• LA PARTITA: NAPOLI-PESCARA 1-0 •
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14/4/2007
(GIORGIO NOCERINO / foto di
Felice De Martino) - Nel piovoso
pomeriggio del San Paolo va di scena
la gara di campionato tra Napoli e
Pescara, 34^ giornata del campionato
cadetto. Match importante per le due
compagini: il Napoli di Reja gioca
questa partita con un solo pensiero
ossia il riscatto dalla cocente
sconfitta di Torino contro la
Juventus capolista; il Pescara
invece sta vivendo un triste momento
di classifica visto il penultimo
posto. I partenopei scendono in
campo con il tipico modulo 3-5-2 con
Trotta sulla destra, vista la
squalifica di Grava, posto da
titolare per Amodio che fa coppia
con Bogliacino e coppia d’attacco
Sosa-Calaiò, entrata ormai nel cuore
del goriziano Reja. Davanti a Iezzo
la difesa tipo con Cannavaro,
Maldonado e Domizzi. Agli azzurri
non sono ammessi passi falsi e hanno
necessità di riaprire un nuovo ciclo
di risultati positivi per prendere
il secondo posto occupato
momentaneamente dal Genoa. Di fronte
il Pescara in cerca di punti pesanti
per la lotta alla salvezza e
l’allenatore De Rosa mette in
panchina il bomber Vantaggiato a
favore dell’attaccante Russo
supportato dallo sgusciante Martini,
per il resto tutto confermato per
gli abruzzesi. Arbitra Banti: calcio
d’inizio.
Il Napoli nei primi minuti della
partita cerca di sfondare dalla
fasce e al 3’ con Sosa si rende
pericoloso ma non crea danni
particolari alla difesa della
squadra abruzzese, quest’oggi in
tenuta gialla. Il gioco comunque
resta bloccato e nessuna delle due
compagini riesce ad imprimere il
segno. Nei primi dieci minuti sono
scarse le occasioni da gol ed è da
annoverare la punizione di Domizzi
che sorvola di poco il montante
della porta difesa da Polito. Ma
pochi minuti dopo l’urlo del San
Paolo: da una palla recuperata a
centrocampo, immediata ripartenza
con Calaiò che si invola sulla
destra vincendo un rimpallo e sul
tiro respinto a terra dal portiere
del Pescara, Bogliacino si ritrova
tutto solo a centro-area e di
destro, che non è il suo piede
preferito, scaraventa il pallone in
rete con una piccola quanto decisiva
deviazione sotto porta. Al 13’ del
primo tempo Napoli-Pescara, 1-0.
Adesso il Napoli sembra padrone del
campo e ancora con Sosa, su un
ottimo cross di Savini, con una
rovesciata cerca il gol del 2-0 che
avrebbe significato il sigillo sulla
gara. Il Pescara sembra solo una
macchia gialla sul manto verde del
campo; unica nota di merito per gli
ospiti è soltanto il tiro da fuori
area di Rigoni parato senza
particolari problemi da Iezzo.
Partita che comunque procede con
ritmi blandi e non con tante
emozioni ma tuttavia con un Napoli
padrone del gioco e del campo. Tra
gli sbadigli dei tifosi presenti
d’improvviso il Napoli dona un
emozione con Trotta che dopo un
ottimo stop tira al volo di destro
da posizione defilata, ma il palo
nega la gioia a lui e a tutti i
presenti. Azzurri vicini al gol del
raddoppio. Ancora i padroni di casa
protagonisti del match al 43’ con
Maldonado che scende dalla difesa e
dopo un breve scambio con Trotta
cerca un incredibile gol di testa ma
la palla va di poco a lato sulla
sinistra di Polito. Il 2 a 0 è
davvero vicino ma i partenopei non
riescono e chiudere i conti anche
per un po’ di sfortuna. Ed è questa
l’ultima occasione del primo tempo
che termina dopo un solo minuto di
recupero decretato dall’arbitro
Banti.
Inizia il secondo tempo con la
novità di Pià che prende il posto
del bomber Emanuele Calaiò. Forze
fresche in campo. Tutto uguale
invece per il Pescara. La ripresa
comincia come era finita la prima
frazione di gioco e cioè con il
Napoli protagonista: calcio d’angolo
di Bogliacino e colpo di testa del
neo-entrato Pià salvato in maniera
rocambolesca sulla linea dal
napoletano Polito. Peccato per il
Napoli che davvero non riesce a
trovare il colpo decisivo per il
Pescara. Gli abruzzesi continuano a
latitare in mezzo al campo e non
riescono ad imprimere un gioco
capace di mettere in difficoltà gli
azzurri di Reja. Al 14’ buona azione
per il Napoli vanificata da un
brutto colpo di testa di Sosa che
anticipa Bogliacino posizionato sul
secondo palo. Gli azzurri non sono
capaci di chiudere la partita. Il
Napoli continua a dettare gioco e al
18’ ancora il brasiliano Pià, buono
il suo ingresso in campo, sfiora il
gol di testa mandando la palla di
poco a lato. La porta di Polito
sembra proprio stregata. Al 21’
finisce la generosa gara di Sosa che
lascia il posto all’ex modenese
Bucchi, tra i fischi del San Paolo.
Adesso il Napoli è in campo con una
nuova coppia di attacco Bucchi-Pià.
Pericolo incredibile però per gli
azzurri che rischiano il gol del
pareggio dopo un’insistita azione di
Martini che entra in area e tira a
botta sicura ma l’estremo difensore
partenopeo Iezzo si fa trovare
pronto e respinge il tiro. È il 30’
del secondo tempo. Il Pescara per un
punto prezioso fa entrare l’ex di
turno Gautieri, che ha giocato a
Napoli per solo un mese e non ha
lasciato grandi ricordi nei cuori
dei tifosi azzurri. Al 34’ sempre il
Napoli, però, cerca il gol della
vittoria definitiva e ancora con Pià
di testa ma la palla finisce lontana
dai pali abruzzesi. Al 40’ clamorosa
occasione per il Pescara che sfiora
il gol da fuori area con Luci il cui
tiro finisce di pochissimo a lato
dalla porta azzurra. I fischi fanno
capire che Napoli vuole di più da
questo Napoli. Per difendersi
dall’arrembaggio abruzzese Reja fa
entrare Garics in luogo di Trotta,
autore tuttavia di una partita
sufficiente. Gli azzurri ancora con
Pià sfiorano il gol de ko in
contropiede. Secondo tempo in
completa apnea per i napoletani.
Finisce il match e i fischi del San
Paolo fanno da cornice al triplice
fischio di Banti. I tre punti sono
arrivati ma il gioco continua a
mancare a questo Napoli, sempre
terzo in classifica. Gli azzurri
hanno risposto alla roboante
vittoria del Genoa di ieri sera per
tre a zero contro il Bologna, adesso
anche senza Ulivieri esonerato, e
con i risultati delle altre partite
hanno conquistato punti preziosi par
la promozione in serie A. Martedì
Treviso aspetta Napoli per una
partita importantissima per la corsa
verso la serie A, valevole per il
turno di recupero rinviato dopo i
tragici fatti di Catania, e il
Napoli non può assolutamente fallire
in una gara che può essere crocevia
di un’intera stagione.
LE PAGELLE DEGLI AZZURRI (di
Vincenzo Letizia):
IEZZO 6: Nelle rare occasioni
in cui è stato impegnato, si è
disimpegnato con sicurezza.
MALDONADO 6: Oggi meglio che
nelle precedenti grigie esibizioni,
deve però contenere un po’ la sua
esuberanza e non avventarsi sui
compagni quando commettono un errore
(vedi il litigio in campo con
Trotta), capita a tutti ed è
capitato anche a lui a Torino contro
la Juventus.
CANNAVARO 7: Salva i suoi
compagni con chiusure difensive
davvero provvidenziali. Si catapulta
in attacco con veemenza e
determinazione. Tutto fare oggi.
DOMIZZI 6: Non è in grande
condizione fisica, eppure il suo
contributo non manca soprattutto nel
forcing finale dello sterile
avversario.
TROTTA 5: Non in una delle
sue migliori giornate al cross (sua
specialità), soffre le pene
dell’inferno in fase di non possesso
contro i modesti pescaresi.
GARICS s.v.
AMÒDIO 5,5: L’impegno non si
discute, ma è troppo lento e la
qualità tecnica gli fa clamoroso
difetto.
GATTI 6: Argina e fa
ripartire l’azione, forse, con
eccessiva lentezza. Nel complesso
comunque positiva la sua prova.
BOGLIACINO 6: Mezzo voto in
più per il gol che regala i tre
punti ai suoi compagni. Deve però
ritrovare smalto e vigore atletico.
SAVINI 6,5: Molto bene sia in
fase di spinta che in fase di
contenimento. Una delle poche
certezze del Napoli di questi tempi.
CALAIÒ 5,5: Dalla sua azione
scaturisce la ‘papera’ di Polito che
da’ la possibilità a Bogliacino di
bucare la rete. Poi, però si spegne
e non ne combina una giusta. Deve
ritrovare soprattutto il morale e la
convinzione nelle sue giocate che
comunque sono indispensabili per i
buoni esiti della propria squadra.
PIÀ 4,5: Se questa poteva e
doveva essere la gara in cui
dimostrare qualcosa a Reja e ai
tifosi, il brasiliano ha mostrato
soprattutto perché il mister
goriziano lo ha tenuto, giustamente,
ibernato per tutte queste gare.
Tanto, troppo fumo e pochissimo
arrosto per lui anche oggi.
SOSA 6: Il solito punto di
riferimento in attacco e la solita
determinazione che serve da lezione
a tanti suoi compagni, soprattutto
ai subentrati, che sembrano
eccessivamente svogliati in campo.
BUCCHI 4: Pochi minuti di
apatia e svagatezza.
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