20/10/2005
(dal mensile di ottobre, Vincenzo Letizia) - E’ uno
di quei calciatori che lasciano il segno. Grinta,
cuore, forza, aveva subito legato con i tifosi
azzurri. Poi, l’imbarazzante gestione Naldi, il
fallimento ed il distacco forzato da una realtà che
sentiva dentro. Un amore mai finito quello tra
Portanova, aitante difensore ora al Siena di De
Canio, e Napoli. “Il bulldozer de’ Roma”, come lo
chiamano gli amici, ha qualche rimpianto per quella
disgraziata stagione 2003/04 che di fatto
rappresenta l’epilogo del grande calcio a Napoli.
“Personalmente disputai un ottimo torneo. Per la
causa azzurra quell’anno detti tutto me stesso. Ho
molti rimpianti, perché continuo ad essere convinto
che quello era un Napoli molto forte. Purtroppo, ben
presto si spaccò tutto per colpa della dirigenza di
allora, ad un certo punto non avevamo più punti di
riferimento e fu già tanto salvarci sul campo.
Peccato che non fu data a quella squadra la
possibilità di potersi esprimere secondo il proprio
potenziale”.
Portanova, ancora oggi, riceve telefonate da amici e
da tanti tifosi partenopei. I ricordi sono tanti, ma
quello che conserva con più emozione fu il suo primo
impatto con la folla di Napoli. “La presentazione
della squadra in Piazza del Plebiscito è un qualcosa
che non dimenticherò mai. Fu davvero una bella
festa, accorsero più di quindicimila tifosi, in una
bellissima serata di luglio. Fu meraviglioso, mi
emozionai sul serio, mi viene ancora la pelle d’oca
se ripenso a quei momenti. Poi purtroppo, e non
certo per colpa di noi calciatori, quella fu
un’annata difficile, finita come tutti sappiamo e
quindi non fu possibile realizzare quel bel sogno
iniziato in Piazza del Plebiscito. Anzi, non avrei
mai pensato che quella stagione fosse finita così
tristemente”.
Da allora, le cose, almeno nei quadri dirigenziali,
sembrano mutate. Portanova che è oggi uno dei
protagonisti della favola Siena, che quest’anno
sogna un posto in UEFA, sarebbe disposto addirittura
a scendere di due categorie pur di indossare
nuovamente la casacca azzurra. “A Napoli ci tornerei
di corsa. Non dimenticatevi che io rimasi a Napoli
fino all’ultimo, sperando che la situazione si
potesse mettere a posto. Poi, purtroppo non fu così,
ed io fui costretto a cambiare squadra. Napoli e
ribadisco Napoli, è l’unica squadra per la quale
sarei disposto a scendere senza alcun problema anche
in serie C”.
Quest’anno, il Napoli, partito come grande favorito
del suo girone, sta incontrando più di qualche
difficoltà ad imporre la sua superiorità. Portanova,
non è d’accordo, anzi crede che la squadra di Reja
“straccerà” il campionato. “Ho visto quest’anno il
Napoli in più di una circostanza. Trovo che la
squadra azzurra stia dominando il torneo, nonostante
i tre pareggi fatti. Non scordiamoci che contro la
Torres, il Napoli ha avuto annullate ben due reti
regolari, per cui avrebbe addirittura ottenuto una
vittoria in più. Questi sono calciatori di categoria
superiore e di grande qualità che mi lasciano
tranquillo circa l’esito trionfale del campionato.
Se proprio dovessi dar loro un suggerimento da
tifoso, direi che se in campo ci aggiungessero anche
gli attributi non ce ne sarebbe proprio più per
nessuno”. Quegli stessi attributi che fanno
attualmente di Portanova uno dei difensori più forti
della serie A.
|