(MICHELE
CAIAFA) – “Allenare il Napoli, essere l’allenatore
degli azzurri, sarebbe per me un sogno”. A dirlo e
ribadirlo, è l’attuale tecnico dell’Empoli, Mario
Somma, che con la squadra toscana, sta facendo bene
anche in questo campionato di serie A, dopo che
l’allenatore viene da tre promozioni consecutive,
ottenute, le ultime due, con l’Arezzo, dalla serie
C1 alla B, e l’ultima, per l’appunto con l’Empoli,
dalla B alla serie A.
- Allora, caro mister, ci conferma che il suo sogno
sarebbe quello di allenare gli azzurri?
“Essere l’allenatore del Napoli, sarebbe una cosa
meravigliosa. Suvvia, non perdiamoci in chiacchiere:
adesso i partenopei giocano la serie C, ma Napoli e’
una piazza internazionale. Sedendo su quella
panchina, si entrerebbe a far parte di quel novero
di venti allenatori, che sono conosciuti in tutto il
mondo”.
- Sarebbe allora per lei un grande prestigio?
“Ma non solo. Perché oltre a quello che ho prima
detto, c’è anche un motivo personale per cui nutro
questo sogno: io sono un uomo del sud, ho genitori
napoletani, moglie salernitana e figli nati a
Salerno. Inoltre ho allenato per dieci anni, varie
formazioni campane nella più svariate categorie, e
dulcisis in fundo, sono stato, sono e sarò per
sempre un tifoso del Napoli”.
- A proposito di Napoli e della Campania, abbiamo
notato che ad Empoli giocano molti ragazzi campani?
“Sì è vero, ma non solo in prima squadra. Partiamo
dal fatto che la mia attuale società è molto
organizzata, con un progetto giovanile importante. E
questo progetto del settore giovanile, ha come sua
zona fertile principale, proprio la Campania.
Abbiamo molti ragazzi provenienti da lì, e
soprattutto ci sono una quindicina di ragazzi
napoletani, degli ’87 ed ’88, alcuni dei quali sono
promettentissimi”.
- Torniamo al Napoli, ed in particolar modo ad un
calciatore del Napoli, forse il più dotato
tecnicamente della rosa partenopea. Parliamo di
Inacio Pià. In che modo ed in che posizione lo
farebbe giocare lei?
“Partendo dal fatto che Pià è un ottimo giocatore,
ed anche noi dell’Empoli c’eravamo interessati a lui
nello scorso mercato di gennaio ma che l’approdo
importante del Napoli tolse a noi ogni velleità di
ottenere il cartellino del calciatore, penso che io
lo potrei utilizzare in tre modi, due dei quali li
ho già visti in campo nel Napoli di Reja:
giocherebbe come seconda punta, come esterno di un
attacco a tre punte, oppure, date le sue
caratteristiche, lo utilizzerei come trequartista
dietro le due punte”.
- Somma, ma è proprio difficile questo campionato di
serie C?
“Si, non c’è dubbio, questa categoria non è facile
da affrontare. Ma c’è anche un motivo in più per cui
il Napoli trova, talvolta, delle difficoltà. Le
compagini che affrontano gli azzurri, non preparano
la gara nella stessa settimana in cui si trovano ad
affrontare i partenopei. Ma cominciano a preparare
il match, ben 15 giorni prima, sottovalutando semmai
la partita precedente a quella contro il Napoli, e
scaricando tutte le energie in quella successiva a
quella contro gli azzurri. Ma contro il Napoli, non
ne vogliono sapere niente, danno tutti il massimo,
partendo dall’allenatore ai giocatori tutti, in
quanto la vetrina che gli si offre loro, è forse,
per molti di loro, irripetibile, quindi sfornano
delle prestazioni incredibili”.
- Allora non sarà facile per gli azzurri?
“Ma no. Il Napoli ha una rosa da categoria
superiore. Non scordiamoci che alla fine di un
torneo lungo, come lo sono quelli di calcio
italiano, i valori alla fine vengono sempre fuori.
Vedete la Juve in serie A? I partenopei vinceranno
il campionato, anche con parecchi punti di
vantaggio”.
- Mister, cosa pensa dell’attuale allenatore del
Napoli, Edy Reja?
“Edy Reja è stato anche un mio allenatore. E’ una
persona che stimo tanto, come uomo e come tecnico.
Sta già facendo bene a Napoli, ma sono sicuro che
continuerà ancora a farlo, e per tanti anni ancora.
Penso che rimarrà seduto sulla panchina napoletana
ancora per molto tempo, e gli auguro di togliersi
con gli azzurri le più grandi soddisfazioni”.
- Ma se Reja rimane a Napoli, allora non ci sarà
spazio per lei sulla panca partenopea?
“Sono un allenatore giovane, ho ancora una carriera
lunga davanti. Spero di continuare a fare bene, in
modo tale da realizzare il mio più grande sogno:
diventare un giorno l’allenatore del Napoli”.
E siamo sicuri che se lo augurano anche i tifosi
azzurri, visto il modo spettacolare e fruttuoso con
il quale giocano le compagini di Somma. In bocca al
lupo Mario, che un giorno il tuo sogno si possa
realizzare…