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• LA PARTITA: NAPOLI-TRIESTINA 1-1 •
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23/9/2006
Formazioni
Napoli: Iezzo; Grava; Cannavaro; Giubilato; Savini(63'
Garics); Bogliacino(82' Amodio); Montervino; Dalla Bona;
Capparella(72' Trotta); Calaiò; Bucchi. All. Reja
Triestina: Rossi; Kyriazis; Lima; Mignani; Pesaresi;
Marchini; Rossetti(63' Kalambay); Allegretti; Testini;
Graffiedi(82' Ruopolo); Eliakwu(52' Piovaccari. All.
Agostinelli
Arbitro: Pantana di Macerata
Reti: 18' Bucchi; 85' Kyriazis
Note: Spettatori: 28.933 spettatori (19.241 abbonati e 9.692
paganti) per un incasso di 117.096,00 euro. Angoli: 4-1 per
il Napoli. Ammoniti: Savini; Bucchi; Lima; Marchini
(LUCIANO FASANO) - Deludente pareggio per il Napoli
che dopo due trasferte consecutive torna al S. Paolo per
cercare di far dimenticare le brutte prestazioni fornite
contro Piacenza e Arezzo. Purtroppo, la musica non è
cambiata, anzi, se è possibile, il Napoli ha fatto notevoli
passi indietro. Contro una Triestina modesta, ma ben messa
in campo dall'ex Agostinelli, il Napoli ha giocato una delle
più brutte gare disputate tra le mura amiche. Alla fine è
arrivato un pareggio che sta addirittura stretto alla
Triestina che ha dominato dall'inizio alla fine. Il Napoli
ha dovuto rinunciare dal 1' all'infortunato De Zerbi ed al
suo posto è stato inserito Capparella. In difesa ha trovato
ancora posto Giubilato in virtù dell'influenzato Domizzi. La
Triestina, invece, ha proposto il classico 4-4-2 con la
coppia Graffiedi-Eliakwu in attacco. Fin dalle prime
battute, la Triestina ha preso in mano le redini del gioco
senza però impensierire la difesa napoletana. E' il Napoli,
però, al primo affondo, a trovarsi in vantaggio con Bucchi
che di testa impegna Rossi che però perde il pallone
goffamente: Calaiò è lesto ad impadronirsi della sfera e
fornire un assist allo stesso Bucchi che a porta vuota mette
dentro. Il vantaggio dovrebbe mettere le ali al Napoli che
invece arretra il baricentro permettendo alla Triestina di
premere sull'acceleratore e farsi sempre pericolosa quando
mette il naso in avanti. Prima della fine del tempo, la
squadra di Agostinelli si fa pericolosa in un paio di
occasioni sempre con Rossetti, però con conclusioni che non
impensieriscono più di tanto Iezzo. Il più positivo del
Napoli è Calaiò che al 40' ha una buona occasione ma il suo
colpo di testa termina a lato da buona posizione. Termina un
primo tempo nel quale si è vista più Triestina che Napoli.
Nella ripresa il copione non cambia e già al 1' è la
Triestina a rendersi pericolosa, con Iezzo che esce sui
piedi di Eliakwu e sventa la minaccia. In campo c'è solo la
Triestina che si rende insidiosa altre tre volte in pochi
minuti, prima con Testini che impatta di testa il pallone
che termina di poco a lato e poi altre due volte con il neo
entrato Piovaccari che prima spedisce alto il pallone a
pochi passi da Iezzo e poi colpisce di testa con Iezzo ben
posizionato che blocca. Il Napoli non riesce a rendersi
pericoloso se non sporadicamente, ma prima Bucchi e poi
Dalla Bona sciupano tutto con conclusioni che non
impensieriscono Rossi. Quando il Napoli sembrava assaporare
la vittoria, anche se a fatica, giunge il pareggio ospite al
40'. Batti e ribatti nell'area di rigore del Napoli, con la
palla che giunge ad un liberissimo Kiryazis che di testa
batte Iezzo. Il pareggio è più che meritato, anche se il
Napoli non ci sta e nei minuti di recupero ha due ghiotte
occasioni, prima con Amodio che si fa recuperare all'ultimo
dalla difesa, e proprio agli ultimio secondo di recupero con
Cannavaro che di testa impegna severamente Rossi. Un
pareggio da parte del Napoli che deve preoccupare
soprattutto per quanto riguarda il gioco espresso, ma anche
per il modulo tattico proposto da Reja che assolutamente non
convince. L'allenatore goriziano è sembrato in più di una
occasione in assoluta confusione tecnico-tattica e se non
ritroverà la lucidita e correrà ai doverosi ripari rischia
di vedere compromesso il cammino del campionato già dalle
prime gare.
LE PAGELLE
DEGLI AZZURRI (di Vincenzo Letizia)
REJA 0:
Sbaglia completamente l’impostazione iniziale, lasciando
fuori Amodio che ad Arezzo era risultato il miglior
centrocampista azzurro per riproporre l’inguardabile
Bogliacino. Inoltre, insiste ancora con lo squilibratissimo
modulo a rombo che si è fatto imporre da Marino, pur non
essendoci De Zerbi, quando sarebbe stato più logico
ridisegnare un più affidabile 4-4-2 con Capparella sull’out.
Nel secondo tempo il Napoli patisce le pene dell’inferno a
destra ed il mister goriziano che fa? Cambia la fascia
sinistra, facendo uscire Savini (che era risultato fino a
quel momento uno dei più positivi in campo) e spostando a
sinistra Grava con l’acerbo Garrics a destra. Inoltre,
sarebbe stato assolutamente indispensabile irrobustire il
centrocampo molto prima con gli ingressi di Amodio e Trotta.
Inoltre, la squadra non ha gioco e ad inizio torneo è stata
messa sotto da alcune delle squadre più modeste del torneo
di B. E se questo è il buon giorno…
IEZZO 5,5: Non esce in occasione del gol del pari
triestino.
GRAVA 4,5: Un vero disastro contro Testini che gli va
via da tutte le parti.
CANNAVARO 6: Ci mette più di una pezza, ma se il
centrocampo non copre, anche la difesa va in crisi.
GIUBILATO 6: Stesso discorso fatto per Cannavaro.
SAVINI 6,5: Finalmente una prova convincente in
difesa ed in fase di spinta (suo il cross che ha condotto al
gol della sua squadra) e Reja che fa? Lo sostituisce…
Proprio com’era avvenuto con Calaiò a Piacenza che fino al
momento dell’avvicendamento con Pià era stato il migliore in
campo. (GARRICS 5,5: Ha buone qualità, ma è ancora troppo
acerbo).
MONTERVINO 5: Sbaglia diversi stop e passaggi
elementari ed in più è in chiaro debito d’ossigeno.
BOGLIACINO 4: Improponibile. (AMODIO s.v.)
DALLA BONA 5,5: Questa volta è stato trascinato anche
lui nell’approssimazione generale del centrocampo.
CAPPARELLA 5: Non è un rifinitore, è un’ala e anche
contro la Triestina lo ha dimostrato… (TROTTA 6:
Entra troppo tardi per poter dare il suo contributo decisivo
ad una squadra opaca).
BUCCHI 5: D’accordo sblocca il risultato (ma avrebbe
segnato chiunque al suo posto in quella circostanza), ma
durante tutto il match non vede palla.
CALAIO’ 7: E’ un peccato che un giocatore in così
grande spolvero non venga assistito adeguatamente dalla
squadra e dal suo tecnico.
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