29/4/2005
(dal mensile n. 6, Raffaele Russo) -
Gerardo Scgettino, 21 anni, è sicuramente fra i
giovani più interessanti del settore giovanile
del Napoli. Considerato una delle promesse della
Beretti, è ormai da molto tempo che si allena
regolarmente con la prima squadra, mettendosi in
luce con deliziose giocate. Lo abbiamo
incontrato per farci raccontare il suo punto di
visto su questa magnifica esperienza che sta
vivendo.
Gerardo, da quando sei al Napoli?
Questa per me è il primo anno, fortunatamente si
sono accorti di me. Sono molto contento di poter
vivere questa esperienza e spero che il futuro
mi possa riservare emozioni con il Napoli sempre
più importanti.
Ci descrivi un po’ le tue caratteristiche
tecniche e ci riveli se c’è un giocatore a cui
ti ispiri?
Io sono un trequartista. Come tale ho bisogno di
buone doti tecniche, che fortunatamente non mi
mancano. Non mi ispiro a nessun calciatore in
particolare, certo non posso non ammirare quello
che ha fatto Maradona con questa maglia. Dire di
ispirarsi a lui sarebbe un’esagerazione!
Cosa ti aspetti da questa esperienza nel Napoli?
Da questa esperienza al Napoli, ho avuto già
tanto. Spero che ci possa essere un lungo futuro
con questa maglia. Il mio sogno sarebbe di
rimanere al Napoli per tutta la mia carriera,
essendo la squadra per cui tifo.
Ritieni che il Napoli debba pensare a
concentrarsi per i Play-off, o possa ancora
raggiungere il Rimini?
Penso che noi dobbiamo cercare di vincere ogni
singola partita, senza bruciare le tappe o fare
tanti calcoli. Fare esclusivamente la corsa al
primo posto potrebbe rivelarsi un boomerang,
perché se non dovessimo riuscirci, ci troveremmo
a disputare i play-off demoralizzati per il
mancato raggiungimento dell’obiettivo. Se al
contrario, come stiamo facendo, giochiamo ogni
partita come una finale, senza guardare la
classifica, potremmo trovare a fine campionato
gradite sorprese.
Parliamo un po’ della Berretti; quali sono gli
obiettivi di questa squadra per quest’anno?
Per il momento siamo primo con un buon margine
di vantaggio sulla seconda. Non dovrebbe essere
difficile mantenere il primato. Di certo noi non
ci accontenteremo e cercheremo di dare il
massimo per raggiungere un risultato importante
anche nella competizione Nazionale, che è molto
ambita e molto importante. Sarebbe un sogno
vincere anche quella.
Che differenze hai notato in questo cambio di
gestione tecnica fra Lucignano e Caffarelli?
Ritengo che sono due bravissime persone, oltre
che due ottimi allenatori. Sono molto
disponibili ad aiutare a superare le numerose
difficoltà che noi incontriamo quotidianamente
siano esse inerenti al campo o meno. Non sarebbe
giusto parlare di differenze anche se a dire la
verità sono pochissime.
Ritornando alla prima squadra quali insidie il
Napoli troverà nelle prossime sfide di
campionato?
Le difficoltà saranno sempre tante, perché ogni
squadra che incontreremo avrà un obiettivo e
dovrà lottare per ottenerlo. Nessuno ci regalerà
nulla, anzi dovremo sudare per cercare di
vincere tutte le gare per arrivare a fine
campionato in forma fisicamente e col morale
alle stelle.
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