(MICHELE CAIAFA)
– “Il Napoli sta molto
bene. Dalla doppia,
difficile trasferta di
Bologna e Torino, abbiamo
portato a casa tre punti.
Certo, ripensando alla gara
dell’Olimpico di martedì, un
poco di rammarico ci rimane.
Difatti, chissà come sarebbe
andato a finire quel match
se uno dei due legni che
abbiamo colpito nella
ripresa si fosse tramutato
in goal… Comunque, posso
ribadire che l’atmosfera in
casa azzurra è positiva”.
Queste le prime parole
pronunciate dal direttore
generale del Napoli
Pierpaolo Marino.
- Caro direttore, i
tifosi del Napoli aspettano
con ansia e trepidazione il
ritorno della propria
squadra del cuore in serie
A. Questo potrebbe essere
l’anno giusto, pensando
semmai al secondo posto,
senza dover passare per la
lotteria dei play-off?
“Nonostante ci chiamiamo
Napoli, dobbiamo tener conto
che comunque siamo una
neopromossa. Il nostro
obiettivo stagionale resta,
come ho sempre detto, il
traguardo dei play-off. C’è
però una constatazione da
fare: la differenza di punti
tra la seconda e la settima
in classifica, la prima
compagine che sarà
estromessa dai play-off, è
minima. Dunque, per forza di
cosa e per evitare brutte
sorprese al termine della
regular season, bisogna
puntare alla seconda piazza
della graduatoria. Quindi
non escludo che, con un po’
di fortuna e grazie ai
buonissimi valori tecnici
che possiamo mettere in
campo, non si possa centrare
anche la promozione diretta
nella massima serie”.
- Undici gare al
termine della stagione. Al
San Paolo arriveranno le
cosiddette provinciali,
fuori casa invece ci sarà
ancora qualche scontro
diretto per la promozione,
come i match di Mantova e
soprattutto la partita di
Marassi contro il Genoa
all’ultima giornata. Quali
le insidie principali, da
qui alla fine, che possono
presentare questi match che
il Napoli andrà ad
affrontare?
“Tutte le partite che
andremo ad affrontare da qui
alla fine della stagione
regolare, presentano delle
insidie. Mi spiego meglio:
quasi tutte le compagini che
militano nel torneo cadetto
lotteranno per un obiettivo.
Questo obiettivo potrà
essere, a seconda dei casi,
la lotta per la promozione o
per la salvezza.
L’esperienza mi insegna
addirittura che, alle volte,
nei finali di campionato, le
formazioni in bagarre per
salvarsi, sono più
determinate e grintose di
quelle che competono per
l’alta classifica. Quindi
anche una squadra che è al
penultimo o quartultimo
posto in graduatoria, può
davvero creare dei grossi
problemi alle compagini più
quotate. Dico questo per far
capire a tutti che, ogni
partita va affrontata con il
massimo della concentrazione
e della determinazione per
evitare sorprese negative”.
- Questo è quindi
anche il caso di
Napoli-Pescara di domani?
“Già, anche il match di
domani presenta delle
insidie. Il Pescara sarà un
avversario ostico, non certo
per le qualità dei giocatori
in campo, ma soprattutto per
le motivazioni di cui vi
dicevo prima. Certo è però,
che anche noi saremo
motivatissimi”.
- Quali saranno le
maggiori avversarie con le
quali il Napoli lotterà da
qui al termine del torneo
per cercare di raggiungere i
propri obiettivi?
“Il Genoa è un candidato
autorevole alla promozione
diretta. E’ una compagine da
temere perché, con il gioco
che propone il suo
allenatore Gasperini, è si
in grado di poter perdere
qualche partita in più, ma
può anche riuscire a
centrare un filotto di
cinque-sei vittorie
consecutive che gli
darebbero un vantaggio in
classifica importante. Da
tenere d’occhio, comunque,
anche il Mantova di Di Carlo”.
- E su quali valori
potrà contare il Napoli
invece…
“Sulla nostra rosa
lunga, in quanto i
cosiddetti panchinari,
quando sono stati chiamati
in causa, hanno sempre
risposto presente. Inoltre è
inutile fare tabelle
particolari, bisogna
guardare di partita in
partita e porre in campo la
giusta concentrazione ed
attenzione”.
- Domani, per il
match con il Pescara, si
spera in un San Paolo che
carichi alla grande le gesta
dei proprio beniamini…
“Io spero di poter
vedere un San Paolo ricco di
passionalità per la propria
squadra del cuore, ma che,
al contempo, esprima tutta
questa passione con grande
senso civico e di
responsabilità”.