(Dall’inviato a Castelvolturno MICHELE
CAIAFA / foto di FELICE DE MARTINO) –
“Sono molto contento di essere approdato al
Napoli. Ho toccato già con mano il prestigio
di questa società ed il grande tifo azzurro”
– queste le prime dichiarazioni del
centrocampista del Napoli Samuele Dalla Bona
(nella foto), arrivato alle falde del
Vesuvio con in tasca un contratto
quadriennale alla vigilia del “Trofeo Birra
Moretti”, ma che soltanto oggi è stato
presentato alla stampa, per le seguenti
motivazioni che ha tenuto a precisare il
direttore generale partenopeo Pierpaolo
Marino: “Soltanto oggi presentiamo
ufficialmente Samuele Dalla Bona, in quanto
la sua presentazione sarebbe dovuta avvenire
alla presenza anche del presidente Aurelio
De Laurentiis. Purtroppo la trattativa
quando stava per concretizzarsi si allungò
di qualche ora e quindi non fu più possibile
fare quella conferenza con il nostro patron.
A quel punto ci siamo detti che era meglio
far disputare al ragazzo le gare di coppa
Italia e poi, a chiusura di mercato, ci
sarebbe stata la presentazione ufficiale. Ed
oggi, approfittando anche della conferenza
stampa di Georgy Garics, vi presentiamo, per
così dire, anche Dalla Bona”. Ma c’è un
ulteriore riflessione del diggì azzurro:
“Tengo anche a dirvi che il motivo del
protrarsi della trattativa fu dovuto al
fatto che Sam si stava accordando con l’Aek
Atene e quest’anno avrebbe disputato anche
la Champions League. Perciò, è motivo di
ulteriore orgoglio per noi che Dalla Bona
alla fine abbia scelto Napoli, sposando
quindi un progetto importante qual’è il
nostro”.
La parola a questo punto passa di nuovo al
centrocampista, anzi alla mezzala, come lui
stesso tiene a precisare: “Fondamentalmente
sono una mezzala e preferisco giocare in
questo ruolo in un centrocampo a tre. Però
mi districo molto bene anche nel centrocampo
a due e volendo posso giocare anche sugli
esterni”. Un vero jolly.
Esperienze passate importanti nel Chelsea ma
anche nel Milan, dove però ha giocato per
intero una sola stagione quando aveva
ventuno anni: “Ringrazio la società
rossonera per avermi riportato in Italia,
anche se devo dire che al Chelsea, dove sono
stato fino all’età di vent’anni, avevo già
giocato due stagioni da titolare.
L’esperienza milanese poi, l’ho fatta forse
troppo in giovane età (21 anni per
l’appunto) e non seppi all’epoca farmi molto
valere in campo. Gli anni successivi poi,
girando in prestito per le compagini di
Bologna, Lecce e Sampdoria, ho avuto degli
alti e bassi. Per me comunque il capitolo
Milan si è chiuso definitivamente e non ho
nessun rimpianto, anzi si profila adesso un
momento fondamentale ed importante per la
mia carriera in quanto sono al Napoli e
voglio fare bene con continuità e per
sempre”. Ottime premesse caro Sam, dopo
anche quello che di buono ti abbiamo visto
fare in campo.
Ma allora parliamo di questo campionato, la
B, che tu, insieme agli altri azzurri, ti
troverai ad affrontare per l’arco
dell’intera stagione: “Abbiamo disputato un
ottimo precampionato e soprattutto delle
bellissime partite in coppa Italia contro
avversari forti come l’Ascoli e soprattutto
la Juventus, e li abbiamo battuti. Ma da
sabato inizia il campionato e scopriremo
tutti che non sarà più la stessa cosa: il
torneo cadetto è molto lungo e stressante e
poi non tutte le compagini, soprattutto
quelle che verranno al San Paolo, ci
permetteranno di esprimere al meglio il
nostro gioco. Ma noi siamo il Napoli, una
squadra che è stata costruita per vincere e
quindi ce la metteremo tutta, faremo ogni
sacrificio, per raggiungere già da quest’anno
la massima serie, cosa che questo pubblico
stupendo merita alla grande”. Altre belle
parole.
Squadra, questa azzurra, che può quindi già
puntare al massimo obiettivo? “Senza dubbio,
la difesa, con gli innesti di Paolo
Cannavaro e Domizzi è ok, l’attacco con il
capocannoniere della B Bucchi e con un
Calaiò che vedo in forma smagliante è
davvero esplosivo. Anche nella linea mediano
stiamo messi molto bene e soprattutto c’è un
Bogliacino ogni giorno sempre più padrone
del suo ruolo. Non c’è dubbio, abbiamo già
raggiunto la quadratura della grande
squadra, adesso però bisogna continuare a
lavorare per fare sempre meglio”.
Ma un pensierino all’azzurro, quello della
Nazionale però, c’è sempre? “Sono giovane e
quindi non vedo il motivo perché non dovrei
pensare alla Nazionale, anzi vi dico di più,
penso che il fatto stesso che abbia
girovagato per molte squadre su e giù per
l’Italia, non mi abbia messo davvero in luce
agli occhi dei vari cittì della Nazionale.
Ma adesso ho sposato ben lieto questo
progetto-Napoli e spero un giorno, grazie
alle mie prestazioni in questa città, di
approdare anche alla Nazionale. Per il
momento però, penso solo a questo azzurro,
l’azzurro di Napoli”. Dolci parole per le
orecchie dei supporters partenopei…