NAPOLI - TRIESTINA 0-0  

 

 

Servizi a cura dell'inviato Marco Santopaolo

 

 

NAPOLI (4-3-3): Manitta sv; Del Grosso 6,5 (48'st Vieri ng), Zamboni 6, Portanova 6, Tosto 6,5; Bernini 6, Montesanto 6, Olive ng (14'pt Montezine 6,5); Savoldi 5,5 (27'st Sesa ng), Dionigi 5, Zanini 6. A disp.: Brivio, Cvitanovic, Bonomi, Martinez. All. Simoni 6 

TRIESTINA (4-4-2): Campagnolo 6,5; Minieri 6, Pecorari 6, Bega 6,5, Mantovani 6,5; Marianini 6, Parola 6, Aquilani 5,5, Beati ng (5'pt Boscolo 6); Godeas 5,5, Baù 5,5 (38'st Noselli ng). A disp.: Pinzan, Ferronetti, Carbone, Rigoni, Moscardelli. All. Tesser 6 

ARBITRO: Tombolini di Ancona 5

Guardalinee: Cavuoti-Formasin

Quarto uomo: Damato

AMMONITI: Bernini (N), Portanova (N), Montezine (N), Baù (T), Savoldi (N), Aquilani (T)

NOTE: serata fredda, forte vento che ha disturbato la gara. Spettatori e incasso non comunicati. Angoli 11-3 per il Napoli. Recupero: 4'pt, 5'st. 

 

NAPOLI - E' il gol il grande assente allo stadio San Paolo. Al Napoli manca il colpo del ko, anche se la squadra di Simoni ha confermato progressi nella manovra e nella determinazione. Peccato, però, che a questo punto della stagione il bel gioco non basti per sognare il colpo d'ali, davvero improbabile per come si sono messe le cose. La Triestina torna a casa con un punto cercato e difeso con gli artigli, ma anche con grande organizzazione. Fallita la prova della verità, il Napoli si appresta, così, a vivere un finale di stagione - anzi, una terza parte di campionato - anonimo e senza sussulti. Con un occhio - di riguardo - ai risultati delle squadre che stanno dietro.

Simoni ha scelto ancora il 4-3-3, un modulo reso inutile dalla mancanza di cinismo sottoporta degli attaccanti azzurri (servito chi sosteneva l'inutilità di Spinesi). Ancora fuori fase Dionigi e Savoldi, con le alternative che mancano. Gli altri interpreti dell'undici azzurro hanno comunque dato il massimo, sopperendo i limiti offensivi con la corsa e con un grande coraggio.

Il Napoli ha studiato l'avversario per tutta la metà della prima frazione di gioco, per poi organizzare le idee e schiacciare la Triestina nella propria area fino alla fine del primo tempo. Gli azzurri partono con il piede giusto, e mettono subito spavento a Campagnolo con una girata di testa di Savoldi deviata sopra la traversa dall'estremo alabardato. La Triestina è ben messa in campo dal suo allenatore Tesser: 4-4-2 con interpreti molto tecnici che non risparmiano il fallo tattico per spezzettare il gioco. Il Napoli, voglioso e manovriero, risponde e la partita perde subito due protagonisti per infortunio, uno per parte. Nel Napoli va fuori Olive (dentro Montezine) dopo che la Triestina aveva dovuto inserire il piccolo Boscolo al posto di Beati dopo pochissimi giri di lancetta. La velocità dei rapidi due neoentrati vivacizza la partita, ed è il Napoli a coglierne i frutti. Lo spartiacque fra le due parti del primo tempo è segnato da un colpo di testa di Mantovani che termina di poco alla destra di Manitta, giusto alla metà dei primi quarantacinque di gioco. Da quel momento, il Napoli comincia a premere affidandosi, sulle fasce, agli infaticabili Del Grosso e Tosto. Tesser pensa bene di arretrare gli esterni di centrocampo, i friulani si difendono dalle folate azzurre in massa. Tenta l'affondo lungo le corsie laterali la squadra di Simoni, con Tosto e Del Grosso che non si risparmiano parecchi scatti lungo gli out, e intorno alla mezzora prima Bernini, poi Zanini pervengono al tiro in area di rigore dopo sgroppate in grande stile sulla destra. La Triestina però si difende ordinatamente, con Bega che guida ottimamente il proprio reparto arretrato. L'unica sbavatura poteva però costare caro, con una girata nella propria porta di un difensore che chiama Campagnolo ad un volo plastico. Si gioca ad una sola porta, sebbene il Napoli manchi sempre dell'ultimo anello, il tiro. Si procede così con un buon ritmo fino alla fine, e l'ultimo sussulto è un tentativo di girata sottoporta da parte di Savoldi, con il cuoio che non viene agganciato. Manitta non ha mai l'occasione di scaldarsi le mani mentre il suo collega assiste alla grande pressione degli uomini di Simoni che però non riesce a concretizzarsi.

Nella ripresa il Napoli ha cominciato sulla falsa riga del primo. Ancora una volta l'attenzione degli spettatori è catturata dall'area triestina. Il Napoli ha continuato a premere, arrivando anche più spesso in area. Le emozioni non sono mancate, ma una Triestina bene organizzata non ha mai gettato la spugna. Pochi minuti e Dionigi si fa notare, con un tiro in area di rigore deviato da Bega. Il Napoli si riversa in avanti con grande foga agonistica, e la difesa alabardata comincia a perdere colpi dopo il quarto d'ora. Gli azzurri cingono d'assedio i ragazzi di Tesser, che cercano di agire di rimessa con scarsi risultati. Solo una disattenzione di Tosto, che si attarda nel rinvio, permette a Godeas di far partire un velenoso fendente che sfiora il gol. L'unico palpito della ripresa da parte degli ospiti è solo un break, con gli azzurri che riprendono a pressare. Forcing di un Napoli generosissimo, passa il quarto d'ora e capitano due occasioni sui piedi degli partenopei, con l'argentino Montezine protagonista di entrambe: prima un suo sinistro da fuori area termina alto di poco, poi un suo cross dalla sinistra è agganciato da Dionigi che spreca calciando addosso a Campagnolo. E' qui il succo dell'intera gara: il Napoli ha gettato le basi, costruito, senza riuscire a concretizzare. Tutto secondo i piani dell'avversario. 

LE PAGELLE DEGLI AZZURRI

MANITTA sv: Dopo l'ennesima settimana di critiche, l'estremo siciliano non ha modo di esibirsi in alcun intervento, restando inoperoso per l'intera gara.

 

DEL GROSSO 6,5: corre sulla destra portando il suo contributo alla manovra azzurra. Affonda spesso sulla sua corsia alternandosi in parallelo con Tosto.

(48'st VIERI ng: troppo poco in campo)

 

PORTANOVA 6: poco lavoro per lui, la pressione dell'avversario a tratti è inesistente.

 

ZAMBONI 6: anche l'ex leccese non è molto impegnato, d'altronde la Triestina non tirerà mai nello specchio della porta napoletana.

 

TOSTO 6,5: il difensore calabrese dimostra di avere tre polmoni e due cuori: affonda sempre sulla sinistra giocando da centrocampista offensivo e guardando sempre a vista gli attaccanti avversari. 

 

BERNINI 6: sgroppa generosamente sulla sinistra dando continuità alle iniziative di Del Grosso, ma non sempre è incisivo.

 

MONTESANTO 6: molto cuore da parte del centrocampista azzurro che recupera tanti palloni cercando di far ripartire la squadra.

 

OLIVE ng: esce subito per infortunio

(dal 14' pt MONTEZINE 6,5: buona la prestazione del centrocampista argentino, che a sinistra appare a suo agio. Ravviva la manovra degli azzurri e organizza il forcing contro gli alabardati, dando una gran mano alla squadra).

 

ZANINI 6: il "pirata" non riesce ad incidere come altre circostanze, gioca da esterno sinistro, la stessa posizione che occupava l'anno scorso proprio alla Triestina, ma con risultati migliori.

 

DIONIGI 5: sbaglia tanto sottoporta, gli capita sul piede la palla del vantaggio ma spreca calciandola addosso al portiere. Ancora una volta da rivedere, non è in condizione.

 

SAVOLDI 5,5: un altro attaccante azzurro che non è al top: si muove molto senza però riuscire a far sentire il proprio peso ai difensori avversari, che si sono difesi con ordine e senza eccessivi affanni.

(dal 27'st SESA ng: entra nell'ultimo quarto d'ora ma non incide sul match).

 

L'allenatore SIMONI 6: manda in campo una squadra molto ben organizzata con un 4-3-3 concreto. La squadra ha costruito molto bene senza però riuscire a concretizzare. E i gol non li può fare un pur arzillo 65enne.

 

 
 

                     

 

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