• LE VOCI DAL SILENZIO •

11/2/2007

(ESCLUSIVA PIANETAZZURRO dall'inviato GIUSEPPE PALMIERI) - Irreale è dire poco. Il silenzio del deserto del San Paolo accompagna la prima uscita del Napoli nel girone di ritorno. L'avversario è il Piacenza, ma più che la squadra emiliana il vero antagonista del Napoli, oggi, sembra questo silenzio. E'pazzesco assistere a una partita cosi importante ascoltando le voci dei calciatori in campo, quelli che nel delirio dei tifosi sembrano tanti piccoli grandi eroi che non hanno bisogno della parola per regalare gioie e magie. Invece oggi si sente tutto. Dai pochi sospiri di paura o di speranza dei pochi cronisti presenti, alla voce di Gianluca Grava che incita Calaiò innervosito dal fuorigioco : "Vai Manu". La partita non è entusiasmante, nel primo tempo il Piacenza si mostra molto lucido e pericoloso, il Napoli è capace solo con Calaiò (più volte) e Domizzi di regalare qualche momento di entusiasmo ai presenti. Il fischio di Marelli che manda le squadre negli spogliatoi. Fa freddo. E il silenzio gela anche le anime. E' d'accordo Enrico VARRIALE: "Si, fa freddo. Giocare a porte chiuse è una contraddizione di termini, gli spettatori sono indispensabili, come per ogni spettacolo. Ma, in ogni caso, i provvedimenti presi vanno accettati, bisogna ripristinare la normalità, deve ritornare la sicurezza per tutti. Purtoppo c'è un prezzo da pagare e per Napoli è molto alto. La squadra sembra aver bisogno del pubblico, non sembra avere la forza di imporre il proprio gioco. Auguriamoci che presto il San Paolo possa riaprire presto al pubblico, ma, per ora, il Napoli deve tirare fuori davvero qualcosa di più, perchè al di là di ogni retorica si va in campo 11 contro 11 e gli azzurri devono mettere in campo qualcosa di più per raggiungere i risultati che tutti si aspettano".
E il Napoli mette in campo tutto, il silenzio fa meno paura vista la grinta degli azzurri. E' il Pampa, dopo una ripresa densa di emozioni, a gonfiare la rete e portare il Napoli in testa alla classifica.
"Raffaele AURIEMMA, è lo stesso "gonfiare la rete" cosi?" "No, non è lo stesso, ma quando segna il Napoli ritorno me stesso e si dimentica tutto. Oggi è stato bravo Reja a cambiare le carte in tavola, mettendo una squadra più ordinata e più pericolosa. Apprezzo la grinta e la determinazione di questi ragazzi, è una grande squadra e può arrivare anche al primo posto".
Piacenza e silenzio sconfitti, dunque. Il Napoli mette fuori la grinta e riesce a sfatare il tabù emiliano e quello delle gare a porte chiuse. Chi si aspettava di trovare non un pubblico amico, ma un pubblico, è l'ex Nando COPPOLA: "Poteva essere una emozione grande questo ritorno, anche perchè oggi ci sarebbe sicuramente stato un grande pubblico, ma le decisioni sono giuste.
Napoli in A e Piacenza ai play-off? E' possibile. Loro hanno tutte le possibilità di farcela, noi dobbiamo essere più cinici. Tornare a Napoli? Le possibilità sono molto vicine allo zero, anche perchè il Napoli ha trovato un grande portiere, ma continuerò lo stesso a tifare per gli azzurri".
Giornata grigia, piovosa e silenziosa, ma è bastato il lampo di Sosa ad accendere il cuore di tutti i napoletani e a riportare la squadra di Reja al comando della classifica. Questo Napoli non si ferma nemmeno nel deserto. Avanti così.

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