2/10/2005
(dal
mensile di settembre Raffaele Russo / foto di Rosa
Ciancio) - Luigi Vitale, classe ‘87, campano
“doc” di Castellammare , è sicuramente fra i
giovani più interessanti del settore giovanile del
Napoli. Considerato una delle promesse della Beretti,
ha avuto la fortuna di partecipare al ritiro con la
prima squadra, mettendosi in luce con deliziose
giocate. Lo abbiamo intervistato per farci raccontare
il suo punto di visto su questa magnifica esperienza
che sta vivendo.
Luigi, da quando sei al Napoli?
“Questo per me è il secondo anno. Sono molto
contento di poter vivere questa esperienza e spero che
il futuro mi possa riservare emozioni con il Napoli
sempre più importanti”.
Ci descrivi un po’ le tue caratteristiche tecniche e
ci riveli se c’è un giocatore a cui ti ispiri?
“Io gioco solitamente da esterno sinistro. Penso che
sia il ruolo in cui riesco ad esprimere meglio tutte
le mie caratteristiche. Non mi ispiro a nessun
calciatore in particolare, attualmente però sono
ammirato dalla classe del talentuoso brasiliano Inacio
Pià. Spero un giorno di poter essere importante come
lui in questa squadra”.
Cosa ti aspetti da questa esperienza nel Napoli?
“Da questa esperienza al Napoli, ho avuto già
tanto. Spero che ci possa essere un lungo futuro con
questa maglia. Spero di riuscire ad entrare nel giro
della prima squadra quanto prima possibile e mi auguro
che in questa stagione possa disputare qualche
scampolo di partita in serie C”.
Cosa pensi del Napoli e delle sue tre vittorie
consecutive? E’ davvero così forte la squadra
azzurra?
“Penso che il Napoli sia la squadra migliore della
categoria e come si vede lo sta dimostrando sul campo.
La cosa che mi conforta è che sono sicuro che ci sono
ampi margini di miglioramento. Quando questa squadra
sarà al top, non ce ne sarà per nessuno!
Il Napoli raggiungerà la promozione con largo
anticipo e senza nessun problema. E’ una squadra che
è stata costruita sapientemente per stravincere il
campionato, con i giusti innesti nell’organico già
affiatato della passata stagione”.
Cosa hai provato quando il mister Edy Reja ti ha fatto
debuttare al San Paolo contro La Juventus nel trofeo
Birra Moretti?
“E’ sicuramente un bel ricordo che mi rimarrà a
lungo.E’ emozionante giocare al San Paolo di fronte
ad un pubblico eccezionale; quando poi di fronte hai
avversari come la Juventus è tutto amplificato. Ho
giocato gli ultimi dieci minuti dell’incontro ma mi
sono sembrati molti di più!. Spero che il Napoli
torni presto a giocare partite così importanti e
naturalmente speso di essere anche io un protagonista
per gli Azzurri”.
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