7/3/2006
(VINCENZO CIMMINO) - “Non facciamo
proclami inutili, è prematuro dire
che siamo usciti dal periodo di
crisi. E’positivo però il fatto di
essere tornati a giocare con umiltà
e determinazione”, questo il
pensiero di Pierpaolo Marino in
risposta a chi considera la vittoria
di Manfredonia il momento decisivo
per abbandonare definitivamente la
crisi che ha colpito la squadra nei
primi mesi dell’anno.
“A Gennaio sembrava che fossimo un
po’troppo sicuri di noi, presuntuosi
direi. Pareva a tratti che volessimo
insegnare l’arte del calcio agli
altri e questo nessuno se lo può
permettere, tantomeno noi. Se
continuiamo ad abbinare alla nostra
grande tecnica anche una indole
operaia allora davvero potremmo
continuare a fare bene a lungo”.
Il direttore rilascia poi attestati
d’affetto verso il presidente De
Laurentiis: “Il nostro patron è il
miglior presidente che il Napoli
potesse mai avere, è un uomo dai
grandi valori e può portare davvero
in alto questa squadra e di riflesso
tutta la città. E’un tipo che sa
quello che fa, non agisce mai
d’impulso ma pondera bene quello che
fa, nonostante sia un tipo che mette
tanta passione in tutto ciò che fa.
Lavorerei con lui a vita”.
La promozione è a un passo, il
programma per il futuro è già
partito?
“Innanzitutto pensiamo a vincere il
campionato, poi pensiamo a quello
che accadrà. Con De Laurentiis nulla
è precluso, possiamo davvero
arrivare nel gotha del calcio
italiano. Non dico nelle prime tre,
dove ci vogliono giocatori del
calibro di Totti e Shevchencko, ma
dal quarto posto in giù il Napoli ci
può stare benissimo.Se c’è un gruppo
compatto e affiatato non è
importante la presenza o meno di
fuoriclasse”.
Facciamo un passo indietro, questo
gruppo può essere competitivo anche
in serie B?
“Se lo spirito rimane quello visto a
Manfredonia penso che basterebbe
solo qualche ritocco per fare un
campionato di vertice, ripeto però
che la compattezza del gruppo è
fondamentale”.
Ritocchi che potrebbero essere
giocatori come Paolo Cannavaro,
Vitiello ed Esposito?
“A Napoli siamo fatti così, appena
le cose vanno bene si comincia a
parlare di Rummenigge e Maradona.
Non corriamo, in estate vedremo come
intervenire sul mercato per
rafforzare la rosa, a me non è mai
piaciuto fare nomi e tantomeno li
farò adesso, anche per un pizzico di
scaramanzia. Sono convinto però che
anche il gruppo attuale, così com’è,
potrebbe stupirci in serie B. Spesso
in B per qualche giocatore è più
facile che in C e vi posso fare
l’esempio di Iliev, un giocatore che
in A ha fatto benissimo ma in C con
il Genoa sta trovando difficoltà. A
proposito, spesso vedo le repliche
dei Grifoni e non mi pare proprio
che ci siano superiori come qualcuno
ha asserito”.
Intanto c’è da concludere al meglio
un campionato di serie C, dove a
volte è difficile giocare più per
l’ambiente che le squadre preparano
al Napoli che per la loro effettiva
forza: a proposito, cosa è successo
a Manfredonia dopo la gara?
“E’successo che alcuni tifosi del
Manfredonia ci hanno aggredito e
devo ringraziare due tifosi del
Napoli che ci hanno protetto, per
sdebitarmi li invito al San Paolo a
seguire una gara della squadra, a
spese nostre ovviamente. La serie C
è così purtroppo e a noi ci va
stretta, non è la prima volta che
dico che il Napoli in C è come una
balena in un acquario, a
Manfreodonia abbiamo trovato i
Piranha, tanto per rimanere nella
metafora marina. Ma il tempo ci
riporterà alla dimensione che ci
appartiene, ne sono convinto”.
Sette punti sul Frosinone, i giochi
per la B sono fatti?
“Sette punti sulla seconda ma
dobbiamo ancora giocare a Grosseto e
a San Giovanni Valdarno e quindi
dobbiamo ancora sudare tanto prima
di festeggiare”.
Una festa che tutti aspettano.
“E noi ai tifosi abbiamo in mente di
fare loro anche un altro regalo: a
giugno ci torneremo a chiamare SSC
Napoli in modo tale che ad agosto
festeggeremo al meglio gli 80 anni
di vita della storica società SSC
Napoli”.
Ma quando sarà pronto il sito web
del Napoli?
“Sarà on line dal prossimo
campionato, De Laurentiis vuole
abbinare grandi tecnologie a questa
iniziativa. Vedrete, sarà una cosa
particolare”.
Direttore vogliamo chiudere con una
parola sui tifosi che la chiamano
‘Papà’?
“Così mi fanno sentire vecchio,
magari sono il loro fratello
maggiore. I nostri tifosi sono una
componente essenziale del nostro
progetto e proprio per questo mi
piacerebbe che al San Paolo
arrivasse ancora più gente, abbiamo
bisogno del loro sostegno, Rispetto
allo scorso anno la media tifosi è
più bassa, forse perché l’anno
passato dovevamo rincorrere il primo
posto mentre ore siamo in vetta
dall’inizio del torneo e quindi la
gente pensa che la B sia ormai
sicura, non è proprio così purtroppo
e quindi invito tutti i napoletani
allo stadio in queste ultime
partite”.
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