18/10/2006
(VINCENZO CIMMINO)- Quando arrivò a
Napoli si parlò di lui come un giocatore
capace di infiammare la platea napoletana,
la sua tecnica è sopraffina ma una
discontinuità cronica unita ad una difficile
collocazione tattica in campo hanno fatto si
che restasse l’eterna promessa incompiuta:
stiamo parlando ovviamente di Inacio Pià,
attaccante brasiliano del Napoli, relegato
quest’anno ad un ruolo secondario, chiuso
dai titolari Calaiò e Bucchi e dal Pampa
Sosa.
Giocare poco, o per niente, è sempre
deprimente per un calciatore e anche un
carattere mite come il buon Inacio alla luce
di un avvio di campionato passato tra le
riserve, con possibilità di recuperare
credibilità agli occhi dell’allenatore
praticamente pari a zero, arriva al punto di
dover dire basta e riflettere sul suo
prossimo futuro, per non rischiare poi di
avere troppi rimpianti.
Inacio, è d’uopo in questo tuo intervento
parlare della tua situazione attuale. Qual è
il tuo stato d’animo?
“Che dire, sono deluso, tanto deluso. So di
non essere uno dei titolari di questa
squadra ma se il mister per la partita di
Vicenza mi promette che mi avrebbe fatto
giocare e poi invece non è così è logico che
sia contrariato per quello che è successo.
Non mi permetto di giudicare le scelte di
Reja ma è innegabile che ci sono rimasto
male sabato scorso”.
Come giudichi sin qui la tua stagione?
“Come faccio a fare delle valutazioni se
praticamente non ho mai giocato? In
allenamento mi alleno sempre al massimo ma è
sul campo che si giudica un calciatore e a
me questa opportunità non è stata concessa”.
Qual è il futuro di Inacio Pià? Si parla di
uno scambio con Di Napoli con il Messina…
“Da qui a Gennaio qualcosa dovrà
necessariamente cambiare altrimenti sarò
costretto a guardarmi intorno. Non so niente
di questi presunti affari in corso ma non mi
va di parlarne, ci rivediamo a Gennaio…”
Malinconico Pià, in bocca al lupo…
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