(VINCENZO
CIMMINO)- Quando Aurelio de Laurentiis decise di
affidare le sorti della neonata Napoli Soccer a una
persona del calibro di Pierpaolo Marino in città si
alzò un entusiasmo grandissimo scaturito dalla stima
che i tifosi hanno verso questo dirigente che anche
nella sua precedente esperienza napoletana dimostrò
tutta la sua professionalità e la sua competenza. Un
particolare che ha reso simpatico questo personaggio
agli occhi dei tifosi è la massima disponibilità
verso l’ambiente partenopeo e anche oggi in un
intervento radiofonico si è prestato per soddisfare
le curiosità di molti, giornalisti e tifosi.
Signor Marino, partiamo dall’inizio, da quando lei
lasciò l’Udinese per tornare a Napoli, come maturò
questa scelta?
“Qualcuno mi prese per pazzo perché lasciai una
squadra impegnata nelle coppe europee per scendere
in serie C. Ma io dico che il Napoli per me vale una
Champions League, i sentimenti dei tifosi partenopei
sono gli stessi che provo io e mi sento molto vicino
a loro, per questo sono tornato, per riportare il
Napoli in alto. Un gradino per volta torneremo ad
essere una grande squadra e grazie a De Laurentiis
sono convinto che ci riusciremo, il nostro
presidente è un grande!”
Ma il presente si chiama serie C, come ha reagito
alla sconfitta di Perugia?
“Mi è dispiaciuto tantissimo perdere, con un
pareggio avremmo potuto evitare tutti questi
processi, inutili a mio avviso, che ci stanno
facendo. Il Perugia si è chiuso a Riccio e non ci ha
permesso di giocare, non è vero che abbiamo avuto un
calo nel secondo tempo. Inoltre avevamo un arbitro
come Celi, con lui abbiamo totalizzato due sconfitte
e un pareggio. Fino a due settimane fa sembrava
avessimo vinto il campionato mentre ora siamo dei
brocchi, non c’è obiettività nei mezzi di stampa
anche se devo rimproverare ai miei un atteggiamento
un po’presuntuoso dopo il +7 sulla seconda”.
Dopo Perugia, Roma e Grosseto, cosa si aspetta da
questi due match?
“Innanzitutto voglio dire che il Prefetto avrà avuto
i suoi motivi per anticipare la gara, è inutile fare
polemiche anche se mi dispiace per i tifosi, alle 21
ci sarebbe stata un’atmosfera più magica, inoltre i
nostri tifosi non hanno mai creato problemi. Noi
cercheremo di fare il meglio perché 60000 persone
per una gara di Coppa Italia non si vedono spesso e
noi non vogliamo deluderli. A loro mancheranno
parecchi calciatori ma sarà comunque difficile. Vi
svelo una cosa: ho dato ordine di mettere i nomi
sulle maglie per la partita con la Roma perché mi
piacerebbe fare assaporare ai ragazzi il sapore
delle sfide di serie A. Dopo la Coppa ci attende il
Grosseto e dobbiamo assolutamente vincere perché
questa serie C ci sta troppo stretta. Ci sentiamo
come una balena in un acquario, siamo fuori luogo in
questa serie C”.
L’infortunio di Calaiò si è fatto sentire?
“Si, era in uno stato di grazia ma Pià ha fatto cose
egregie, a Perugia si è procurato due rigori”.
Parliamo di mercato, come si muoverà la società alla
riapertura?
“Partiamo dalle zone presunte scoperte. Savini sta
giocando in un ruolo non suo e per questo si propone
poco in fase offensiva, cercheremo qualcuno che gli
possa dare il cambio ogni tanto. Briotti sta
crescendo invece, può diventare importante per noi.
Io comunque non parlo di mercato fino a Gennaio,
nemmeno con Reja”.
Suvvia Direttore, sui nomi che circolano in questi
giorni( Caridi, Ricciuti, Balzaretti, Ledesma) lei
cosa risponde?
“Balzaretti era già nostro ma lui voleva giocare al
massimo in serie B, a Gennaio vederemo. Ricciuti è
bravo ma in quel ruolo abbiamo Pià che è anche più
giovane, Caridi invece sta segnando tanto e per
questo la sua quotazione è salita parecchio. Su
Ledesma dico solo che è un bravo giocatore”.
Si parla anche di un ritorno di Mora e Bonomi,
nonche di Abate.
“I primi due erano in prestito l’anno scorso ma noi
abbiamo fatto scelte diverse quest’anno. Abate
potrebbe tornare, già la sapete la storia del
figliuol prodigo, no? Stiamo seguendo anche Ismael
Aissati del Psv, è un 88 che gioca con grande
scioltezza”
Ha sentito le parole di Veron?
“Si, chissà se ha detto a Ferrara quanto vorrebbe
guadagnare. Comunque abbiamo anche una
collaborazione con Careca per i giocatori del Sud
America, salendo di categoria potremo più giostrare
con gli extracomunitari”.
E Maradona jr?
“Non mi sembra che volesse giocare con il Napoli
gratis. Comunque quando sarà pronto per giocare ad
alti livelli basta che bussi alla nostra porta”.
Ci parla un po’dei progetti della società?
“Allora, innanzitutto vogliamo installare il
tabellone luminoso al san Paolo. Poi stiamo pensando
ad una televisione tematica mentre il sito è quasi
pronto anche se l’indirizzo che è trapelato in
questi giorni è sbagliato. Il digitale terrestre ci
potrebbe interessare solo in caso di una buona
offerta. Inoltre puntiamo molto sul nostro ufficio
Marketing, Carpino è un professionista serio e
preparato”.
Tanti allenatori si stanno candidando alla panchina
azzurra.
“Noi abbiamo Reja e ce lo teniamo, degli altri non
ci interessa perché il nostro mister ta facendo cose
egregie”.
Ultima domanda: come si immagina il Napoli dell’anno
prossimo?
“Me lo immagino logicamente in serie B e per questo
dobbiamo lottare alla morte per arrivarci, non
prendiamo proprio in considerazione l’ipotesi di un
ripescaggio, dobbiamo vincere sul campo”.