuni giocatori nel rimanere a giocare
nel Napoli a causa dei contratti. Quelli ci
sono e vanno rispettati, se non ci fossero
sarei molto preoccupato, ma allo stato
attuale delle cose, se nessuno mi chiede di
essere ceduto, io sono tranquillo. Oggi la
squadra mi è parsa in grande forma, ed ha
giocato davvero benissimo. Non mi va di
caricare i ragazzi con il macigno di un
obiettivo Champions, noi giochiamo volta per
volta e dobbiamo assolutamente migliorare il
rendimento nelle gare esterne, finora
deficitario, a causa della scarsa
personalità che mostriamo lontano dal
sostegno del nostro pubblico. A Milano
abbiamo perso dei punti proprio per questo
motivo e lavoreremo per migliorare questo
aspetto, visto che in casa giochiamo alla
grande e facciamo risultati con facilità. Le
ammonizione di Cannavaro e Lavezzi sono
normali, meglio perdere il Pocho in
trasferta, in modo che il San Paolo può
goderselo, mentre per Paolo abbiamo ottimi
cambi, quindi nonostante la sua grande
forma, non è un problema. Hamsik ha subito
un problema muscolare al retto dell'addome e
non basterà qualche giorno per tornare a
giocare. A Torino non ci sarà".
Reja è sereno e scherza anche
sull'obiettivo Champions: "Non vorrei creare
troppa tensione ad un gruppo che sta facendo
bene lavorando con tranquillità. Certamente
se centrassimo questo traguardo andrei a
piedi da piazza Plebiscito alla cima del
Vesuvio". Il Lecce oggi si è trovato davanti
un grande Napoli, convinto di essere una
delle squadre più forti del campionato e con
la consapevolezza di poter vincere. Siamo
stati bravi ad andare subito in vantaggio
come avevo chiesto. Cosa sente di promettere
alla tifoseria: "Non promettiamo niente,
perchè come ben sapete, il pubblico
napoletano si infiamma facilmente. Posso
solo dire che, mantenendo questo piglio
sfrontato e consapevole della propria forza,
il Napoli può arrivare sicuramente tra le
prime 5. Noi dal canto nostro affrontiamo
partita dopo partita con serietà e
determinazione, quindi pensiamo al Torino
senza fare calcoli." Il punto sugli
squalificati: "Mi dispiace di non poter
affrontare una trasferta impegnativa come
quella di Torino senza giocatori come
Lavezzi, Hamsik e Cannavaro, ma d'altronde
ho una rosa molto competitiva e numerosa,
quindi sarà una buona occasione per mandare
in campo ragazzi che non hanno trovato
spazio in questa fase della stagione".
Il tecnico del Lecce, Mario Beretta,
ha dovuto riconoscere i meriti ad un Napoli
consapevole dei propri mezzi, e sicuramente
non alla portata del suo Lecce: "Stasera
abbiamo affrontato una squadra forte,
organizzata e consapevole di essere tra le
prime quattro del campionato. Abbiamo
mostrato un buon calcio per un tempo, ma ci
siamo dovuti arrendere di fronte alla
prestazione del Napoli. Gli chiedono se c'è
qualche lato positivo da cui ripartire:
"Credo che la squadra sia in condizione
fisica accettabile, e l'inserimento di
Giuliatto e Angelo sugli esterni ha dato
fluidità e spinta alla manovra. Bisogna
ripartire da quanto di buono fatto fin ora,
e continuare a lavorare con serietà".
Il San Paolo chiama e il Napoli risponde.
Grande prestazione della squadra che ha
saputo far tesoro delle esperienze passate,
per affrontare con convinzione e cinismo le
cosiddette piccole che tanto dolore le
addussero nella scorsa stagione. Se si fanno
punti anche con le squadre di medio-bassa
classifica la passeggiata di Reja sul
Vesuvio non sarà una chimera.
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