24/1/2006
(MICHELE CAIAFA) – “E’ dall’inizio del mese che in
pratica sta arrivando un giocatore a settimana, per
puntellare alla grande una rosa che era già giusta
precedentemente, a cui occorreva, come sta
avvenendo, dei calciatori di qualità per dare un po’
di respiro a coloro i quali stavano tirando la
carretta dall’inizio della stagione. A questo punto
avrò delle opzioni in più per poter giostrare ancora
meglio nelle mie scelte tecnico-tattiche”. Queste le
prime parole dell’allenatore del Napoli Edy Reja,
nella consueta conferenza stampa alla ripresa degli
allenamenti. “Poi – continua il trainer goriziano –
stamani ho avuto anche la sorpresa di nuovo arrivo
alla nostra corte, quello di Ivano Trotta”.
- Ecco mister, parliamo proprio delle
caratteristiche di questo nuovo rinforzo, e di quale
componente della rosa azzurra potrebbe essere,
eventualmente, l’alternativa.
“Trotta me lo ricordo anche lo scorso anno con il
Rimini, quando i romagnoli ci affrontarono al San
Paolo nella penultima giornata della regular season.
Ha caratteristiche importanti sia in fase offensiva
che in quella difensiva. Imposta molto bene entrambe
le fasi del gioco. Poi lo scorso anno riuscì bene
anche nella fase realizzativa, segnando sette reti.
Anche se il Rimini era una squadra ben articolata
sul rettangolo verde di gioco e questa cosa avrebbe
potuto facilitare il suo compito nel fare goal, ma
questo che ho detto può valere quando uno sigla una
o due reti, ma non quando se ne fanno sette. Lui ha
un bel piede, ed è evidente che vede molto bene la
porta, pur non essendo un attaccante. Il calciatore
della rosa azzurra con cui Trotta si potrà
alternare, non c’è dubbio che, anche se con
caratteristiche completamente diverse, potrà far
rifiatare, a seconda delle condizioni di forma e
delle caratteristiche degli avversari che andremo ad
affrontare, Marco Capparella”.
- A questo punto la rosa si è riempita di giocatori
che praticano la fascia, sia in fase difensiva che
in quella offensiva, come Bogliacino, Capparella,
Trotta, Lacrimini, Grava, Cupi. E’ il caso forse di
sviluppare maggiormente il gioco sugli out esterni,
per mettere cross al centro dell’area per le punte?
“Certamente, è così. Già domenica contro la Lucchese,
abbiamo fatto maggiore gioco sulle fasce, con
Capparella e Grava che spingevano sulla destra e
Bogliacino e soprattutto Lacrimini che facevano la
stessa cosa sulla sinistra. Certo che questa
tematica tattica dei cross e del gioco sulle fasce,
va a questo punto ulteriormente approfondita negli
allenamenti settimanali, perché è fondamentale nel
calcio moderno, creare la superiorità numerica con
la sovrapposizione degli uomini sulle fasce e la
ricerca del cross dal fondo per creare pericoli alle
difese avversarie. Poi noi abbiamo lì davanti gente
come Sosa e Calaiò, che di testa sono davvero
bravi”.
- A proposito di Calaiò, caro mister, cosa sta
passando in questo periodo il ragazzo, che sembra
nuovamente involuto rispetto al bomber che abbiamo
potuto ammirare nel mese di novembre?
“Periodi di appannamento possono capitare a
qualsiasi attaccante. Vi ricordate cosa è successo a
Luca Toni, che prima di tornare a fare di nuovo goal
a raffica, aveva accusato un periodo di appannamento
anche lui, con nessuna rete siglata in cinque gare.
Può succedere ad una punta, che per un periodo di
tempo la palla non vuole proprio attraversare la
linea bianca. Ma Emanuele deve stare tranquillo, non
deve preoccuparsi tanto per il goal, tanto prima o
poi arriveranno anche quelli. Intanto domenica,
anche se non ha segnato, ha fatto delle cose buone:
è arrivato sul fondo dalla sinistra ed ha crossato
al centro mettendo una palla d’oro per Sosa e
Capparella, che purtroppo non sono riusciti ad
arrivare bene su quel pallone. Inoltre è stato bravo
anche a far filtrare un paio di palloni per Sosa.
Per un punta non conta solo il goal, pur se molto
importante, ma anche far parte in maniera importante
della manovra offensiva di una squadra. Ripeto,
Calaiò deve solo rimanere tranquillo”.
- Per concludere: domenica affronterete il Sassari
Torres di Cuccureddu, allenatore risultato sempre
ostico per come imposta le sue squadre quando
affronta gli azzurri. Come vi preparerete in vista
di questo match?
“Conosciamo bene le squadre di Cuccureddu. Non
praticano un gioco spettacolare e mettono sempre
otto uomini dietro la linea della palla. Poi per
quel che concerne la Torres, hanno lì davanti due
torri come Tozzi Borsoi ed Evacuo, che vedono molto
bene anche la porta. Ma noi studieremo le nostre
contromosse per affrontarli. Di certo non sarà una
gara facile, visto che giochiamo sul loro campo, ma
faremo di tutto per tornare dall’isola sarda, con
tre punti in cassaforte”.
Ed anche i tifosi sperano che vada proprio così.
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