• ROBERTO SOSA: “SE DOMENICA DOVESSI GIOCARE DALL’INIZIO, INDOSSERO’ LA MITICA MAGLIA NUMERO 10 •

28/4/2006

(MICHELE CAIAFA) – “Siamo davvero soddisfatti di aver abbandonato una categoria come la C, una dimensione che, se ci levi due o tre piazze, è davvero piccola, soprattutto per una città ed una società come il Napoli”. Queste le prime parole di colui il quale, con ogni probabilità, indosserà per l’ultima volta al San Paolo la mitica maglia numero 10, quella che si metteva addosso il campione dei campioni Diego Armando Maradona.
- Caro Pampa, ma allora la indosserai la “camiseta azzurra” n. 10 per la festa napoletana allo stadio San Paolo nel match contro il Frosinone?
“Spero di sì, ma mancano ancora due giorni alla partita, e sarà il mister, come sempre, a prendere le decisioni su chi dovrà scendere in campo. Comunque se dovessi giocare dall’inizio indosserò la mitica 10, che per me che sono un argentino…”.
- E della festa napoletana per la promozione cosa ne pensi? Che sensazioni hai?
“Siamo felici che la gente di Napoli sia contenta per la promozione che abbiamo ottenuto. Domani saremo festeggiati ufficialmente anche in Comune. E poi, visto che la prevendita va a gonfie vele, domenica si prevede ancora un grande afflusso di nostri tifosi sulle gradinate dello stadio per continuare la festa per la vittoria del campionato. Questo non esclude il fatto che per il Frosinone non ci sarà trippa per gatti. Vogliamo vincere il match, perché puntiamo a battere il record del Perugia dei 71 punti conquistati in serie C”.
- E domenica ci sarà anche il presidente Aurelio De Laurentiis, appena ritornato da Los Angeles.
“Il presidente lo vedremo già domani quando saremo ospitati dal Comune. Siamo contenti di avergli regalato questa prima piccola soddisfazione. Lui è felice di ciò, ma naturalmente non entusiasta, perché già sta pensando al Napoli che sarà, quello da costruire in questi anni e che un giorno calcherà i palcoscenici europei. Ed il patron merita questo ed altro…Lui è stato il primo a credere in questo progetto di rinascita napoletana del calcio, ci ha messo i soldi ed anche la faccia. Quindi è ovvio che i suoi programmi siano ambiziosissimi”.
- Roberto, tornando alla più stretta attualità, qual è stato il segreto del gruppo di quest’anno?
“I segreti sono stati due. Il primo riguarda il fatto che già conoscevamo ormai bene, molti di noi, il campionato di C. Il secondo segreto, è stata la conoscenza che siamo arrivati ad avere fra noi tutti giocatori della rosa partenopea. Siamo cresciuti durante l’intero arco stagionale, finendo il campionato alla grande. Ed anche quando avemmo quel periodo di crisi, tra gennaio e febbraio, che culminò con la sconfitta di Castellamare, ci siamo rialzati con le nostre forze. Dopo quella sconfitta, abbiamo avuto un lunghissimo faccia a faccia fra di noi, dove ci dicemmo tutto, ma davvero tutto, sulle cose che non andavano per il meglio. Ne parlammo anche con il mister ed il direttore. Ed alla fine abbiamo ritrovato la chiave perduta e siamo andati avanti in una maniera più che decorosa, concludendo, ribadisco, questo torneo di C senza alcun problema”.
- Per concludere, farai parte anche del Napoli del prossimo anno?
“Penso e spero di restare in azzurro anche nella prossima stagione. Intanto però, mi godo la soddisfazione di aver raggiunto questo primo nostro traguardo, piccolo, ma naturalmente importante per catapultare il Napoli nel calcio che conta…
 

 

 

 

 

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