1/12/2005
(MICHELE CAIAFA) – “Inserirò Andrea Briotti sull’out
sinistro di difesa. Il ragazzo l’ho visto molto
determinato, e mi ha ben impressionato in queste
ultime settimane di allenamenti. Giocherà lui
dall’inizio”.
Queste le prime dichiarazioni di Edoardo Reja, nella
consueta conferenza stampa pre-gara, anticipata ad
oggi, visto che il Napoli giocherà domani sera al
“Renato Curi”, contro il Perugia di Patania e
Castagner, recentemente nominato presidente onorario
del sodalizio del Grifone, dati i suoi lunghi
trascorsi nella società umbra, con vari ruoli. Ma
torniamo a Reja, e cerchiamo di approfondire il
motivo per cui ha scelto di inserire Briotti sulla
fascia sinistra:
- Caro Reja, ma questo inserimento del giovane
Briotti, è dato solo dalla buona condizione di forma
raggiunta dal giovane romano, o anche da
qualcos’altro, tipo, un assortimento non tanto
riuscito dei difensori centrali?
“La motivazione dell’inserimento di Briotti nella
formazione iniziale di Perugia, non è data solo
dalla buona condizione del ragazzo, ma anche da una
motivazione tattica: Gli attaccanti del Perugia,
Cellini e Diarrà, sono due punte rapide e veloci.
Quindi, è meglio spostare di nuovo nella zona
centrale della difesa Ruben Maldonado, che aggiunge
velocità al reparto difensivo. Ruben è più rapido
anche nei recuperi palla”.
- Ma la scelta di riportare il paraguaiano al centro
della difesa, comporterà l’esclusione di uno tra
Romito e Giubilato. Chi dei due farà accomodare in
panchina?
“Penso sia Romito. Il ragazzo ha anche bisogno di un
po’ di riposo. Difatti è dall’inizio della stagione
che Romito non salta una partita. Non solo, non ha
neanche mai saltato un allenamento. Poi c’è anche
un’altra motivazione sull’esclusione di Tommaso: lui
è diffidato, e siccome abbiamo un gran bisogno di
poter contare sulla maggior parte della rosa, visto
che da domani alla sosta natalizia dovremmo
affrontare in pratica una partita ogni tre giorni (6
gare in 19 giorni), è meglio preservarci il ragazzo
per un po’ di turn over, che poi toccherà nei
prossimi match, anche a qualche altro elemento della
rosa”.
- Mister, come è stata preparata tatticamente la
gara di domani?
“Abbiamo approntato un doppio modulo per la sfida di
domani. Diciamo poi che questa è anche la nostra
caratteristica. Siamo una compagine abbastanza
camaleontica. Per domani ho preparato due moduli: un
4-4-1-1 ed un 4-3-3. Il primo modulo è quello che
adottiamo in pratica dall’inizio della stagione,
con, in questo caso, Pià a fare da pendolo dietro
Sosa. Il secondo dispositivo tattico invece, è
quello utilizzato nelle gare contro il Manfredonia
ed il Martina. In quel caso avremo tre frecce
offensive, con il Pampa centrale, Pià che parte da
sinistra e Capparella sulla destra che avanza il
baricentro della sua azione di una cinquantina di
metri, diventando anche lui una vera punta esterna.
Questo modulo mi permetterebbe di avere ben cinque
giocatori che accompagnano l’azione offensiva,
infatti oltre alle tre punte, anche le due mezzali
di centrocampo, Montervino e Bogliacino, potranno
accompagnare l’azione offensiva, rientrando, in
particolar modo per le due mezzali, quando c’è da
difendere. Invece il 4-4-1-1, mi permette di
sfruttare maggiormente il gioco sulle fasce ed i
cross per Sosa. Inoltre Pià ha maggiore libertà
d’azione, potendo partire più da posizione centrale
sul rettangolo verde. Sto ancora valutando lo
schieramento da far applicare ai miei uomini, ma non
è detto che io non possa partire con un modulo, e
poi, come è successo in altre gare, tipo Pisa dove
cambiammo addirittura tre moduli, potrei modificare,
a seconda dell’andamento del match, l’allestimento
tattico in campo”.
- Lo diceva prima anche lei, caro mister. Da domani
inizierà un ciclo terribile: ci sarà da affrontare
una gara, in pratica ogni tre giorni. E’ un momento
decisivo per la stagione del Napoli?
“Decisivo no, ma importante sì. Preferisco
soffermarmi però, solo sulle gare di campionato.
Della sfida di coppa Italia Tim contro la Roma, ne
preferisco parlare da sabato. Dicevo il campionato:
sì, a partire da domani, avremo tutte gare
importanti, perché escludendo la Sangiovannese, che
abbiamo già affrontato e battuto al San Paolo, ce la
dovremmo vedere contro le compagini che vanno per la
maggiore in questo torneo, nell’ordine: Perugia per
l’appunto, il Grosseto a soli tre giorni dalla gara
contro la Roma, il Frosinone fuori casa dopo aver
affrontato in quella stessa settimana la trasferta
di Teramo per la coppa Italia di serie C, e tre
giorni dopo chiuderemo al San Paolo per la gara
contro il Lanciano. E’ un ciclo frenetico, fatto di
gare importanti. Sono convinto che sarà perfetto
arrivare alla sosta natalizia mantenendo un
vantaggio sulle seconde di almeno sei-sette punti,
in modo tale che anche la società, nel mese di
gennaio, possa pianificare un mercato invernale già
in ottica futura, e soprattutto darà la possibilità
a me, di lavorare nel primo periodo dopo la sosta,
oltre che sulla condizione atletica dei miei
calciatori con il professor Febbrari, anche su
qualche altro modulo di gioco, tipo il 3-4-3, che
poi sarebbe il mio modulo preferito. Potremmo farlo
solo se saremmo abbastanza tranquilli in classifica,
anche se rimane, comunque, il nostro unico pensiero
stagionale, il raggiungimento a fine stagione della
serie cadetta”.
- Mister, cosa pensa del numero uno azzurro, Gennaro
Iezzo, un giocatore che gioca in serie C, ma che
addirittura ha sfiorato la nazionale?
“Iezzo è di sicuro uno di quei giocatori della
nostra rosa, che vederlo giocare in serie C, è
davvero, tra virgolette, uno scandalo. Conoscevo
bene Gennaro, già prima di venire a Napoli. Infatti
l’ho avuto ed apprezzato tantissimo nei miei mesi al
Cagliari nell’anno della promozione in serie B.
Rimasi in contatto con lui, anche dopo la mia
esperienza isolana. Ci sentivamo spesso
telefonicamente. E fu proprio così, che venni a
sapere da lui, che Lippi lo aveva contattato per
dirgli che stava pensando di convocarlo per la
tournè nord-americana della nazionale. Poi gli fu
preferito Angelo Peruzzi. Non solo, ma Iezzo, prima
di scegliere di venire a giocare con la maglia del
Napoli, aveva ricevuto anche offerte da squadre di
serie A. Poi lui, visto che è nato a Castellamare di
Stabia, in provincia di Napoli, ha preferito venire
a giocare qui da noi. E noi ce l’ho teniamo stretto.
Non so sinceramente quanti calciatori, viste le
numerose offerte di compagini di categorie
superiori, avrebbero fatto la sua stessa scelta. Gli
va dato atto, che oltre ad essere un bravissimo
portiere, è anche un ragazzo dal grande cuore”.
- Mister, per concludere, porterete con voi a
Perugia anche Emanuele Calaiò?
“Si senz’altro. Manu verrà con noi, in modo tale che
avrà modo di allenarsi con la squadra. Il calciatore
ha in pratica recuperato dall’infortunio alla
caviglia, quindi è conveniente per lui, che stava
attraversando un ottimo momento di condizione
fisica, e per noi, che lo rivorremmo presto, non
perdere la condizione fisica, e farsi trovare pronto
già dalla gara contro la Roma, per essere convocato.
Lo dicevo prima, il mese che comincia domani è molto
importante per noi, e quindi abbiamo bisogno di
tutti, nella massima condizione fisica”.
Ed allora caro mister, in bocca al lupo a te ed a
tutta la squadra, per questo intenso ed importante
mese di dicembre calcistico.
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