30/10/2008
(ESCLUSIVA PianetAzzurro di
VINCENZO LETIZIA) - Stefan
Schwoch (Bolzano, 19 ottobre 1969) da
neanche un anno ha appeso le scarpette al
chiodo ed è attualmente un apprezzato
dirigente del Vicenza, squadra con la quale
ha chiuso la carriera. L’altoatesino, che
può vantarsi di essere con i suoi ventidue
gol in un unico campionato il miglior
marcatore stagionale della storia del
Napoli, ci ha concesso un'intervista
esclusiva per parlare della sua ex squadra e
del campionato in generale.
Stefan, sai di essere ancora nel cuore
dei tifosi azzurri?
“E loro sono nel mio, mi sono trovato
benissimo in quella bellissima piazza, ho
dei bellissimi ricordi e sarei rimasto anche
a vivere a Napoli, ma purtroppo non è stato
possibile per tutta una serie di
circostanze…”.
Quali circostanze?
“Avevo disputato una grande stagione
con gli azzurri culminata con la promozione
in serie A dopo parecchi anni, avevo una
gran voglia di far bene anche in serie A.
Una sera mi chiamò il mio procuratore
comunicandomi che Corbelli e Ferlaino mi
avevano venduto al Torino per circa 8
miliardi. Fu una doccia gelata, lasciare la
piazza e il calore di Napoli è stato
difficilissimo per me. Resto nella storia
del club azzurro al pari con Sallustro per
il maggior numero di reti siglate in una
stagione, una gioia immensa che porterò con
me per sempre”.
Anche tre anni fa fosti ad un passo dal
ritorno al Napoli…
“E’ vero, il direttore Marino mi aveva
richiesto ufficialmente, ma poi dopo mille
tentennamenti ho deciso di non tornare
soprattutto per motivi familiari.
Oltretutto, ormai avrei potuto dare poco
alla causa azzurra a fine carriera”.
Ti aspettavi un avvio così avvincente del
Napoli?
“Non me lo aspettavo, come credo non
se l’aspettasse nessuno. E’ vero, i ragazzi
di Reja sono stati in qualche occasione,
vedi la gara contro la Lazio, baciati dalla
buona sorte, ma è indiscutibile che la
squadra ci sia. Rispetto allo scorso anno
l’undici azzurro è cresciuto, è stato
migliorato l’organico e anche la convinzione
del gruppo di essere una buona squadra si è
ormai consolidata”.
Da grande bomber quale sei stato, al
posto di Reja punteresti maggiormente su
Denis o Zalayeta?
“Io farei giocare sempre Zalayeta. Denis
deve ancora dimostrare di che pasta è fatto,
mentre il ‘Panteron’ ha colpi, qualità,
esperienza e si sposa alla grande con
Lavezzi. E poi risulta fondamentale per il
gioco di Reja perché è abilissimo a far
salire la squadra”.
Dicci la verità, davvero il Napoli può
ambire al sogno Champions?
“Se togliamo Inter, Milan, Juventus e
Fiorentina, che reputo superiori al Napoli e
che saranno indiscutibilmente tra le prime
quattro, gli azzurri potranno giocarsi anche
il quinto posto con l’Udinese. Diciamo che
una qualificazione diretta in coppa Uefa è
alla portata dei partenopei, ma la Champions
la vedo improbabile”.
Dopo il Napoli, quali sono state le
squadre che ti hanno colpito maggiormente?
“Genoa e Udinese sono, insieme al Napoli,
le novità più piacevoli del nostro calcio.
Friulani e liguri giocano un buonissimo
football e sono compagini ben allenate da
tecnici giovani, motivati e con grandi idee.
Oltretutto hanno degli attacchi eccezionali,
il Genoa può vantare un bomber fantastico
come Milito, forse anche trascurato da
qualche grande del nostro campionato, mentre
l’Udinese può schierare addirittura
l’attacco della Nazionale con un Di Natale
che sa sempre fare la differenza con i suoi
dribbling, i suoi gol e la sua fantasia”.
Stefan, ci fai una tua previsione sui tre
big-match della decima giornata di
campionato? Ci riferiamo a Milan-Napoli,
Udinese-Genoa e Juventus-Roma…
“Il Napoli certamente andrà a Milano per
giocarsi la gara. Ovviamente, il Milan, che
è tra le squadre più forti al mondo, è
nettamente favorito, ma non mi sorprenderei
più di tanto se i miei ex compagni dovessero
fare un altro sgambetto ad una grande: hanno
i mezzi per far male alla difesa di
Ancelotti. Invece, in virtù di quanto detto
prima, credo che Udinese-Genoa possa
risultare una gara spettacolare e con molti
gol. Juventus-Roma? Dipende dal recupero
degli infortunati in casa bianconera,
comunque la squadra di Ranieri potrebbe
sfruttare appieno il fattore campo”.
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