3/6/2005
(ESCLUSIVA- Luca Coscia, dal cartaceo
"PianetAzzurro" n. 7) - Con la fine della
regular season di serie C, hanno avuto avvio i
play-off ed i play-out. Se la lotta per
l’accesso alla categoria tiene con il fiato
sospeso i tifosi partenopei e quelli di
Avellino, Reggiana e Sambenedettese, quella per
la permanenza in serie C1 non è da meno. Fermana,
Giulianova, Chieti e Sora si contenderanno fino
all'ultimo il successo finale nella speranza di
non deludere i propri supporters. Per commentare
questa estenuante lotta abbiamo chiesto il
parere del tecnico del Cittadella Rolando Maran.
Approdato alla corte della seconda squadra di
Padova dopo Glerean, il tecnico che portò il
Cittadella in serie B, mister Maran pur
praticando un gioco meno spregiudicato del suo
predecessore famoso per l’atipico 3-3-1-3, il
tecnico è riuscito ad ottenere sempre buoni
risultati. Quest’anno, dopo un campionato
turbolento è riuscito a conquistare la salvezza
senza la lotteria dei play-out.
Questa la sua intervista.
Come giudica il campionato della sua squadra?
“Abbiamo disputato un’ottima stagione, dopo un
avvio così così siamo riusciti nel finale ad
imporci ed ad uscire fuori dalla zona play-out.
Un vantaggio enorme sia perché i play-out sono
sempre un’insidia sia perché abbiamo già
l’opportunità di programmare la prossima
stagione”.
Come giudica questa prima giornata dei play-out?
“Lo zero a zero tra Fermana e Chieti avvantaggia
certamente i primi che ora hanno due risultati
su tre a disposizione tra le mura amiche,
inoltre i “canarini” sulla carta hanno un
organico di caratura superiore. Tra Giulianova e
Sora è invece tutto da decidere: per il
Giulianova l’importante era vincere per poter
avere ancora chance di salvezza e l’uno a zero
può anche andar bene, il Sora però è una squadra
temibilissima che soprattutto in casa ha sempre
imposto il suo gioco e davanti ha gente del
calibro di Luiso e Magliocca”.
Che differenza c’è tra i play-off ed i play-out?
“Diciamo che i play-off sono più equilibrati
perché le squadre che ci arrivano alla fin fine
sono allo stesso livello, nei play-out invece
spesso il divario tecnico soprattutto tra
penultima e quintultima è maggiore. Inoltre c'è
una pressione maggiore perché scendere in C2 è
spiacevole e poi non è facile risalire subito,
basta vedere squadre come il Monza o il Castel
di Sangro che da anni non riescono a risalire”.
Come mai secondo lei la Fermana, dopo un buon
avvio è stata anche lei invischiata nei
play-out?
“La Fermana è partita bene però a gennaio è
rimasta praticamente uguale mentre le altre
concorrenti si sono rinforzate, basta pensare al
Martina che ha praticamente rifatto le squadre.
Le altre, noi compresi, pian piano sono venute
fuori e così, a sorpresa s’è trovata nei
play-out la squadra su cui tutti scommettevano
di meno”.
Quest’anno i gironi di C1 dal punto di vista
geografico sono stati un po’ stravolti. Perché
però le squadre del nord nel girone B hanno
fatto bene mentre nel girone A le squadre del
centro sud sono tutte nei bassifondi?
“Il problema non credo sia di Nord o Sud ma di
investimenti: il Rimini che è stato promosso in
serie B ma anche la Reggiana e lo stesso Padova
che è arrivato sesto, hanno programmato ed
avevano obiettivi ben precisi indipendentemente
dal girone, non credo perciò che la Fidelis
Andria, Acireale e Vittoria avrebbero avuto vita
facile nel nostro girone e poi nei play-off del
girone A ci sono anche Grosseto e Frosinone”.
La sua squadra, per uno strano scerzo del
destino, è stata la prima avversaria della
Napoli Soccer e nel ritorno la prima avversaria
della gestione Reja, che differenza ha notato
tra le due squadre?
“All’andata, in cui avemmo l’onore di tenere a
battesimo la Napoli Soccer, si vedeva che era
una buona squadra ma che era stata costruita da
poco ed aveva ancora una precaria condizione
atletica. Al ritorno invece abbiamo trovato una
squadra nettamente migliorata con degli innesti
importanti che hanno fatto la differenza durante
la stagione e potranno farla anche nei
play-off”.
Il tecnico conclude con un augurio al Napoli:
“Auguro al Napoli un pronto rientro in serie B,
in questa categoria credo abbia dimostrato di
avere poco o nulla a che fare, il Napoli deve
tornare al più presto dove gli compete e credo
che la società abbia tutte le carte in regola
per farlo”. |