28/4/2006
(MICHELE CAIAFA) – “Siamo
davvero soddisfatti di aver
abbandonato una categoria
come la C, una dimensione
che, se ci levi due o tre
piazze, è davvero piccola,
soprattutto per una città ed
una società come il Napoli”.
Queste le prime parole di
colui il quale, con ogni
probabilità, indosserà per
l’ultima volta al San Paolo
la mitica maglia numero 10,
quella che si metteva
addosso il campione dei
campioni Diego Armando
Maradona.
- Caro Pampa, ma allora la
indosserai la “camiseta
azzurra” n. 10 per la festa
napoletana allo stadio San
Paolo nel match contro il
Frosinone?
“Spero di sì, ma mancano
ancora due giorni alla
partita, e sarà il mister,
come sempre, a prendere le
decisioni su chi dovrà
scendere in campo. Comunque
se dovessi giocare
dall’inizio indosserò la
mitica 10, che per me che
sono un argentino…”.
- E della festa napoletana
per la promozione cosa ne
pensi? Che sensazioni hai?
“Siamo felici che la gente
di Napoli sia contenta per
la promozione che abbiamo
ottenuto. Domani saremo
festeggiati ufficialmente
anche in Comune. E poi,
visto che la prevendita va a
gonfie vele, domenica si
prevede ancora un grande
afflusso di nostri tifosi
sulle gradinate dello stadio
per continuare la festa per
la vittoria del campionato.
Questo non esclude il fatto
che per il Frosinone non ci
sarà trippa per gatti.
Vogliamo vincere il match,
perché puntiamo a battere il
record del Perugia dei 71
punti conquistati in serie
C”.
- E domenica ci sarà anche
il presidente Aurelio De
Laurentiis, appena ritornato
da Los Angeles.
“Il presidente lo vedremo
già domani quando saremo
ospitati dal Comune. Siamo
contenti di avergli regalato
questa prima piccola
soddisfazione. Lui è felice
di ciò, ma naturalmente non
entusiasta, perché già sta
pensando al Napoli che sarà,
quello da costruire in
questi anni e che un giorno
calcherà i palcoscenici
europei. Ed il patron merita
questo ed altro…Lui è stato
il primo a credere in questo
progetto di rinascita
napoletana del calcio, ci ha
messo i soldi ed anche la
faccia. Quindi è ovvio che i
suoi programmi siano
ambiziosissimi”.
- Roberto, tornando alla più
stretta attualità, qual è
stato il segreto del gruppo
di quest’anno?
“I segreti sono stati due.
Il primo riguarda il fatto
che già conoscevamo ormai
bene, molti di noi, il
campionato di C. Il secondo
segreto, è stata la
conoscenza che siamo
arrivati ad avere fra noi
tutti giocatori della rosa
partenopea. Siamo cresciuti
durante l’intero arco
stagionale, finendo il
campionato alla grande. Ed
anche quando avemmo quel
periodo di crisi, tra
gennaio e febbraio, che
culminò con la sconfitta di
Castellamare, ci siamo
rialzati con le nostre
forze. Dopo quella
sconfitta, abbiamo avuto un
lunghissimo faccia a faccia
fra di noi, dove ci dicemmo
tutto, ma davvero tutto,
sulle cose che non andavano
per il meglio. Ne parlammo
anche con il mister ed il
direttore. Ed alla fine
abbiamo ritrovato la chiave
perduta e siamo andati
avanti in una maniera più
che decorosa, concludendo,
ribadisco, questo torneo di
C senza alcun problema”.
- Per concludere, farai
parte anche del Napoli del
prossimo anno?
“Penso e spero di restare in
azzurro anche nella prossima
stagione. Intanto però, mi
godo la soddisfazione di
aver raggiunto questo primo
nostro traguardo, piccolo,
ma naturalmente importante
per catapultare il Napoli
nel calcio che conta…
|