• SOMMA: “AMO NAPOLI, MA RISPETTO REJA” •

1/3/2006

(ESCLUSIVA PianetAzzurro di VINCENZO CIMMINO) - Il calcio spesso è pieno di contraddizioni e una di queste ha colpito Mario Somma, da tanti indicato come uno degli allenatori più promettenti in circolazione ma che da circa un mese è stato esonerato dal suo posto di lavoro, ovvero la panchina dell’Empoli. Nato come tecnico tra i dilettanti del Pro Cisterna, l’allenatore originario di Latina ha fatto tanta gavetta in squadre come Baracca Lugo, Terracina, Potenza e Albalonga. Qualche anno dopo, la Campania gli ha portato fortuna in quanto portando la Cavese in C2 comincia a farsi conoscere dagli addetti ai lavori, ma i suoi capolavori restano le promozioni dell’Arezzo, che porta in B dalla C2, e dell’Empoli, condotto in A con un gruppo dall’età media bassissima. Proprio quest’impresa gli permette di vincere nel 2005 l’ambito premio ‘allenatore dell’anno’.
Abbiamo sentito il bravo allenatore mentre era intento a svolgere uno dei suoi hobby preferiti, ma non vogliamo anticiparvi nulla, leggete e ne scoprirete di più.
Signor Somma, come sta occupando il tempo in questi mesi senza panchina?
“Pesco! La pesca è il mio hobby preferito e non lascio perdere mai l’occasione di mettermi con una canna in mano. Anche adesso sto in barca pescando!” e se non volessimo credergli ecco che si rivolge alla persona che gli sta accanto dicendogli “ma dove vai? Vai al largo che è più pieno di pesci!”. Poi rivolgendosi di nuovo a noi aggiunge: “Devo rifarmi di tre mesi che non mi hanno permesso di praticare questa attivita!”.
Si riferisce ai tre mesi passati sulla panchina dell’Empoli? Penso che lei in questi tre mesi alla pesca ci abbia pensato poco, vero?
“Infatti si scherza, ma questi mesi di serie A con l’Empoli sono stati fantastici, un’esperienza per me davvero importante. Pazienza se poi è culminata con un esonero”.
Già, l’esonero. Ma era davvero necessario allontanarla dalla panchina dell’Empoli?
“Secondo me è stato irrilevante, l’Empoli è stato e continua ad essere tanto sfortunato ma le sue belle prestazioni le sforna sempre. Anche se non ne sono più l’allenatore, spero tanto che possa no riuscire a salvarsi, se lo meritano davvero. Certo che essere esonerato brucia sempre ma come si dice… c’amma fa!”.
Da un azzurro toscano ad un altro partenopeo, come lo vede il Napoli?
“Il Napoli lo vedo benissimo, involato verso la promozione. Ultimamente ha subito un calo vistoso, ma sembra riprendersi, perchè è impensabile che una squadra nell’arco di un campionato non subisca di queste flessioni. Adesso ci sarà un momento fondamentale per il campionato: nelle prossime 7-8 gare davvero si potrebbe decidere tutta la stagione ma ripeto che per me il Napoli ha la B in tasca… a meno di clamorosi exploit di Frosinone o Sangiovannese”.
A Napoli si dice però che Reja andrà via comunque a fine stagione, promozione o no. Cosa ne pensa?
“Non so, non voglio entrare nei particolari. Vi dico solo che io ho avuto il piacere di essere allenato da Reja: è un grande mister ed un uomo ancora più grande. E’ un signore in questo ambiente, di quelli che se ne vedono pochi in giro”.
Certo che se Reja dovesse andare via per far posto ad un certo Somma…
“Non voglio rispondere a questa cosa. Il mio rispetto e la mia ammirazione per Reja hanno la meglio sul mio amore per questa squadra e questa città. Questo non significa che rifiuterei, ma al momento è assolutamente poco garbato nei confronti di un uomo che sta portando il Napoli in B, parlare di un altro allenatore sulla sua panchina”.
Signor Somma, allora ci svela i progetti per il suo futuro immediato?
“Pesca, pesca, pesca e ancora tanta pesca. Lasciatemi rilassare adesso che sto in vacanza, poi se qualcuno mi chiamerà attraccherò la barca, poserò la canna e prenderò il pallone, ma per ora nessuno mi schioda dal mio hobby”.
Chiudiamo quest’intervista con una clamorosa gaffe verso Somma al quale auguriamo “Buona pesca”, ignari delle regole scritte e non scritte che regolano questa attività.
“Ma non sa che non si fa mai un augurio del genere? Al massimo avrebbe dovuto dire ‘In culo alla balena’! Va a finire che per oggi non si prenda più neanche un pesciolino…”.

 

 

 

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