23/11/2006
(MAURIZIO LONGHI) - Il Napoli è in
testa alla classifica e c'è soddisfazione
nell'ambiente azzurro. Il primo a gioire è
il direttore generale Pierpaolo Marino, che
si mostra contento del momento della
squadra. Però, adesso sarebbe un peccato se
tutto venisse vanificato nella trasferta di
Pescara da cui bisognerà uscire con il
sorriso sulle labbra per aver conquistato
una vittoria. Quest'ultimo pensiero è quello
che si augurano tutti i tifosi partenopei,
perché dopo tanti anni, stare in vetta al
campionato di B è davvero affascinante. Per
il momento ci si accontenta della prima
posizione tra i cadetti, ma si sa che
l'obiettivo è quello di volare nell'elitè
del calcio, ma ogni cosa va fatta
gradualmente. "Finalmente dopo tanti anni il
Napoli è primo in serie B - esclama il diggì
azzurro - non ci resta che essere
soddisfatti, poiché nonostante i problemi,
stiamo viaggiando con un ruolino di marcia
sensazionale. Anche nell'ultima promozione
dei partenopei dalla B alla A, la squadra
allenata all'ora da Novellino non riuscì a
conquistare il primo posto, adesso che noi
l'abbiamo acciuffato cercheremo di tenercelo
stretto".
Con la conquista del primo posto in
classifica di conseguenza è cresciuto
notevolmente l'entusiasmo in città, adesso
tutti pensano alla serie A. Marino, però
rimane fermo sulla sua idea, ovvero che
bisogna guardare soltanto a non perdere
posizioni per la zona play off, e dichiara:
"Nonostante la vetta, il nostro obiettivo
resta quello di centrare i play off per poi
sperare in qualcosa di importante. In questo
momento guardare la classifica è pressoché
inutile, perché ho sempre detto e lo
ribadisco ancora che il campionato solo nei
mesi di febbraio e aprile incomincerà a
prendere una fisionomia ben precisa".
Ora c'è da concentrarsi per la sfida di
sabato contro il Pescara perché è una
partita forse un gradino più importante
delle altre. Difatti la trasferta pescarese
in caso di vittoria lancerebbe gli azzurri
sempre più in testa alla classifica, ma
un'eventuale risultato negativo (facciamo
tutti gli scongiuri possibili) porterebbe
un'altra volta un po' di sconforto. Comunque
se il Napoli giocherà da Napoli, non ci
saranno problemi, ma non sarà facile,
mantenere la concentrazione è d'obbligo,
Marino è d'accordo: "Sarebbe un errore
imperdonabile pensare di andare a Pescara a
dettare legge. Dovremo andare lì con calma e
pensare che una vittoria potrà risultare
fondamentale. La squadra di Amazzalorso,
nonostante sia posizionata male in
classifica, non si arrende facilmente, poi
soprattutto contro di noi che in un certo
qual senso siamo la squadra da battere,
faranno il possibile per fare bella figura.
Voglio precisare che un pareggio in quel di
Pescara non sarebbe poi un risultato da
buttare via, visto che un punto in trasferta
è sempre un qualcosa di positivo".
Chi sta accendendo l'entusiasmo del "San
Paolo", per il momento non è un trequartista
né un cosiddetto numero 10, ma un attaccante
completo come Calaiò. Tutti si aspettavano
che De Zerbi potesse incantare lo stadio di
Fuorigrotta a suon di giocate, bisogna dire
che qualcosa l'ha pur mostrata, ma quello
che sta facendo Calaiò è qualcosa di
straordinario. Che il centravanti
palermitano fosse un signor giocatore lo si
sapeva ma che avesse dei numeri da
prestigiatore non era ancora a conoscenza
dei tifosi napoletani. L'anno scorso le
prodezze non gli sono mancate, ha sempre
dimostrato di saper giocare palla a terra,
continuando così la nazionale non è un
sogno, ma un'ipotesi realizzabile. "Calaiò è
un giocatore fantastico - spiega Marino - mi
fa piacere che stia giocando così bene, se
lo merita. Qualcuno l'anno scorso invocava
la sua cessione, ora sta dimostrando di
essere di categoria superiore".
Passiamo al calciomercato: al Napoli vengono
accostati tanti nomi, nelle ultime ore è
spuntata una voce secondo la quale lo scarso
rendimento di Bucchi potrebbe comportare ad
una sua cessione al Torino in cambio del
bomber Abbruscato. Per il dirigente irpino
questo è puro fantacalcio: "Non c'è niente
di vero su questa notizia. Anche perché uno
scambio del genere non porterebbe a nulla di
buono. Per Bucchi abbiamo fatto follie
perché lo volevamo a tutti i costi, che
senso avrebbe cederlo? È il nostro bomber e
ce lo teniamo stretto, anche se non sta
attraversando un periodo brillante quando
entrerà in forma potrà fare la differenza.
Capuano al Napoli? Anche qui non c'è niente
di vero, smentisco categoricamente questa
voce".
Sulla vicenda "San Paolo", il direttore del
Napoli esprime il suo concetto: "Lo stadio
di Fuorigrotta ha bisogno necessariamente di
lavori. A noi serve giocare nel nostro
stadio, perciò i lavori dovranno essere
fatti in fretta e con grande rapidità. Uno
stadio nuovo? Non sarebbe un'idea da
scartare, però o si prende una decisione
perentorio oppure ci si dovrà concentrare
per fare i lavori al "San Paolo. Mi
piacerebbe avere uno stadio a Scampia".
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