28/9/2005
(MICHELE
CAIAFA) - “Dispiace per il pari di
domenica, non per quello contro il Sassari
Torres dell’altro lunedì, perché quella
gara l’avevamo vinta. Non stiamo riuscendo a
sfruttare le occasioni che ci capitano sotto
porta, ma dobbiamo continuare a lavorare e
raggiungere il primo posto che è poi il
nostro obiettivo a lungo termine”. Parole e
musica di Mirko Savini, uno dei nuovi arrivati
alla corte azzurra, proveniente dalla
Fiorentina dell’amico del patron azzurro
Aurelio De Laurentiis, Diego Della Valle. Ma
allora perché nell’ambiente ci sono già
delle critiche alla squadra ed al tecnico?
“Il problema delle critiche e delle
polemiche è legato al fatto che Napoli è una
piazza esigente – continua Savini – ma noi
ne usciremo fuori grazie anche all’aiuto
della gente”. Ed allora il colloquio avuto
ieri con mister Reja per una buona ora?
“E’ stata la normale riunione tecnica di
routine del martedì. E’ durata più del
solito, ma va bene così. Siamo abituati a
confrontarci perché il Napoli deve migliorare
sempre, come accade d’altronde nella vita,
bisogna sempre porsi dei limiti più alti. A
conferma di ciò, queste riunioni le abbiamo
fatte anche i martedì dopo le vittorie”. Ed
allora caro Mirko, quand’è che ti vediamo
spingere di più su quella fascia sinistra:
“Non spingo molto perché avanti abbiamo
gente di qualità che è atta a fare goal. Se
ci spingessimo anche noi avanti, cioè io e
Gianluca Grava, succederebbe come contro la
Massese, cioè ci troveremmo sbilanciati in
avanti e non avremmo quell’ equilibrio
tattico che tanto predica il nostro
allenatore. Più avanti poi, quando avremo
raggiunto una migliore organizzazione di
gioco, potremmo anche spingere di più sulle
nostre fasce di competenza”.
Poi si chiacchiera della sua esperienza
napoletana e della sua scelta di venire a
giocare nel Napoli: “L’avventura
napoletana la sto vivendo molto bene. Il
nostro obiettivo è quello di vincere il
campionato, perché Napoli ed il Napoli,
merita ben altri palcoscenici. E queste sono
le forti motivazioni che mi hanno fatto
scegliere il Napoli. Voglio ricordare che
avevo molte proposte in quel periodo di
mercato, su tutte quella del Catania, squadra
e società ambiziosa che punta alla promozione
in serie A. Ma io ho scelto Napoli non solo
per la storia ed il suo blasone, ma per quello
che è il suo progetto, che prevede in due-tre
anni il ritorno in serie A e poi comincerà il
bello. Ed io spero di esserci, voglio
impegnarmi tanto e lavorare molto con i miei
compagni per essere partecipi tutti di questo
stupendo progetto”. Ed allora bisogna
cominciare di nuovo a vincere proprio da
domenica: “Domenica è un derby, una partita
importante che dobbiamo cercare di fare in
tutti i modi nostra. Per far ciò dobbiamo
avere la cattiveria giusta che abbiamo un
po’ perso dalle partite del pre-campionato
di Coppa Italia. Dobbiamo riconquistare quella
cattiveria, quella determinazione ed il
cinismo in zona goal. Loro hanno perso le
ultime due gare. Beh, come dice quel
proverbio, non c’è due senza tre”.
Ed andiamo avanti così, con il bellissimo ed
entusiasmante “Progetto Napoli”.
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